Visioni Sarde: premiazione vincitori e incontro con Paolo Zuppa


Martedì 26 febbraio, prima giornata di Visioni Italiane 2019, dedicata a Visioni Sarde. Dalle ore 17.00, proiezione dei corti selezionati, seguita dalla premiazione di Visioni Sarde e degustazione di prodotti sardi; alla sera, evento speciale al Cinema Lumière con l'anteprima di L'uomo che comprò la luna di Paolo Zucca (Italia-Albania-Argentina/2018), alla presenza del regista e degli attori Benito Urgu e Jacopo Cullin.

Visioni Sarde: i vincitori

La giuria composta da Bruno Mossa, Franca Farina, Alberto Masala, Sergio Naitza, Paolo Pulina, Alberto Venturi, Antonello Zanda, Davide Zanza e coordinata da Bruno Culeddu assegna due menzioni speciali:

  • The wash di Tomaso Mannoni trova un equilibrio tra fiction e documentario nell'affrontare il tema delle servitù militari e delle conseguenze mortali delle guerre simulate sulla popolazione sarda; un j'accuse che sceglie l'impatto sonoro come traccia narrativa ed emotiva, eludendo la più scontata via stilistica del cinema verità per cercare nella sperimentazione un modo per chiamare chi guarda alla riflessione di impegno civile.
  • Dans l'attente di Chiara Porcheddu, perché è in grado in 3 minuti, senza dialoghi e con immagini non banali, di restituire il tempo dilatato dell'attesa in un centro d'accoglienza.


E assegna il 1° premio FASI del valore di 1.000 euro a:

  • Il nostro concerto di Francesco Piras, che si segnala per la capacità di raccontare, con maturità stilistica e buona tecnica, il delicato rapporto fra due solitudini unite dal web, lasciando trasparire, in una messinscena visivamente efficace, un gioco di raffinate psicologie che arriva - complice la musica, che è protagonista sotterranea - al cuore dello spettatore.


La giuria giovani composta da Giacomo Ganzu, Elisa Carrus, Chelu Deiana, Lorenzo Lai, Salvatore Pireddu, Alessandra Pirisi, Francesco Rubattuassegna il Premio giovani del valore di 500 euro:

  • La notte di Cesare di Sergio Scavio, per la narrazione di un tessuto sociale poliedrico, per la resa scenografica accurata, per la capacità di raccontare la complessità culturale verso cui viaggia la Sardegna, per aver reso con delicatezza un originale scorcio del nuovo paesaggio urbano dell'isola.


Nella gallery, foto di Margherita Caprilli