Proiezioni:
Martedì 1 luglio 2014
Cinema Jolly
11.00
Mercoledì 2 luglio 2014
Cinema Jolly
09.30

BEATRICE CENCI

(Italia/Francia, 1956) R.: Riccardo Freda. D.: 90'. V. italiana. Digitale

Sog.: Attilio Riccio. Scen.: Jacques Remy, Filippo Sanjust. F.: Gabor Pogany. M.: Riccardo Freda, Giuliana Taucher. Scgf.: Arrigo Equini. Mus.: Franco Mannino. Int.: Mireille Granelli (Beatrice Cenci), Micheline Presle (Lucrezia), Gino Cervi (Francesco Cenci), Fausto Tozzi (Olimpio Calvetti), Frank Villard (giudice Ranieri), Antonio De Teffé (Giacomo Cenci), Emilio Petacci (Marzio Catalano), Guido Barbarisi (giudice), Claudine Dupuis (Martina). Prod.: Electra Compagnia Cinematografica, Franco London Film
35mm. D.: 90'. Col. Versione italiana / Italian version.
Da: CSC Cineteca Nazionale.
Restaurato da CSC Cineteca Nazionale con la collaborazione della Compass Film Srl / Restored by CSC Cineteca Nazionale in collaboration with Compass Film Srl

 

Non dimenticherò mai lo choc causato dalla scoperta di Beatrice Cenci, in un piccolo cinema di Lione dietro la stazione di Brotteaux, abbagliato davanti ai primi piani, davanti a questo movimento di gru che si concentra su una giovane che corre nella foresta, in una notte di tempesta, questo inseguimento notturno, la brusca apparizione di un cavaliere che la salverà almeno per un po', che le darà un po' di requie. Sequenza d'apertura magistrale, dove Freda fa cozzare i colori, il blu della notte, dell'acqua, il giallo di un vestito o di una torcia dove egli si impadronisce dello spazio con la stessa violenza folgorante che spinge i suoi personaggi verso il loro destino.

Bertrand Tavernier in Riccardo Freda, a cura di Jean A. Gili, Quaderni di Cinecittà International n. 5, Roma 1993

Io e i miei sceneggiatori eravamo d'accordo: l'eroina doveva essere innocente perché si sviluppasse il dramma e l'emozione dominasse il film dall'inizio alla fine. È più interessante filmare un'innocente che una criminale. Beatrice Cenci è un peplum moderno. Ancora un dramma senza via d'uscita come le tragedie greche. Non si può lottare contro il destino. E io filmo questa fatalità diabolica in Cinema-Scope... anche se non ho partecipato direttamente alla stesura, ho dato le mie idee e ho seguito scrupolosamente l'elaborazione della sceneggiatura.
[...] Gabor Pogany, il direttore della fotografia, era in grado di tradurre in termini luministici ogni mia idea. Ha subito compreso la mia volontà che il film somigliasse ad un affresco, ma un affresco malsano. Ha saputo conferire la luce giusta agli innamorati e al bambino sul fiume, ha saputo illuminare il banchetto anche in profondità di campo. Ma ha anche saputo illuminare il clima incestuoso diella scena in cui Cenci che osserva la propria figlia mentre si spoglia.
Ho riflettuto anche sui costumi, gli abiti di Beatrice fanno parte del dramma. Sono una mescolanza di colori violenti che incitano Cenci a commettere il suo crimine e di pastelli che evocano il candore e il pudore di Beatrice. Le scenografie di Arrigo Equini e i trucchi di Mario Bava sono molto importanti. Bava non è citato ma ha partecipato al lavoro delle scenografie e degli effetti speciali. Questi trucchi rivelano un artista autentico. Il Cinemascope, per me, è un formato magnifico e mi ci sento a mio agio. Ho cercato più che mai di ottenere delle composizioni nello stile di Carpaccio, che non esitava ad usare tele di venti metri di larghezza. Ma nessun critico ha mai visto questo mio rapporto diretto con la pittura italiana.

Riccardo Freda in Eric Poindron, Riccardo Freda, un pirate à la caméra. Entretiens, Institut Lumière - Actes Sud, Arles 1994

 

I will never forget the shock of seeing Beatrice Cenci at a small cinema in Lyon behind the Brotteaux station, being struck by the close-ups, by the crane movement that focuses on a young girl running in a forest on a stormy night, this nocturnal chase scene, the sudden appearance of a knight who saves her at least for a little while, who gives her some rest. A masterly opening sequence in which Freda makes colors collide, the blues of night, of the water, the yellows of a dress or of a torch, in which he takes control of the space with the same dazzling force that propels his characters towards their own destiny.

Bertrand Tavernier, in Riccardo Freda, Jean A. Gili (ed.), Quaderni di Cinecittà International n. 5, Roma 1993

My scriptwriters and I agreed: the heroine had to be innocent so that the drama would develop and emotion would dominate the film from beginning to end. Beatrice Cenci is a modern sword-and-sandal, a drama with no way out, like the Greek tragedies. You cannot fight destiny. And I filmed this diabolical fatality in CinemaScope, even if I did not participate directly in the writing, I contributed with my ideas and scrupulously followed the development of the screenplay.
[...] The director of photography, Gabor Pogany, was able to transform every one of my ideas, in terms of light. He immediately understood that film should look like a fresco, but a morbid fresco. He knew the right light for the lovers, the child on the river; and he knew how to light the feast, even in depth of field. But he also knew how to light the incestuous atmosphere of Cenci as he watches his own daughter undressing.
I also thought about the costumes, Beatrice's clothing is part of the drama. They are a mixture of violent colours which incite Cenci to commit his crime and pastels which evoke Beatrice's modesty and innocence. Arrigo Equini's set design and Mario Bava's effects are both very important. Bava is not mentioned but he participated in the set design and the special effects. These effects prove that he is a genuine artist. I think Cinemascope is a magnificent format and I feel at ease with it. More than ever before, I tried to get Carpaccio's style into the picture; he never hesitated in using canvases that were sixty feet wide. But no critic has ever noticed the Italian painters influence in my work.

Riccardo Freda in Eric Poindron, Riccardo Freda, un pirate à la caméra. Entretiens, Institut Lumière - Actes Sud, Arles 1994

Dettagli sul luogo:
Via Marconi, 14
Numero posti: 362
Aria condizionata
Info: 051224605