Dossier "The 'Funny Man' in Bali"
A cura di Kate Guyonvarch e Raphael Millet
Presenta Cecilia Cenciarelli
a seguire
INSEL DER DÄMONEN (Germania/1933) R.: Friedrich Dalsheim (frammento)
Nel 1931-32, dopo il successo di City Lights, preoccupato per il suo futuro in un cinema dominato dal sonoro, Charles Chaplin girò il mondo. Stava prendendo tempo. Un ritorno a Hollywood avrebbe comportato decisioni che non poteva prendere. Incoraggiato dal fratello Sydney, Chaplin fece sosta a Bali: doveva fermarsi pochi giorni ma ci rimase per più di due settimane, incantato dalla bellezza, dalla musica e dalla serenità del luogo. "Osservate i volti delle masse delle nostre metropoli e vedrete creature sconfitte ed esasperate. In tanti occhi leggerete una stanca di- sperazione. Negli occhi dei balinesi c'è la pace". Chaplin fu affascinato soprattutto dalle danze, dalle cerimonie e dai riti. E poi era forse la prima volta da quando era diventato famoso che si trovava in un luogo in cui nessuno lo conosceva. Riusciva a far ridere i balinesi? Certo: lo sopranno- minarono "uomo buffo". Un giornalista occidentale residente a Bali scrisse che "con le sue imitazioni dei danzatori Chaplin riempirebbe un teatro di Broadway". Nella nostra presentazione ci concentreremo sui testi in cui Chaplin descrive il soggiorno sull'isola e soprattutto sulle diverse stesure del suo primo e mai realizzato progetto sonoro: Bali. Nella sceneggiatura è assente la figura del Vagabondo, ma il trattamento satirico riservato ai colonizzatori olandesi ricorda la comicità di Charlot.
Una figura fondamentale nella Bali di quegli anni era il pittore e musicista tedesco Walter Spies, grande divulgatore della cultura e dello stile di vita balinesi. Per sottolinearne l'influenza presenteremo un estratto dal film di Friedrich Dalsheim Die Insel der Dämonen, realizzato con il barone Victor von Plessen e lo stesso Spies. Raphaël Millet descriverà il contesto in cui si collocava il viaggio dei fratelli Chaplin - Bali era allora una destinazione da sogno per un regista, dato che la censura statunitense consentiva di mostrare seni nudi 'indigeni' - e ci parlerà di altri film girati a Bali, spesso influenzati da Spies. I filmati delle vacanze di Chaplin ci per- metteranno invece di confrontare queste riprese con altro materiale girato più o meno nello stess periodo.
Kate Guyonvarch
In 1931-32, after City Lights, preoc- cupied with his own future in a world of sound, Charles Chaplin travelled the world, procrastinating. A return to Holly- wood would mean decisions that he could not take. Encouraged by brother Sydney, he stopped off in Bali for a few days - and stayed for over two weeks, finding beauty, music, and peace of mind. "Look into the faces of the masses in our large cities and you will see harassed, defeated souls and in the eyes of most of them weary despair. In the eyes of the Balinese is tranquility". Chaplin was fascinated - in particular by the dances, ceremonies, and rituals. Moreover, this was perhaps the first time since he had become famous where no- body knew him. Could he make the Balinese laugh? Indeed he could - he became known as the "funny man." And not just the Balinese: a journalist island resident wrote that "Chaplin's imitations of the dancers would pack a Broadway house". The presentation will focus on Chaplin's written descriptions of his stay, and in particular on the different drafts of one of his first ever sound film projects: Bali. The script includes no Tramp figure - but a good deal of tramp-like sarcasm aimed at the resident Dutch colonials of the time.
A key figure in Bali during his stay was the German painter and musician Walter Spies, renowned for introducing foreign dignitaries and artists to the Balinese way of life. We will look at his influence and show a clip from Friedrich Dalsheim's film Die Insel der Dämonen made with Baron Von Plessen and Spies himself.
Raphael Millet will put the Chaplin brothers' visit into context - Bali was a male filmmaker's dream destination at the time, as US censorship allowed 'indigenous' naked breasts - and will talk about oth- er Bali films, often influenced by Spies. Chaplin's own 'holiday' film footage will be shown and compared with other film shot around the same time.
Kate Guyonvarch
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