Martedì 30 giugno 200911.45
Cinema Lumière - Sala Scorsese

LE TEMPESTAIRE

(Il «Tempestaire», Francia/1947) R.: Jean Epstein. D.: 23'. V. francese

Nel fascino creato da un primo piano su mille volti segnati da una medesima commozione, su mille anime calamitate dalla stessa emozione, nell'incanto che afferra la vista al ralenti di un corridore che fugge via ad ogni falcata o di un'erba che si gonfia in accelerato fino a trasformarsi in quercia, nelle immagini che l'occhio non sa fissare né così grandi, né così ravvicinate, né così durature, né così fugaci, si scopre l'essenza del mistero cinematografico, il segreto della macchina ipnotizzatrice: una nuova conoscenza, un nuovo amore, un nuovo possesso del mondo da parte degli occhi.
(...) In questo affinamento del cinema sonoro, sembrava chiaramente necessario sperimentare ciò che potrebbe essere aggiunto dal procedimento del ralenti, che non cessa di arricchire il regno del visivo di tanti aspetti ancora non visti. Posi questo problema, dal punto di vista tecnico, ad un ingegnere del suono, il Sig. Léon Vareille, che vi si interessò e lo risolse in modo semplice ed elegante, come dicono i matematici. Così, durante tutto Le Tempestaire, mi sono potuto servire dei rumori del vento e del mare ri-registrati a delle velocità variabili, arrivando fino al rapporto di uno a quattro. (...) L'orecchio ha bisogno di una lente d'ingrandimento che ingrandisca il suono nel tempo, cioè del ralenti del suono, per scoprire che, per esempio, l'urlio monotono e confuso di una tempesta si scompone in una realtà più minuta, in una massa di rumori molto diversi tra loro, ancora mai uditi: un'apocalisse di grida, tortoreggiamenti, borgorigmi, schiamazzi, esplosioni, timbri e accenti, per la maggior parte dei quali non esiste nemmeno un nome. Si può prendere anche un esempio meno complesso: il rumore di una porta che apriamo e chiudiamo. Rallentato, questo rumore così umile, così ordinario, rivela la sua natura complessa, le sue caratteristiche particolari, le sue possibilità di significazione drammatica, comica, poetica, musicale.
(Jean Epstein, Le ralenti du son, in "Livre d'or du cinéma français", 1947-1948, tr. it. in L'intelligenza di una macchina. Omaggio a Jean Epstein, a cura di Laura Vichi, La Soffitta-Università di Bologna, Bologna, 2000)

Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
Il nostro cinema aderisce al circuito CinemAmico: è possibile utilizzare l’applicazione MovieReading® per i film di cui è prevista audiodescrizione e/o sottotitolazione sull'applicazione.
Tel. 0512195311