Lunedì 29 giugno 200914.45
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

La Film d'Art nel 1909

LE RETOUR D'ULYSSE (Francia/1909) R.: André Calmettes, Charles Le Bargy
L'ENFANT PRODIGUE
(Francia/1909) R.: Georges Berr
MIREILLE
(Francia/1909) R.: Henri Cain
UNE CONQUÊTE
(Francia/1909) R.: Charles Decroix
MOINES ET GUERRIERS
(Francia/1909)

Presenta Béatrice de Pastre
Accompagnamento al piano di Maud Nelissen


I film della Société du Film d'Art appartengono a quei corpus che è indispensabile rivisitare mettendo fra parentesi i discorsi prodotti dalla storiografia da quasi ottant'anni. Di questa vasta produzione, che comprende per il 1909 non meno di ventiquattro film, si ricorda soltanto, e senza nemmeno averlo davvero guardato bene, L'Assassinat du duc de Guise. Questo monumento, poco venerato, che inaugura le "Visions d'Art" programmate nella sala Charras tra il novembre del 1908 e l'aprile del 1909, cela così con la sua aura una produzione di grande qualità per la sua varietà formale; ma anche lo sforzo di attori esperti e di registi alla ricerca di una scrittura visiva propriamente cinematografica. I restauri intrapresi dagli Archives Françaises du Film del CNC, a partire dalle loro collezioni e dal materiale messo a disposizione dalla Cinémathèque Française, permettono di restituire questa produzione in tutta la sua diversità.
Drammi storici e religiosi, commedie e adattamenti di opere letterarie sono i generi, se si può usare questo anacronismo, frequentati da Le Film d'Art. Così se ci si attiene alla produzione presentata al pubblico nel 1909, alcuni titoli appaiono come rappresentativi di questa volontà di esplorare tutte le modalità del racconto cinematografico. Mireille, girato nel paese di Arles dopo i sopralluoghi di Frédéric Mistral, il cui testo fornisce la trama narrativa del film, dà a vedere una Provenza prostrata dal calore e spazzata dal vento. La macchina da presa degli operatori Pathé, messa a disposizione dalla produzione, rende palpabile questa atmosfera metonimica del dramma che si consuma. La scelta delle inquadrature permette a Henri Cain di mettere in scena una vera composizione grafica come quel piano dove si dispiega il balletto delle raccoglitrici di more che progressivamente disertano il campo per isolare e mettere in evidenza i due protagonisti del dramma. In un altro registro, Une conquête fa appello a Max Linder che senza uscire dal suo ruolo abituale di seduttore, crea nondimeno un personaggio ridicolo, malmenato da una donna che, lungi dall'essere una vittima innocente, conduce il gioco, rivoltando a suo vantaggio - non facciamone neanche un film femminista ante litteram - gli stereotipi delle usuali sceneggiature. Questi due esempi illustrano quanto sia necessario ritornare a soffermarsi sulla produzione della Film d'Art allo scopo di darle il valore che le spetta nella storia del cinema.
(Béatrice de Pastre)

 

Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
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