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Omaggio a Jerzy Skolimowski

3 ottobre 2012

Che abbia girato film in Polonia, o nel resto d’Europa, o in America, c’è sempre stato, nei film di Jerzy Skolimowski un certo umorismo caustico prima che surrealista, proprio dell’Est, infrangibile. Dall’autobiografismo dei primi film, fino alle grandi produzioni per gli studios, passando per Parigi, Londra, la Germania, questo autore apolide, inclassificabile, di film diseguali e bellissimi, non ha mai smesso di interrogare i piccoli traumi, le ossessioni, le follie dell’essere umano.

A inaugurare la retrospettiva al Cinema Lumière, promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, un capolavoro realizzato a cavallo fra i Sessanta e Settanta, La ragazza del bagno pubblico (domenica 7 ottobre, ore 18), con una splendida Jane Acher in una Londra molto swinging, seguito, alle ore 20.15, da un film realizzato a quasi quarant’anni di distanza, Essential Killing, ultimo lavoro di Skolimoski in cui Vincent Gallo interpreta un talebano muto che, braccato come un animale, regredisce fino a uno stato brado e primitivo. La proiezione sarà preceduta da una videointervista inedita a Jerzy Skolimowski, realizzata in occasione della retrospettiva.

Il programma proseguirà mercoledì 10 ottobre con ben tre film: Barriera (ore 18.30), Il vergine (ore 20.15) e L’australiano (ore 22.15).
Ultimo appuntamento giovedì 11 ottobre, alle ore 18, con Moonlighting.


Omaggio a Jerzy Skolimowski


Domenica 7 ottobre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 18
LA RAGAZZA DEL BAGNO PUBBLICO (Deep End, GB-Germania Ovest/1970) di Jerzy Skolimowski (88’)
Chiameremo questo film meraviglioso con il suo vero titolo, Deep End. In Deep End c’è tutto quello che potreste chiedere a un film: buona musica (Can, Cat Stevens, e – perché no – Wagner), uno splendore come Jane Asher, una messa in scena estremamente efficace, libera, in cui risulta davvero palpabile la lezione dei ‘nuovi cinema’ sparsi ovunque nel mondo. C’è tutta l’astuzia di Jerzy Skolimowski nel girare gli esterni a Londra e gli interni a Monaco, mantenendo una dinamica molto swinging London. Ma è soprattutto percepibile la fisicità e l’isteria di un cambiamento radicale dei costumi sociali.
Versione originale con sottotitoli italiani

Ore 20.15
ESSENTIAL KILLING (Polonia-Norvegia-Ungheria-Irlanda/2010) di Jerzy Skolimowski (83’)
Nel 2009 Skolimowski è a Cannes. Vede Tetro di Francis Ford Coppola. All’uscita incrocia Vincent Gallo, protagonista del film. Nota una certa animalità nelle sue movenze. Lo ferma. Gli parla di un progetto che ha in lavorazione. Dopo due ore Vincent Gallo legge lo script e accetta di diventare il protagonista di Essential Killing. “Sono di Buffalo. Sono abituato agli inverni rigidi. Correvo scalzo nella neve!”, confessa entusiasta a Skolimowski. Il film è una vera prova fisica. Un uomo (un medio-orientale?) con un passato in Afghanistan viene braccato da militari. Fugge attraverso un paesaggio naturale imbiancato dalla neve. Quasi nessun dialogo. Solo sollecitazioni fisiche. Un film magnifico.
Versione originale con sottotitoli italiani
Precede una videointervista inedita a Jerzy Skolimowski

Mercoledì 10 ottobre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 18.30
BARRIERA (Bariera, Polonia/1966) di Jerzy Skolimowski (77’)
Quello che possiamo intuire dai primi film di Jerzy Skolimowski è che questi metri di pellicola girati senza grandi budget, per strada, senza studios o mezzi professionali, insolenti quanto basta, con raccordi quasi incomprensibili, e farciti con uno strano humour (l’est è terra surrealista), ritraggono i luoghi e la generazione di colui che manovra la macchina da presa. Questi film somigliano a uno schiaffo in faccia: al bel cinema del passato, di quando Berta filava. Questi film fragili, furiosi, che sembrano sbriciolarsi tra le mani sono semplicemente un modo per dire: siamo qui, non ve lo dimenticate. Barriera ne è un perfetto esempio.
Versione originale con sottotitoli italiani

Ore 20.15
IL VERGINE (Le Départ, Belgio/1967) di  Jerzy Skolimowski (93’)
Il vergine possiede grazie a dio un titolo originale, Le Départ. Ha per protagonista un giovane Jean-Pierre Léaud, giovane parrucchiere fanatico di automobili. Riuscirà a impadronirsi di una Porche, pronto a partecipare a una gara automobilistica. Si sveglierà tardi, purtroppo, lasciandosi sfuggire l’occasione. Anche Michel Poiccard, in A bout de souffle, aveva una passione per le auto. Le rubava. Deve essere il sintomo di una generazione: auto, velocità, avventure amorose, e fare film in fretta, con tutta l’arroganza e la vitalità dell’adolescenza. Orso d’Oro a Berlino.
Versione originale con sottotitoli italiani

Ore 22.15
L’AUSTRALIANO (The Shout, GB/1978) di Jerzy Skolimowski (86’)
“Lavorare su quel soggetto era come tagliare un cristallo, con degli angoli, delle rifrazioni, un aspetto caleidoscopico, come dei frammenti di sogno assemblati in una struttura molto strana che non si può afferrare logicamente, ma che colpisce tutti i sensi”, dice Skolimowski. C’è una partita di cricket tra dottori e pazienti di un manicomio. L’uomo incaricato di segnare il punteggio comincia a raccontare una storia inverosimile, quasi assurda, omettendo di esserne il protagonista. Anni passati tra gli aborigeni e uno strano rapporto instaurato con una coppia. Il grido (The Shout, titolo originale) è forse una delle espressioni primordiali dell’uomo. Ed è perfetto per questo film sinuoso, pericoloso, imprendibile.

Giovedì 11 ottobre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 18
MOONLIGHTING (GB/1982) di Jerzy Skolimowski (97’)
La leggenda vuole che Skolimowski abbia scritto questo film in undici giorni e l’abbia girato a Londra in tre settimane. Data la sua duttilità e il suo pragmatismo, non stenteremmo a crederlo. Eppure, dietro a questa storia di tre muratori e di un caposquadra (straordinario Jeremy Irons) giunti in Inghilterra per lavorare all’appartamento di un ricco maneggione polacco, si nasconde un’amarezza che ha solo trovato sfogo, su carta, in quegli undici giorni. È invece probabile che vivesse in Skolimowski da tempo (è il 1981 e il generale Jaruzelski è appena salito al potere in Polonia), insieme all’angoscia e alla rabbia che ritroviamo in questo film struggente


Omaggio a Jerzy Skolimowski
Dal 7 all’11 ottobre
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65 – Bologna)

Informazioni
Cineteca di Bologna
(+39) 0512194826
fondazione.cinetecadibologna.it


Ufficio stampa Cineteca di Bologna

Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it

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