Giovedì 2 luglio 200910.45
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

Visibile-Invisibile: Sogni, incubi e censura

LE VOLEUR INVISIBLE (Francia/1909) R.: Segundo de Chomon
Il suo contenuto visivo scaturisce dal libro di H.G. Wells (pubblicato nel 1897): oggetti in movimento tradiscono la presenza di un uomo invisibile - un meta-film sull'animazione degli oggetti.

RÊVE D'UNE FEMINISTE
(Francia/1909)
Il sogno della femminista sullo scambio dei ruoli svela le paure dell'uomo: aggressione femminile e lavoro domestico.

LA MORT DU DUC D'ENGHIEN
(Francia/1909) R.: Albert Capellani
Il tempo passato è irrimediabilmente non più visibile. Capellani, nel suo film del 1909, attualizza fatti storici che risalgono a 150 anni prima: su ordine del primo Console Napoleone Bonaparte, il 14 marzo 1804 viene catturato il duca d'Enghien (Louis Antoine Henri de Bourbon-Condé) che si trovava in esilio a Baden, portato davanti al tribunale di guerra e condannato a Vincennes il 21 marzo (anche il dog interest del film è storicamente garantito ed era un carlino di nome Mohilof).

LE CHIEN JALOUX
(Francia/1909)
Nessuno al di fuori del pubblico in sala vede come l'astuto cane - che alla fine del film viene festeggiato in quanto prode salvatore del bambino strappato alle fiamme - in realtà provochi il fuoco appositamente per questo scopo.

LA LAMPE
(Francia/1909)
Dopo anni di distruzione seriale, la consuetudine del pubblico con il genere è sufficientemente solida tanto da poter giocare con le stesse regole del genere.

COMME ON SE RENCONTRE?
(Francia/1909)
Rasoi ed empatia fisica.

LA CINÉMATOGRAPHIE DES MICROBES
(Francia/1909)
Ancora una volta empatia fisica (con topo) e coltello, ma non è né una commedia né una fiction. Vediamo poco - e sappiamo tutto.

LE MOULIN MAUDIT
(Francia/1909) R.: Alfred Machin
Tradimento, morte, follia, suicidio e la presenza di un mulino a vento sinistro che conferisce a questo breve film di sei minuti dimensioni epiche (cfr. Eric de Kuyper, Alfred Machin, 1995). L'anziano marito crocifiggerà il giovane rivale lungo le pale del mulino mentre l'oscuro battito di pale nel fiume scandisce il finale di morte. È questo il film che Julien Green (1900-1998) ha visto da bambino e che lo ha inseguito nei suoi incubi oppure i suoi ricordi del 1942 sono imprecisi? In ogni modo, gli stessi elementi e la stessa atmosfera - un fiume, un "mulino vendicatore" e un crescendo di ferocia da incubo.

CHASSE À LA PANTHÈRE
(Francia/1909) R.: Alfred Machin
Alfred Machin ha iniziato la sua carriera da Pathé nel 1908 nel cosiddetto "Service de Voyage". La ditta copriva le spese di viaggio ai propri collaboratori che venivano pagati a film accettato ("bande accepté"); dunque una forma di free lancing. Dalla quantità di film sulla caccia, soprattutto quelli provenienti da terre lontane, si misura quanto popolare fosse il genere cent'anni fa. Stando al catalogo Pathé, sono di Machin anche Chasse à l'hippopotame, Chasse à l'aigrette, Chasse à la giraffe, Chasse au marabout, Chasse aux singes e Chasse aux éléphants.

Presenta Mariann Lewinsky
Accompagnamento al piano di Maud Nelissen

Film di una comicità surreale, numeri di danza virtuosi e nostalgiche vedute di città di cent'anni fa raggiungono il pubblico di oggi senza grossi problemi, ma alcuni generi sono difficili da trasmettere e da comprendere. I film storici in costume per esempio, un prodotto di qualità del 1909, procurano vero piacere solo in rare eccezioni; solitamente vengono affrontati con garbato interesse scientifico e noia inespressa. D'altra parte, però, si reagisce in maniera astorica e molto violenta, con disgusto, quando in un film di cent'anni fa c'è un animale che soffre o che viene ucciso. Quali sono le immagini che vogliamo o che dobbiamo vedere e quali no? Laurent Garreau ci ha riferito che il 1909 viene considerato come l'anno del primo caso di censura in Francia: l'allora ministro degli interni Georges Clémenceau proibì la proiezione di riprese di una quadrupla esecuzione a morte. Come curatrice scelgo i film interessanti, belli e gradevoli piuttosto che quelli fatti male, brutti e fastidiosi. Si può dunque parlare nuovamente di censura nel momento in cui nascondo o rifiuto di mostrare al pubblico determinate immagini filmiche: così, anche in "Cento anni fa", il 1909 diventa nuovamente l'anno della prima censura.
Il lungo film d'esplorazione Chasse en Abyssinie (Hyacinthe Pirmez/ upain, 1908-1909) manca nel programma, perché nella seconda bobina dei cacciatori stendono verso la camera degli aborti d'animale tagliati dalle pance degli animali femmina abbattuti - uno dopo l'altro, un piccolo ippopotamo color rosa, un leoncino nudo, un vitello di bue, una iena. Insopportabile, un incubo. La prima parte del programma tratta di come il film renda visibile l'invisibile, anche se Théophile Pathé sentenziò che non si può filmare un sogno perché è invisibile. ("Impossible de filmer un rêve, c'est inaccessible à l'oeil humain").
La seconda parte del programma consiste in film che fanno scatenare reazioni fisiche e morali (e che - cosa storicamente documentata - producevano incubi e letteratura).
(Mariann Lewinsky)

Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
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