L'Altro Cinema Extra
9 novembre 2010
Un viaggio in Africa attraverso lo sguardo di Gianni Celati. Un mondo ‘altro’, che vuole occhi diversi per essere compreso, un sistema di pensiero diverso. Probabilmente Celati è riuscito a cogliere i segreti di una vita pervasa da "calma e scarsità d’affanni" – come recita egli stesso – e a trasferirlo nel suo nuovo lavoro Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal.
Fresco del Premio Enel Cuore al miglior documentario sociale al Festival di Roma Diol Kadd è figlio di un bolognese d’adozione come Celati e di una produzione bolognese, quella di Pierrot e la Rosa: quale miglior abbinamento per inaugurare la scelta dei titoli della sezione L’Altro Cinema Extra, che Mario Sesti cura per il Festival Internazionale del Film di Roma e che per il secondo anno consecutivo porta a Bologna, al pubblico della Cineteca, quasi in contemporanea con la kermesse della capitale?
Saranno proprio Mario Sesti e Gianni Celati a incontrare il pubblico mercoledì 10 novembre al Cinema Lumière al termine del documentario Diol Kadd (inizio proiezione ore 20).
Ma già dalle ore 18 di mercoledì 10 novembre, passeranno sugli schermi del Cinema Lumière le immagini di un altro film scelto per L’Altro Cinema Extra: The Woodmans di C. Scott Willis. In chiusura di serata, dopo Diol Kadd, ci sarà invece Inside Job di Charles Ferguson (ore 22.15).
Il programma bolognese di L’Altro Cinema Extra proseguirà con - X - Minus by Minus del giapponese Hajime Izuki (giovedì 11 novembre, ore 20), My Heart Beats del coreano Eunhee Huh (sempre giovedì 11 novembre, ore 22.15), Ad ogni costo degli italiani Davide Alfonsi e Denis Malagnino (lunedì 15 novembre, ore 23), Yves Saint Laurent, l’amour fou di Pierre Thoretton (venerdì 12 novembre, ore 18) e Le sentiment de la chair di Roberto Garzelli (mercoledì 17 novembre, ore 22.15).
Tutte le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli italiani e ad ingresso gratuito presentando l’invito scaricabile sul sito della Cineteca di Bologna al seguente link:
http://fondazione.cinetecadibologna.it/files/lumiere/novembre2010/programma_extra_7.pdf.
Presentazione di Diol Kadd a cura di Pierrot e la Rosa:
"Il film Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal è un documentario frutto di tre anni di riprese in un piccolo villaggio senegalese, nella savana sub sahariana. Qui la piccola troupe diretta da Gianni Celati si è fermata a lungo condividendo con gli abitanti di Diol Kadd momenti di vita quotidiana. Le riprese sono frutto di un’osservazione accurata, ispirata al rispetto delle tradizioni e all’armonia nei rapporti tra i componenti della comunità.
La vita africana fuori dalle grandi città è caratterizzata da alcuni aspetti: quello contadino, quello dei commerci nelle grandi fiere settimanali, e quello della famiglia estesa con un’alleanza comunitaria.
La famiglia estesa in Italia ha cominciato a scomparire circa due secoli fa, e adesso cresciamo tutti in famiglie ristrette, senza memorie di quel passato. La famiglia estesa africana, invece, si sviluppa ancora come un ordine collettivo e un sostegno reciproco dei suoi membri.
È una vasta rete parentale dove si decidono i matrimoni, le assegnazioni di terre, gli aiuti economici e si mantengono vive le confraternite religiose, le abitudini di pensiero e i modi d’educazione.
Il film è il risultato di questa visione antropologica della realtà del villaggio unita ad una contaminazione creativa, generata dalla trasformazione dell’intero villaggio in palcoscenico.
Tra gli abitanti di Diol Kadd spicca, infatti, la presenza dell’attore e regista Mandiaye N’Diaye che insieme a Gianni Celati decide di mettere in scena una commedia di Aristofane tradotta in lingua wolof, sul contrasto tra povertà e ricchezza e che prevede il coinvolgimento di tutta la comunità.
Gli abitanti di Diol Kadd prendono parte alla commedia con gran divertimento e la piccola troupe di Celati filma rigorosamente tutto.
Alla conclusione delle riprese è stato montato il film della commedia e proiettato in un grande schermo, in un punto della Savana appena fuori dal villaggio. Alla suggestiva proiezione erano presenti non solo l’intera comunità di Diol Kadd ma una quantità di gente venuta dai molti villaggi dei dintorni.
Gianni Celati offre ancora una volta il suo sguardo pulito e palpitante intorno ad una realtà molto lontana, almeno geograficamente, e sceglie di raccontare la vita quotidiana di Diol Kadd, "la calma, la scarsità di affanni, le rare tracce di sindromi depressive, uno stato di pacificazione interna come ideale di vita (in lingua wolof: "Jàmn nga am?", "Hai la pace?").
Tutto ciò è considerato dal regista una forma di estrema ricchezza, non certo valutata nei termini cari a Wall Street.
Gianni Celati, infine, sceglie di usare per la prima volta la sua voce dal timbro cullante quale accompagnamento alle immagini che raccontano la vita a Diol Kadd".
L’Altro Cinema Extra
Mercoledì 10 novembre, ore 18, Cinema Lumière
THE WOODMANS (USA/2010) di C. Scott Willis (82’)
I Woodmans sono una famiglia di artisti affermati, ma tra loro spicca la figura della giovane Francesca, una talentuosa fotografa, personalità misteriosa e vulnerabile destinata a una tragedia che segnerà per sempre genitori e fratelli. Attraverso il lavoro di Francesca scopriamo il suo mondo, fatto di intuizioni geniali, di luce e di ombra, di forme diafane che il suo sguardo trasforma in pura poesia e sconvolgente allegoria visiva.
