Proiezioni:
Giovedì 3 luglio 2014
Cinema Lumière - Sala Scorsese
14.30
Venerdì 4 luglio 2014
Cinema Lumière - Sala Scorsese
21.45

NAKINURETA HARU NO ONNA YO

(A Woman Crying in Spring, Giappone/1933)
R.: Hiroshi Shimizu. D.: 96'. V. giapponese

[La donna che pianse in primavera] T. int.: The Lady Who Wept in Spring. Sog.: Shun Honma. Scen.: Mitsuru Suyama. F.: Taro Sasaki. M.: Norihiro Mizutani. Scgf.: Yoneichi Wakita. Mus.: Harutaka Shimada. Int.: Den Obinata (Kenji), Shigeru Ogura (Chuko), Ryuji Ishiyama (Kudo, il marinaio), Kenji Oyama (Guzuyasu), Yoshiko Okada (Ohama), Sachiko Murase (Oaki), Akiko Chihaya (Oyasu), Mitsuko Ichimura (Omitsu, sorella di Ohama), Tsuruko Kumoi (Otsuru), Shizue Hyodo (Oshizu), Akiko Shiraishi (Omei). Prod.: Shochiku
35mm. D.: 96'. Bn . Versione giapponese con sottotitoli inglesi / Japanese version with English subtitles
Da: National Film Center - the National Museum of Modern Art, Tokyo
La colonna sonora è stata sottoposta a riduzione digitale del rumore / Digital noise reduction has been applied to the soundtrack.

 

Dopo averlo a lungo sottovalutato, l'Occidente sta finalmente dando a Hiroshi Shimizu il riconoscimento che merita, dedicandogli retrospettive, proiezioni nei festival e Dvd sottotitolati in inglese che valorizzano l'ampiezza e la profondità della sua opera. I titoli di Kaze no naka no kodomo (Ragazzi nella bufera, 1937) e Kodomo no shiki (Le quattro stagioni dei bambini, 1939) alludono all'interesse centrale per l'infanzia di un regista che sapeva dirigere magistralmente i giovanissimi attori: Sadao Yamane scrive che "i film di Shimizu Hiroshi rivelano lo splendore della vita, rappresentato dallo spettacolo dei bambini in tutta la loro spontaneità". Ma nella produzione di Shimizu non mancano risvolti molto più cupi: Wong Ain-Ling ha osservato l'"affinità [del regista] con i diseredati", il suo interesse per i vagabondi e le donne perdute. Negli anni Trenta, film come Arigato-san (Il signor Grazie, 1936) e Koi mo wasurete (Dimentica l'amore per adesso, 1937) ricorrevano a intrecci comici e melodrammatici per affrontare le questioni politiche e so- ciali dell'epoca.
La donna che pianse in primavera è il primo sonoro di Shimizu, e ci risulta che non sia mai stato proiettato in Occidente. Melodramma sulla storia d'amore tra una girovaga e un minatore, è ambientato a Hokkaido, l'isola più settentrionale del Giappone, dove fu in parte girato. A detta dei colleghi, Shimizu si trovava a proprio agio nelle zone rurali della penisola di Izu, a sud di Tokyo, e detestava la lontana Hokkaido. Ciò nonostante, seppe sfruttare bene i paesaggi innevati ponendoli sapientemente in contrasto con gli interni (insolitamente numerosi per un regista che preferiva girare in esterni), dove sperimentò con l'uso delle ombre. Shimizu fece di tutto per valorizzare le potenzialità del sonoro con l'inserimento di canzoni nel racconto. La donna che pianse in primavera ricevette recensioni contrastanti, ma Yasujiro Ozu disse che proprio questo film lo aveva spinto a cimentarsi con il sonoro, con quello che sarebbe diventato Figlio unico.

Long neglected, Hiroshi Shimizu is at last achieving due recognition in the West, with retrospectives and festival screenings along with the welcome availability of English subtitled DVDs of representative works. In the process, the breadth and depth of his work is finally being acknowledged. The titles of Kaze no naka no kodomo (Children in the Wind, 1937) and Kodomo no shiki (Four Seasons of Children, 1939) suggest a recurring focus on the young, and Shimizu's status as a master director of child actors has long been noted: Sadao Yamane states that "the films of Shimizu Hiroshi present all the splendour of life, embodied in the spectacle of children simply being themselves." But his work also contains much bleaker aspects: thus, Wong Ain-Ling notes the director's "affinity [with] fallen souls", his interest in vagrants and fallen women. In the 1930s, films such as Arigato-san (Mr Thank You, 1936) and Koi mo wasurete (Forget Love for Now, 1937) used comedic and melodramatic plots subtly to confront the urgent social and political questions of the time.
The Lady Who Wept in Spring is Shimizu's first talkie and to our knowledge has never before been shown in the West. It is a melodrama about the love story between an itinerant women and a miner, set in Japan's northernmost island of Hokkaido, where the film was partly shot on location. According to the accounts of colleagues, Shimizu, at home in the rural surroundings of the Izu Peninsula south of Tokyo, hated distant Hokkaido. Yet he used its snowy landscapes well, and created telling contrasts between them and the interiors (unusually numerous for a director who preferred to shoot outdoors), where he experimented with the use of shadow. He also strove to make full use of the potential of sound film by incorporating songs into the drama. At the time of release the film's critical reception was mixed, but Yasujiro Ozu is on record as saying that he felt challenged by it to make a sound film of his own - the work which was to become The Only Son.

 

 

 

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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