Lo specchio scuro: la guerra, il colonialismo, il denaro
Durante i pacifici anni d’oro che precedettero il 1914 molti stati europei si trovarono in guerra. Non ancora gli uni contro gli altri, ma contro l’impero ottomano, a spese del quale andavano ingrandendo i propri territori. Nel 1907 la Francia occupa la Tunisia; nel 1908 l’Austria si annette la Bosnia e l’Erzegovina; nel 1911 l’Italia invade la Libia.
Lo sfruttamento coloniale (dal Congo belga, possedimento personale del re del Belgio, all’India sotto il giogo della corona britannica) raggiunge il suo apice. Un film come Panorama Star of Congo Coppermine ebbe la funzione di ingannare l’opinione pubblica mondiale riguardo l’ansia civilizzatrice dei bianchi. Le conferenze di pace e le grandi manifestazioni di protesta contro il riarmo non ebbero successo contro il nazionalismo dilagante. Film come The Rosary e The Bond of Music rendono visibili, nel modo più coinvolgente, le catastrofiche conseguenze della guerra sull’esistenza del singolo.
Nelle precedenti edizioni di ‘Cento anni fa’ il denaro compariva nella sua forma arcaica, persino fiabesca (mendicato, rubato, deposto da galline magiche...). Nel 1912 molti film già trattano del denaro nella sua forma moderna. Il denaro moderno distrugge antichi legami e ideali: corrompe. Film come La Fièvre de l’or ci toccano da vicino, perché parla di banche che promettono alti rendimenti e di vittime che fanno investimenti a rischio per speculare sul guadagno.