Versione originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 10 novembre, ore 20, Cinema Lumière
DIOL KADD. VITA, DIARI E RIPRESE DI UN VILLAGIO DEL SENEGAL (Italia/2010) di Gianni Celati (90’)
Come si vive in Africa? Lontano dalle grandi città e vicini all’equivalente africano della piccola provincia, il film, intessuto di osservazioni precise, meticolose notazioni e partecipazione personale, mostra qualcosa che non si era mai visto: la vera vita in un villaggio africano. Le feste la sera, il lavoro nella giornata, i tentativi di rimorchio delle donne, il rapporto con i vicini di casa, gli intrecci amorosi: per una volta, senza pietismo, la quotidianità africana è ritratta per quello che è. L’occhio di un grande scrittore scruta cronaca, miti e riti di quell’altro mondo che attirò anche la curiosità di Moravia e Pasolini negli anni Settanta.
Al termine, incontro con Gianni Celati e Mario Sesti
Mercoledì 10 novembre, ore 22.15, Cinema Lumière
INSIDE JOB (USA/2010) di Charles Ferguson (120’)
"È stato come per le volpi avere l’accesso in un pollaio", dice uno degli intervistati dell’operato degli executives delle società finanziarie dopo la deregulation iniziata da Reagan. È un resoconto, spietato, di quanta avidità e mancanza di scrupoli ci siano dietro la crisi finanziaria che ha provocato, a partire dal 2008, la perdita di milioni di posti di lavoro. Una ricostruzione sconcertante dei rapporti tra strutture finanziarie e membri dell’esecutivo, delle dannose conseguenze dei conflitti di interesse – ci ricorda qualcosa? – nei rapporti tra mercato e governo.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 11 novembre, ore 20, Cinema Lumière
- X - / MINUS BY MINUS (Giappone/2010) di Hajime Izuki (120’)
L’autista Takeshi si ritrova nell’appartamento di una cliente e le loro vite si attraversano in un istante come può accadere solo tra due completi estranei. Il loro tragitto si intreccia con quello di un’adolescente che si sente in colpa per la separazione dei genitori. Nel suo film di debutto, Hajime Izuki, trentenne neodiplomato, racconta con sensualità e una maestria un mondo di personaggi sottili e stravaganti che nuotano in apnea in un mare di solitudine e fragilità. Una scoperta.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 11 novembre, ore 22.15, Cinema Lumière
MY HEART BEATS (Shimjangii-Thyney, Corea del Sud/2010) di Eunhee Huh (109’)
Insegnante di giorno e pornostar di notte. Che influenza ha nella vita reale fare qualcosa per finta? Recitare in un film porno, può sbloccare inibizioni e repressioni? In un ambiente colorato e grottesco, dominato da intrecci e colpi di scena almodovariani, il film racconta la defibrillazione di un cuore bloccato, operata attraverso il sesso simulato (ma nemmeno troppo) del cinema a luci rosse: nel mondo, non siamo soli.
Versione originale con sottotitoli italiani
Venerdì 12 novembre, ore 18, Cinema Lumière
YVES SAINT LAURENT, L’AMOUR FOU (Francia 2010) di Pierre Thoretton (100’)
"Se Coco Chanel ha liberato la donna, Yves Saint Laurent le ha dato il potere". Il regista-fotografo Pierre Thoretton fa rivivere l’arte del maestro dell’haute couture, la cui vita privata fu sempre velata da una velata malinconia. Un viaggio dai toni lunari e umbratili, in cui si svela una personalità complessa e fragile, che segnerà il contemporaneo anche come pittore e architetto. Ma anche una riflessione sulla fama, il lusso, la solitudine. Bergé, che gli è vissuto una vita accanto, e lo ha visto costruire mondi, forme e stupende residenze, ne contempla, dopo la morte, la dissoluzione e la dispersione. Come un eroe viscontiano.
Versione originale con sottotitoli italiani
Lunedì 15 novembre, ore 23, Cinema Lumière
AD OGNI COSTO (Italia/2010) di Davide Alfonsi, Denis Malagnino (85’)
Nuovo film del Collettivo Amanda Flor, ragazzi giovanissimi uniti da un talento fuori dal comune; i loro lavori sono da sempre connotati da budget ristrettissimi e da un coriaceo senso del cinema.
Antonio, disoccupato, non può vedere il figlio perché ne ha perso il diritto. Finisce per riprendere l’attività che conosce meglio e che gli rende di più: lo spaccio. Ma dovrà vedersela con altri pusher locali. Un film scabro, scheggiato, pieno di asperità e cicatrici, che prende vita in una messa in scena impassibile e nervosa con un finale noir che lascia attoniti.
Mercoledì 17 novembre, ore 22.15, Cinema Lumière
LE SENTIMENT DE LA CHAIR (Francia/2010) di Roberto Garzelli (91’)
Héléna e Benoît si incontrano durante una visita medica. Si innamorano e la loro comune passione per il corpo umano, per le sue forme più recondite e nascoste, accende una perversione irresistibile e pericolosa. Come se non potessero amarsi senza toccarsi e perlustrare i recessi più intimi e profondi dell’involucro corporeo. Un’opera prima ambiziosa, inquietante e sensuale al tempo stesso, in cui la biomeccanica incontra il sentimento più puro, e in cui l’immaginario di Cronenberg si fonde con quello di Chabrol.
Versione originale con sottotitoli italiani
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