SHUNKINSHO: OKOTO TO SASUKE
(Okoto e Sasuke/Okoto and Sasuke, Giappone/1935)
R.: Yasujiro Shimazu. D.: 100'. V. giapponese
[Okoto e Sasuke] T. int.: Okoto and Sasuke. Sog.: dal romanzo Shunkinsho di Junichiro Tanizaki. Scen.: Yasujiro Shimazu. F.: Takashi Kuwabara. Scgf.: Yoneichi Wakita. Su.: Kaname Hashimoto. Int.: Kinuyo Tanaka (Okoto), Kokichi Takada (Sasuke), Tatsuo Saito (Ritaro), Hideo Fujino (Yasuzaemon), Fumiko Katsuragi (Shigeme), Yoshiko Tsubouchi (la sorella di Okoto), Reikichi Kawamura (Teizo), Akio Isono (Naokichi), Junko Matsui (Oraku), Sojin Kamiyama (Kengyo Shunsho). Prod.: Shochiku
35mm. D.: 100'. Bn. Versione giapponese con sottotitoli inglesi / Japanese version with English subtitles
Da: National Film Center - the National Museum of Modern Art, Tokyo
La copia è stata stampata da un controtipo negativo sonoro 35mm ricavato da una copia 35mm presente nelle collezioni del National Film Center stampata nel 1962 dai negativi originali su supporto nitrato allora in possesso della Shochiku / The print was struck from a 35mm dupe negative with sound duplicated from a 35mm print in our collection, which had been transferred in 1962 from the nitrate original negatives owned by Shochiku at that time.
L'opera seconda di Shimazu proposta quest'anno esprime la varietà della sua produzione. Incursione relativamente rara per il regista nel territorio del film in costume o jidai-geki (ma non del film di samurai), si basa sul racconto La storia di Shunkin (Shunkinsho) di Junichiro Tanizaki, che ispirerà anche i film di Daisuke Ito e Kaneto Shin- do. Lo stesso Tanizaki biasimò l'adattamento di Shimazu, e il recensore di "Eiga Nenkan" lamentò che la "qualità universale" della storia d'amore dell'originale era andata perduta. Altri critici reagirono però favorevolmente, e il titolo si posizionò terzo nella classifica di "Kinema Junpo" dei dieci migliori film di quell'anno. E invero Okoto e Sasuke è sia un'opera di valore in sé, sia grazie al tema musicale un'affascinante esplorazione delle nuove possibilità offerte al cinema giapponese dall'avvento del sonoro sincronizzato.
Lo stile sobrio di Shimazu contrasta in modo molto intrigante con il presupposto melodrammatico di una storia di "masochismo maschile estremo", secondo la definizione di Paul Coates. Il momento culminante del film è tematicamente sconvolgente e, dal punto di vista tecnico, sorprendentemente innovativo. La grande attrice Kinuyo Tanaka offre un'intensa interpretazione nel ruolo di una musicista cieca.
This second work by Shimazu included in this year's programme expresses the variety of his output. A relatively rare excursion for the director into the period film or jidai-geki (though not into the territory of the samurai film), it is based on the novel A Portrait of Shunkin (Shunkinsho) by Junichiro Tanizaki later to be filmed by Daisuke Ito and Kaneto Shindo. Tanizaki himself was critical of Shimazu's adaptation, and the critic for "Eiga Nenkan" regretted the loss of the "universal quality" of the love story in the original novel. Yet other critics responded favourably, propelling the film to third place in that year's "Kinema Junpo" Top Ten. And indeed, the film is both a remarkable work in its own right, and with its musical theme, a fascinating exploration of the new territory opened up to Japanese cinema by the coming of synchronised sound.
Shimazu's largely understated directorial style is intriguingly at odds with the me- lodramatic premise of a film concerned with what Paul Coates terms "extreme male masochism", a theme which escalates into an climax which is both shocking in theme and startlingly avantgarde in technique. The great actress Kinuyo Tanaka gives one of her most assertive early performances in the role of a blind musician.
Tariffe:
Numero posti: 144
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