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UNO SPARO NEL BUIO

(A Shot in the Dark, USA/1964) di Blake Edwards (102')

Soggetto: dalla commedia di Harry Kurnitz ispirata a L'Idiot di Marcel Achard. Sceneggiatura: Blake Edwards, William Peter Blatty. Fotografia: Christopher G. Challis. Montaggio: Bert Bates. Scenografia: Michael Stringer. Musica: Henry Mancini. Interpreti: Peter Sellers (Jacques Clouseau), Elke Sommer (Maria Gambrelli), George Sanders (Benjamin Ballon), Herbert Lom (Charles Dreyfus), Tracy Reed (Dominique Ballon), Graham Stark (Hercule Lajoy), André Maranne (François), Douglas Wilmer (Henry Lafarge) Vanda Godsell (Madame Lafarge), Maurice Kaufmann (Pierre), Ann Lynn (Dudu). Produzione: Blake Edwards per Mirish-Geoffrey Prod./United Artists. Durata: 102'
Copia proveniente da Park Circus

Introduce Anna Fiaccarini

 

La situazione di base della serie consiste nel lanciare il detective più incapace e maldestro del mondo all'inseguimento del ladro più astuto. Ma attenzione: la goffaggine di Clouseau è anche la sua fortuna e il suo genio: gli permette di sopravvivere a tutti i tranelli e a tutti i passi falsi; è la prova tangibile che questo idiota si sente perfettamente a proprio agio e del tutto adeguato al mondo esterno. [...] A partire dalla sua seconda apparizione in Uno sparo nel buio, film talentuoso quanto il precedente, La Pantera rosa, Clouseau diviene definitivamente il personaggio principale, mentre fa la sua comparsa il suo superiore, l'ispettore-capo Charles Dreyfus, che sarà interpretato da Herbert Lom in tutti i film della serie. Odiando la goffaggine di Clouseau, è ancora più maldestro di lui, ma nel suo caso la goffaggine (decuplicata alla vista di quella di Clouseau) lo rende veramente folle e mette in pericolo la sua vita. Il suo principale desiderio è uccidere Clouseau ma non riesce mai a realizzarlo. Il confronto tra questi due incapaci, uno felice e in forma, l'altro infelice e pazzo, sarà fonte di ironia in tutta la serie. La complessità e l'eleganza visiva di Uno sparo nel buio superano forse quelli di La Pantera rosa. Si noti che Clouseau non figurava nemmeno nel progetto iniziale che doveva essere diretto da Anatole Litvak. Fu aggiunto da Edwards, che lo impose come conditio sine qua non per riprendere in mano il progetto.

(Jacques Lourcelles)

 

C'è molto di Stanlio e Ollio in Clouseau. Sellers ed io pensiamo che Stan Laurel sia il più grande comico di sempre. [...] Con Peter ho vissuto alcuni dei momenti migliori e alcuni dei momenti peggiori della mia vita... Avete presente Luci della città quando Chaplin fa amicizia con un milionario ubriaco che al risveglio, al mattino, lo caccia di casa non ricordandosi nulla della notte precedente? Con Peter era un po' la stessa cosa... Molte delle mie esperienze con lui sono state eccellenti. Di solito era abbastanza prevedibile: quando le cose gli andavano male, quando era senza soldi, quando i suoi ultimi film erano stati un insuccesso, quando aveva perso un paio di possibili mogli e stava morendo di fame (in tutti i sensi), allora era semplicemente meraviglioso. È successo così con le nostre prime pellicole. Rideva e aveva molte idee straordinarie e il film, una volta finito, sarebbe stato un successo. [...] Sapete, aveva un senso dell'umorismo molto particolare. Io posso ridere di me stesso e certamente posso ridere delle cose che capitano agli altri. Sellers, invece, rideva del personaggio che stava interpretando, proprio nel bel mezzo di una scena. Diceva qualcosa di veramente schizofrenico, tipo: "Ma pensa che cretino! Guarda cosa sta facendo questa razza di scemo!". Tutto questo mi divertiva molto. Era il suo genio e la sua idiozia.

(Blake Edwards)

Proiezioni:
Domenica 27 luglio 2014
Piazza Maggiore
21.45
L'evento è parte di: Sotto le stelle del cinema
Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:

Documenti

Cartolina della serata

Tipo di File: PDF Dimensione: 623.81 Kb