L'istant doc su Rosarno a Visioni Italiane

Avevano raccontato la storia dei rifiuti in Campania – prima che gli altri la chiamassero ‘emergenza’ – nel loro Una montagna di balle: ora il collettivo Insu^tv continua testardamente le proprie indagini e lo fa con un instant doc, potremmo dire, sui fatti di Rosarno.
Rosarno, il tempo delle arance è il film in programma domani, sabato 27 febbraio (ore 15.30, Cinema Lumière), di Visioni Doc, il concorso che Visioni Italiane dedica al documentario: una testimonianza coraggiosa e diretta di uno degli episodi che più ha minato lo statuto democratico (e legale) del nostro Paese in questi ultimi tormentati mesi, la cui eco non si spegne grazie anche al lavoro dei documentaristi militanti.

ROSARNO, IL TEMPO DELLE ARANCE (Italia/2010) di Insu^tv
Sc.: Insu^tv F.: Insu^tv M.: Insu^tv Mu.: Radioderwish Prod.: Insu^tv Distr.: Insu^tv
Digitale, 30’, documentario
Sabato 9 gennaio 2010: la polizia sgombera 500 braccianti immigrati da un ex-complesso industriale sulla statale tra Rosarno e Gioia Tauro. Un presidio di cittadini blocca la strada per garantire che l’operazione vada fino in fondo. Tutto intorno gruppi di persone in auto minacciano e aggrediscono con spranghe e fucilate gli immigrati più isolati. Un gruppo di videomaker si è recato a Rosarno per testimoniare, nelle durezza delle immagini e nei racconti dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l’apartheid.

Insu^Tv
Televisione di strada indipendente e noprofit, nata a Napoli nel 2003 dai movimenti sociali e autorganizzati, realizza e distribuisce prodotti video per un’altra informazione possibile. Tra le dirette nei suoi studi e la presa diretta, distribuisce attraverso i propri canali e i circuiti mainstream (Rai, Aljazeera, Current tv) narrazioni video su ambiente, immigrazione, sessualità, droghe e molti altri temi, grazie al lavoro volontario dei sui attivisti.

Altri toni sono invece quelli scelti da un altro doc, dedicato all’(ex)Emilia Rossa, vista "da fuori" dal romano Daniele Coluccini: il suo Finché l’Emilia va (in programma alle ore 18, per un altro cartellone di Visioni Doc) traccia un percorso tra passato e presente lungo la via Emilia.

FINCHÉ L’EMILIA VA (Italia/2009) di Daniele Coluccini
Sc.: Roberto Anselmi, Emiliano Dario Esposito, Greta Filippini, Claudia Moretta, Cristoforo Spinella, Andrea Tornese F.: Daniele Coluccini M.: Daniele Coluccini Mu.: Miromesnil, La Vie Lumière Cast: Giampaolo Balestrini, Fra Paolo Barabino, Orietta Berti, Paola Bonora, Salvatore Caronna, Claudio Carnevale, Massimiliano Collini, Vincenzo Del Monte, Gianfranco Pasquino, Mirko Tutino Distr.: Roberto Anselmi
Minidv, 52’, documentario
Un viaggio alla scoperta di quello che è rimasto dell’Emilia rossa. Partendo da Cavriago, paese del reggiano in cui convivono un busto di Lenin e la piazza intitolata a don Giuseppe Dossetti. Tra un passato leggendario e un presente incerto, vecchi nemici politici e nuovi protagonisti bussano alle porte di quella che era considerata "un’isola felice".

Daniele Coluccini
Nato a Roma nel 1981, laureato al Dams presso l’Università di Roma Tor Vergata e diplomato in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, compone musiche per il cinema e il teatro. Dal 2005 scrive, in qualità di critico cinematografico, sulla rivista Close-up. Nel 2007 realizza, insieme a Matteo Botrugno, il cortometraggio Chrysalis, a cui seguono Europa (2007) e Sisifo (2009). Nel 2007 realizza il documentario breve Ravel al quadrato e nel 2009 co-dirige il videoclip Buchi bianchi buchi neri degli Acustinauti. Sempre con Matteo Botrugno è attualmente impegnato nella post-produzione del lungometraggio Et in terra pax, prodotto da Gianluca Arcopinto e Kimera Film.

Documentari e riflessione sul documentario si intrecceranno per tutta la giornata di sabato 27 febbraio di Visioni Italiane: alle ore 10, infatti, seconda sessione del convegno Il documentario italiano: lo sguardo degli autori. Rielaborare le immagini: utilizzo creativo dei materiali d’archivio (a cura di D.E-R e Doc/it), con gli interventi di Angelo Caperna, Chiara Malta, Pietro Marcello, Paolo Simoni, Luciano D’Onofrio, Giangiacomo de Stefano, Anna De Manicor del collettivo Zimmer Frei, Michele Manzolini.
Alle ore 14.30, questa volta nella Sala Cervi della Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72) la discussione si sposterà sul tema del diritto d’autore nel documentario, per una laboratorio promosso da Doc/it e SIAE.

Molto atteso in serata l’appuntamento con Pietro Marcello al Cinema Lumière, dove il regista incontrerà il pubblico al termine del suo La bocca del lupo (inizio proiezione ore 20.30), vincitore dell’ultimo Torino Film Festival.
La bocca del lupo di Pietro Marcello e La paura di Pippo Delbono (che sarà a Visioni Italiane il giorno dopo, domenica 28 febbraio) rappresentano poi una nuova sfida per la Cineteca di Bologna, che li programmerà ad appuntamenti fissi ogni settimana nel cartellone di marzo, mantenendo così il proprio impegno nel sostegno del cinema italiano di qualità che si muove al di fuori dei circuiti distributivi principali.

Visioni Italiane è promosso da: Cineteca del Comune di Bologna, Comune di Bologna – Settore Cultura, Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura.
In collaborazione con: FilmCommission Bologna, Università degli Studi di Bologna, Kodak, FICE, Fondazione Del Monte, ARPA Emilia-Romagna, D.E-R (Documentaristi Emilia Romagna), Doc/it, Associazione Gli Amici di Luca, Crossing TV, Ufficio Scolastico Regionale, Ermitage.

Visioni Italiane
16ª edizione
Bologna 24-28 febbraio
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Biglietto giornaliero: € 4

Info:
tel: (+39) 051 2194835; (+39) 051 2194836
visioniitaliane@comune.bologna.it
fondazione.cinetecadibologna.it

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