LA IX OLIMPIADE DI AMSTERDAM
(Italia/1928) D.: 120'. Did. italiane
Estratti delle diverse versioni del film
Introducono Adrian Wood (restoration producer for IOC) e Roberto Cicutto (Cinecittà Istituto Luce)
Accompagnamento al piano di John Sweeney
Prod: Istituto LUCE. L. or.: 4980m.
Il film è attualmente in corso di restauro a cura del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) in collaborazione con l'Istituto Luce, nell'ambito del progetto di conservazione e restauro di tutti i filmati ufficiali dei Giochi Olimpici. La proiezione proposta al Cinema Ritrovato comprende scene ancora non restaurate dalle versioni originale italiana e danese (prodotta dalla UFA di Berlino sotto la supervisione di Wilhelm Prager) e materiali provenienti dal restauro digitale curato dal CIO, oltre a una presentazione della produzione del film nelle sue diverse versioni (per la Germania, l'Olanda e l'Unione Sovietica) e del progetto di restauro del CIO.
Adrian Wood
Sulla rivista "Cine mondo" del 5 giugno 1928, all'interno dell'apposita rubrica dedicata all'attività dell'Istituto Nazionale LUCE, viene annunciato con enfasi: "Il Governo Olandese e il Comitato Olimpico hanno privilegiato l'Istituto Nazionale LUCE affidandogli l'esclusività di tutte le riprese cinematografiche concernenti le Olimpiadi, riconoscendo nella LUCE una perfetta organizzazione tecnica". In realtà, come riportato nella pubblicazione "Official Report of the Olympic Games of 1928 celebrated at Amsterdam", la concessione al LUCE dell'esclusiva per la realizzazione e la distribuzione delle riprese cinematografiche delle competizioni olimpiche è stata frettolosamente affidata all'ente italiano solo dopo la defezione della casa di produzione tedesca O.F.A. (Olympia Film Aktiengesellschaft), inizialmente prescelta per il prestigioso incarico. L'inaspettata occasione è estremamente allettante e l'Istituto LUCE invia in Olanda alcuni dei migliori operatori a disposizione che documenteranno nel dettaglio la kermesse olimpica, filmando, oltre alle cerimonie di apertura e di chiusura, tutte le fasi salienti delle gare disputate. Il risultato è un lungometraggio di oltre 4900 metri dal titolo La IX Olimpiade di Amsterdam. Nonostante l'indubbio sforzo produttivo e l'eccellenza delle riprese, il reportage olimpico girato dalle troupes italiane avrà un destino travagliato: la precarietà degli accordi commerciali stipulati con il Comitato Olimpico e con la rete degli esercenti cinematografici olandesi, non consentirà al LUCE di sfruttare appieno la distribuzione internazionale del film, che invece circolerà in vari paesi del mondo in una seconda edizione curata dal regista tedesco Wilhelm Prager per l'UFA di Berlino, con cui l'ente cinematografico italiano ha appena stretto un vincolante accordo di cooperazione. Dalle ricerche ad oggi effettuate e tuttora in corso si deduce che, presumibilmente, La IX Olimpiade di Amsterdam, nella sua versione originale ed integrale, non è distribuito nemmeno nelle sale italiane, dove verranno proiettati esclusivamente alcuni estratti del film, relativi a singole gare e inseriti in vari cinegiornali LUCE. La tiepida accoglienza riservata al lungometraggio olimpico persino entro i confini nazionali è probabilmente riconducibile a ragioni di ordine politico; infatti, alla conclusione dei Giochi, Mussolini si è dichiarato profondamente deluso dai risultati ottenuti dagli atleti italiani, tanto da esautorare immediatamente il titolare della Presidenza del Comitato Olimpico Italiano Lando Ferretti, sostituito con Augusto Turati, potente ex dirigente del Partito Nazionale Fascista: a fronte di tali premesse, è comprensibile che il lancio in grande stile di un film che, di fatto, documenta la mancata affermazione dello sport italico risulta, nell'Italia di allora, del tutto inammissibile.
The film is currently being restored by the International Committee (IOC), in association with Istituto LUCE, as part of the IOC's ongoing preservation and restoration of all Official Record Films of the Games. This screening will comprise of un-restored scenes from both the original Italian version and the Dutch version (produced by UFA Berlin under the supervision of Wilhelm Prager) and material from the IOC's digital restoration. Further work on the restoration of the Dutch version is envisaged. This screening will also include a presentation on the film's production and its versioning (for Germany, Netherlands and the Soviet Union) as well as the IOC's restoration programme.
Adrian Wood
A special column on the Istituto Nazionale LUCE in the magazine "Cine Mondo" of June 5, 1928, stated loud and clear: "The Dutch government and the Olympic [Games Organizing] Committee awarded Istituto Nazionale LUCE the exclusive rights to filming the Olympics, acknowledging the institute's perfect technical organization." In reality, as reported by the "Official Report of the Olympic Games of 1928 celebrated at Amsterdam", the deal with Istituto LUCE for the filming and distribution of footage of the Olympic games was done hastily after the Swiss production company O.F.A. (Olympia Film AG) headed by Arnold Fanck, initially chosen for the prestigious job had withdrawn. The unexpected opportunity was extremely appealing, and Istituto LUCE sent some of the best cameramen to Holland to document in detail the Olympic gathering, filming the opening and closing ceremonies and all of the salient moments of each sports event. The result was a feature-length film of over 4900 meters titled La IX Olimpiade di Amsterdam. Despite the unquestionable productive effort involved and the excellence of the footage, the Olympic reportage shot by the Italian unit met an unhappy fate: the precarious commercial agreements made with the Olympic Committee and the Society of Dutch exhibitors prevented Istituto LUCE from fully taking advantage of the international distribution of the film, which would be disseminated in various countries around the world in a second edition overseen by the German director Wilhelm Prager for the UFA in Berlin, with which the Italian film institute had just signed a binding cooperation agreement. From the research still underway it appears that La IX Olimpiade di Amsterdam, in its original full-lenght version, was never released in Italian theaters, but instead screened as excerpts from the film of individual events in various LUCE newsreels. The lukewarm reception of the Olympic feature-length film in Italy was probably connected to politically-motivated reasons; in fact, at the end of the games, Mussolini declared that he was deeply disappointed by the results of the Italian athletes, so much so that he stripped Lando Ferretti of the presidency of the National Italian Olympic Committee (CONI) and handed it to Augusto Turati, the powerful former secretary of the Italian National Fascist Party: under the circumstances, it is understandable how the grandiose release of a film that in reality only documented the failure of Italian athletics was completely unacceptable to Italian audiences.
Nell'ambito di Film Restoration / FIAF Summer School
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