La crisi economica ai tempi del muto
A CORNER IN WHEAT (USA/1909) R.: D.W. Griffith. D.: 17'. Did. inglesi
AN ATTEMPT TO SMASH A BANK (GB/1909) R.: Theo Frenkel. D.: 8'
LE TRUST OU LES BATAILLES DE L'ARGENT (Francia/1911) R.: Louis Feuillade. D.: 25'. Did. francesi
DIE BÖRSENKÖNIGIN (Germania/1916) R.: Edmund Edel. D.: 52' . Did. olandesi
Presenta Eric De Kuyper
Accompagnamento al piano di Alain Baents
... O come l'attualità fa rivivere il passato. E più particolarmente: come certi film dei primi decenni del cinema, nel presente contesto, assumono un'altra dimensione. Un po' scelti a caso, ecco quattro film - un inglese, un francese, un americano e un tedesco - appartenenti a generi differenti: si tratta di una commedia burlesca, di un film d'avventura, di un film sociale e infine di un melodramma. Due sono del 1909 e potrebbero quindi rientrare nel programma della mia amica Mariann Lewinsky. Ad avvicinarli è l'ambiente nel quale si svolgono: il contesto bancario e finanziario.
An Attempt to Smash a Bank (Theo Frenkel, 1909), che qualche anno fa ci sarebbe ancora sembrato un po' vago nel suo intrigo, lo seguiamo oggi senza problemi. Possediamo abbastanza informazioni sui rischi e le conseguenze della crisi finanziaria per "riempire" i buchi (consiglio per comprendere l'intrigo: non prendere il personaggio femminile per la moglie del banchiere, è sua figlia!!!). Improvvisamente questi film assumono un carattere che ci è molto vicino.
In Le Trust (Louis Feuillade, 1911) - della serie "La vita com'è" - l'ambiente finanziario non è che un pretesto per una fabula che annuncia il Feuillade di Fantômas e co. Tutt'altra è la dimensione impegnata di Griffith in questo film del 1909, A Corner in Wheat dove "to corner" si deve tradurre per "speculare al fine di ottenere un monopolio". Il monopolio del grano, dunque. Titolo che più esplicito non si può. La semplicità luminosa ottenuta grazie ad un uso esemplare dell'estetica del "quadro" fa di A Corner in Wheat un'emozionante ballata sociale, un equivalente magistrale di quella che si potrebbe cantare nelle strade dei quartieri poveri.
Infine Die Börsenkönigin (Edmund Edel, 1916) deve essere considerato come uno dei grandi classici di Asta Nielsen. Con una durezza che le si confà, la Nielsen è qui la donna d'affari. Ma anche innamorata, e... con qualche ruga, donna matura. Questo mélange di registri emozionali assai diversi è sostenuto da una regia efficace che, in una scena splendida dove si vede la Nielsen correre in abito lungo e mantello di pelliccia in un paesaggio industriale, fa precipitare il film in un genere di follia melodrammatica vicina a, eh sì... Douglas Sirk.
(Eric De Kuyper)
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