FANTÔMAS V: LE FAUX MAGISTRAT
(Francia/1914) R.: Louis Feuillade. D.: 74’. Did. francesi. Digitale
Sog.: dai romanzi di Pierre Souvestre e Marcel Allain. Scen.: Louis Feuillade. F.: Georges Guérin. Int.: René Navarre (Fantômas), Edmond Bréon (l'ispettore Juve), Georges Melchior (Jérôme Fandor, giornalista di "La Capitale"), Renée Carl (Lady Beltham), Jane Faber (la principessa Sonia Danidoff), André Volbert (l'attore Valgrand), Naudier (il secondino Nibet), Maillart. Prod.: S.E.G. Société des Établissements Gaumont
DCP. D.: 352' (Fantômas: 59', Juve contre Fantômas: 64', Le Mort qui tue: 95', Fantômas contre Fantômas: 60', Le Faux magistrat: 74') . Bn e col . Didascalie francesi / French intertitles
Da: Gaumont Pathé Archives
Restaurato da Gaumont e Centre National de la Cinématographie et de l'image animée, in collaborazione con Cinémathèque française, in occasione del centenario di Fantômas / Restored by Gaumont and Centre National de la Cinématographie et de l'image animée, in collaboration with Cinémathèque française on the occasion of the 100th anniversary of Fantômas
Il grande film a episodi di Louis Feuillade Fantômas (1913-1914) ha col- pito con la sua tensione allucinatoria la fantasia di cinefili, appassionati del crimine, artisti sperimentali e grande pubblico. La forza delirante delle immagini e i tortuosi intrecci, da cui traspare una poesia folle e surreale, hanno fatto tremare Apollinaire e Magritte, Resnais e Robert Desnos.
Le convenzioni di genere, gli stratagemmi, le elaborate macchinazioni e le sorprendenti rivelazioni orchestrate dal Genio dietro le quinte, le cascate di coincidenze e le fughe miracolose, già godibili in sé, mostrano soprattutto quanto poco conti nella narrazione la plausibilità e ci abbagliano con la loro ricchezza stilistica. E per far scorrere senza intoppi tutta questa farragine di trappole e cospirazioni serve un regista che sappia catturare l'attenzione dello spettatore con un ritmo agile e ingegnosi espedienti narrativi. Il trionfo di Feuillade nel creare questo bell'esempio di narrazione cinematografica va celebrato. E per apprezzarlo davvero, dobbiamo osservarne il lavoro - con attenzione.
La follia va trattata in modo pragmatico, e la sobria tecnica di Feuillade affronta al meglio i frenetici sviluppi dell'intreccio. Nulla pare turbare Fantômas, né il nostro regista.
Nelle storie a tinte forti di Allain e Souvestre, Feuillade trovò del materiale sensazionale. Poteva contare su un buon cast. Aveva la luminosa Parigi d'anteguerra a fargli da sfondo e tutte le risorse del tableau cinema a portata di mano. L'insieme crea un'esperienza cinematografica vivacissima: Fantômas, al pari di Ingeborg Holm o di The Mysterious X e di molti altri film del 1913, continua ancora oggi ad appassionarci con i suoi intrecci squisitamente modulati. Meno barocco di Bauer e meno intenso di Sjöström, Feuillade è in compenso più vivace, più conciso e più giocoso.
David Bordwell
Cinephiles, crime fans, avant-garde artists, and mass audiences have found Louis Feuillade's great installment-film Fantômas (1913-1914) anxiety-provoking, even hallucinatory. The delirious imagery and plot twists are felt to harbor a demented poetry and made Apollinaire and Magritte and Resnais and Robert Desnos tremble.The conventions of the genre, all the disguises and elaborate schemes engineered by the Genius behind the scenes, the cascades of coincidence and the hairbreadth escapes, aren't merely enjoyable in themselves. They show how little plausibility matters to storytelling. And in order to make the whole farrago of traps and conspiracies flow along, you need a filmmaker who can hold our interest with swift pacing and ingenious narration. We should celebrate Louis Feuillade's triumph in creating a fine piece of cinematic storytelling. To appreciate it, we need to watch - really watch - what he's doing.
Craziness must be treated matter-offactly, and Feuillade's sober technique takes all the wild developments in its stride. Nothing fazes Fantômas, or our director.
In the lurid tales of Allain and Souvestre, Feuillade found sensational material. He had fine actors. He had luminous prewar Paris as a backdrop. And he had at his fingertips all the resources of tableau cinema. The whole mixture creates a lively cinematic experience. Watching films like Fantômas and Ingeborg Holm and The Mysterious X and many others from 1913, we can still be bowled over by their exquisitely modulated storytelling. If Feuillade is less ba- roque than Bauer and less poignant than Sjöström, he's also more brisk, laconic, and playful.
David Bordwell
Per celebrare il centenario di quest'opera senza tempo, Gaumont ha affidato al laboratorio Éclair il negativo originale del film su supporto nitrato, un controtipo invertibile di qualità media e due copie positive. Dopo un attento raffronto è stato scelto il negativo originale, le cui immagini scansionate a risoluzione 5K (e ridimensionate a 2K per il restauro e la distribuzione) presentavano una definizione eccezionale. Il negativo è stato integrato, per le inquadrature mancanti o deteriorate, dalle copie positive e - come ultima risorsa - dal controtipo invertibile. Il rimontaggio del negativo si è basato sul precedente restauro del 1995, nonché su precisi resoconti cronologici dei cinque episodi datati 1913 e destinati agli esercenti, che hanno ispirato anche i testi dei cartelli.
Seguendo le indicazioni trovate sugli elementi originali su supporto nitrato, le scene notturne sono state tinte di blu per facilitare la comprensione di alcune azioni girate in pieno giorno (sfortunatamente le informazioni sui colori erano troppo poche, e non avevamo a disposizione un campionario colore dell'epoca per colorare integralmente il film e restituirgli l'aspetto che aveva quando uscì).
Sono proprio gli attuali strumenti digitali a rendere giustizia a Fantomâs, resuscitandone la modernità e la bellezza documentaria e romanzesca.
Agnès Bertola
Gaumont entrusted the Éclair laboratory with the original negatives of the film on nitrate, one reversal duplicate and two positive copies. After careful comparison the original negative was chosen and the images were scanned at 5K resolution (and resized at 2K for the restoration and distribution), which had exceptional definition.
The negative has been adapted, for the missing or damaged shots, from the posi- tive copy and - as a last resort - from the reversal duplicate. The re-editing of the negative is based on the previous restoration from 1995, as well as precise chronological accounts of five episodes dated 1913 and destined for retailers, which also inspired the text on the intertitles. Compared to the 1995 version, the number of intertitles and captions had been drastically reduced, once it had been decided to position the intertitles exclusively corresponding with the edges of the original negatives. Wet-gate scanning deleted the superficial defects. Then came the more precise work, involving digital correction techniques.
Finally, following the instructions found on original elements of nitrate film, the nighttime scenes have been dyed dark blue, to make it easier to understand the parts filmed in full daylight (unfortunately there was little information on colours, and we did not have a sample colour from the time available, to colour the whole film and restore it to the way it looked when it was released).
It is the current digital instruments that have done Fantomâs justice, reviving its modernity and its documentary and narrative beauty.
Agnès Bertola
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
Tariffe:
Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
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