La cinefilia ritrovata 25 giugno
Lezione di cinema, ore 12, Cinema Lumière
JACQUES DEMY
Incontro con Agnès e Rosalie Varda e Mathieu Demy
Agnès Varda, assieme ai figli Rosalie Varda e Mathieu Demy, ha accompagnato a Bologna la proiezione della versione restaurata di Lola, primo lungometraggio di Jacques Demy, realizzato nel 1961. Anche lezione di cinema con la grande documentarista e il critico dei Cahiers du Cinéma Jean Douchet ruota intorno a Jacques Demy e al suo cinema, contraddistinto da grande sensibilità, da scelte audaci, da una persistente fiducia nell'arte cinematografica nonostante le difficoltà e gli insuccessi. Douchet e Varda si confrontano sulla definizione di Nouvelle Vague, sulla specificità del lavoro di Jacques Demy, e su Lola, quell'esordio commercialmente sfortunato ma in seguito amatissimo dai cinefili, atipico nella struttura e nell'ambientazione (Nantes, la provincia, invece che la Parigi truffautiana), pervaso, come precisa Douchet, da un senso di sospensione e proiezione verso il futuro dovuto all'indecidibilità del destino dei protagonisti.
A proposito dell'etichetta Nouvelle Vague, la sensazione è che Varda non si senta a suo agio ingabbiata in un presunto sentire comune che avrebbe caratterizzato lo spirito di una generazione in quel dato tempo. Importanti sono le diverse particolarità dei grandi registi che hanno saputo osare sfidando le convenzioni del linguaggio cinematografico e producendo con budget ridottissimi film così carichi di personaggi indimenticabili, nutriti dell'amore per il cinema che poi quegli stessi film hanno contribuito a diffondere e tramandare.
C'è grande verità nelle parole della documentarista quando afferma che un film come Lola vive di vita propria, indipendentemente dagli interventi pratici del restauro per portarlo a nuova luce, grazie alla capacità di suscitare ancora nello spettatore, dopo cinquant'anni, lo stupore e l'affetto per quel personaggio così atipico interpretato magistralmente da Anouk Aimée, "troppo bella per piacere ai francesi", come dichiara Douchet.
Infine, la vitalità con cui Agnès Varda esorta i giovani a fregarsene del successo, a smarcarsi dalla dittatura della distribuzione e a fare arte con coraggio, è commovente: e chi meglio di cineasti come Agnès Varda e Jacques Demy può sapere cosa significa essere intrepidi nel fare cinema.
La cinefilia ritrovata, ore 19, Cinema Lumière
CINEMA CONTEMPORANEO – CINEFILIA CONTEMPORANEA?
Incontro con Thierry Frémaux (Delegato generale del festival di Cannes)
Conduce Gian Luca Farinelli