Giorgio Morandi in ‘La dolce vita’

Presentazione dei volumi di Mauro Aprile Zanetti La natura morta de 'La dolce vita'. Un misterioso Morandi nella rete dello sguardo di Fellini (Bloc-notes Edition, Istituto Italiano di Cultura, New York City 2008) e Fellinicittà, a cura di Jean-Max Méjean (Ed. La Transparence 2008).

Incontro con Marco A. Bazzocchi e Mauro Aprile Zanetti

In una scena ambientata nella casa dell'intellettuale Steiner, lui e Marcello Mastroianni intrattengono una breve conversazione davanti a una delle celebri nature morte con bottiglie e bicchieri di Morandi: "Ah, sì. È il pittore che amo di più. Gli oggetti sono immersi in una luce di sogno. Eppure sono dipinti con uno stacco, con una precisione, con un rigore che li rendono quasi intangibili. Si può dire che è un'arte in cui niente accade per caso", afferma Steiner che di lì a poco ucciderà i suoi due figli prima di suicidarsi. Una semplice divagazione, giusto per ammirare il silenzio cromatico e la concretezza di alcune linee su una tela? O qualcosa di più, magari, come suggerito da un recente saggio di Mauro Aprile Zanetti, la vera chiave di letture del film?: "La natura morta di Morandi e la sequenza del salotto intellettuale di casa Steiner rappresentano una grande vanità di bottiglie e di persone. Matroianni e Cuny oltre che del quadro parleranno anche dell'esistenza umana, sospesa tra paura e desiderio, entusiasmo e depressione, ordine e caos. Entra così in scena il tema più alto del film e dall'arte in generale: la vita stessa come capolavoro".

L'evento è parte di: Fellini. Dall'Italia alla Luna

Tariffe:

Ingresso libero

Dettagli sul luogo:
Via Don Minzoni, 14

Sala Conferenze