Sabato 4 luglio 200916.00
Cinema Lumière - Sala Scorsese

BANK HOLIDAY

(GB/1938) R.: Carol Reed. D.: 85'. V. inglese 

Per tutto il XX secolo, prima che venissero inventati i viaggi all'estero "tutto compreso", le vacanze al mare degli inglesi sono state un singolare fenomeno sociologico. L'ultimo lunedì di agosto [giorno di festa in Inghilterra ndt] orde di inglesi si precipitano sulle spiagge per sgomitare, strillare e far tutto il possibile per divertirsi un mondo. In genere piove. Una situazione ideale, dunque, per i film "a più storie". Nove anni dopo Fiamme di passione, la Gainsborough produsse Holiday Camp, un analogo amalgama di critica sociale, umorismo e melodramma, con in più chiari riferimenti alla vita del dopoguerra. Cinque anni più tardi, nel 1953, i vacanzieri del cinema inglese presero, non senza precauzioni, la via dell'estero con Provinciali a Parigi. I londinesi di Fiamme di passione invece arrivano giusto fino a Bexborough, una località di fantasia sulla costa meridionale (il film venne girato in realtà ad Hastings). Ma la svelta regia di Carol Reed e la sceneggiatura, ingegnosa anche se a a volte improbabile, di Rodney Ackland e Hans Wilhelm non ci fanno sentire più sfortunati per questo. L'antecedente è la morte, durante il parto, di una donna assistita dall'infermiera Catherine Lawrence. Una morte che getta un'ombra sul resto del film, sul gioioso trambusto tipico della working-class comedy, sulla volgare frenesia dei concorsi di bellezza, sugli alberghi stracolmi, le spiagge affollate e su tutto il resto delle scene balneari. Margaret Lockwood divenne molto popolare per la sua interpretazione dell'infermiera a cui è passata la voglia di consumare una relazione segreta con Hugh Williams in un hotel di lusso. Anche Carol Reed ne guadagnò in prestigio. E a ragione, visto come riesce a trattare ogni personaggio, stupido o saggio che sia, con la stessa simpatia e a tenere assieme un film che, per quanto a volte poco credibile, è divertente e vivace dall'inizio alla fine. Da non perdere la comparsata finale di Wilfrid Lawson nei panni di un imperturbabile, scettico poliziotto di provincia: una presenza impareggiabile che ruba la scena al resto del cast.
(Geoff Brown)

 

Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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