IN THE LAND OF THE HEAD HUNTERS
(USA/1914) R.: Edward S. Curtis. D.: 67'. Did. inglesi. Digitale
Musica originale del 1914 registrata di John Brahman
Scen.: Edward S. Curtis (ricerche: George Hunt). F.: Edmund August Schwinke. M.: John J. Braham. Int: Stanley Hunt / Łiłalgamlilas (Motana), Margaret Wilson Frank / U'magalis (Naida), Paddy 'Malid / Kamgidi (Kenada), Kwagwanu / Ha'etła'las / Long Harry (Sorcerer). Prod.: Seattle Film Co.
DCP. D.: 67'. Bn e Col. Imbibito / Tinted. Didascalie inglesi / English intertitles
Da: UCLA Film & Television Archive and Milestone Film & Video. Musicisti / Musicians: Turning Point Ensemble and The Vancouver Film Orchestra. Restauro 2013
Nel 1914 il fotografo americano Edward S. Curtis realizzò questo racconto epico di amore e guerra ambientato prima dell'arrivo degli europei sulla costa pacifica. Interpretato da attori non professionisti delle comunità Kwakwaka'wakw della Columbia Britannica, il film era accompagnato da una partitura orchestrale originale composta da John Braham e oggi ritenuta la più antica sopravvissuta dell'intero cinema muto americano. Successo di critica ma disastro commerciale, In the Land of the Head Hunters fu presto dimenticato.
Un gruppo di studiosi, in collaborazione con UCLA Film & Television Archive e i Kwakwaka'wakw, ha supervisionato ogni fase del restauro del film. Fino a oggi, l'unica versione disponibile era una copia reintitolata In the Land of the War Canoas, sincronizzata con una nuova colonna sonora 'naturalistica' e distribuita come documentario. La nuova edizione restaurata (che la Milestone Films renderà disponibile da fine 2014) presenta il titolo e le didascalie originali, ha reintegrato le parti mancanti e le imbibizioni originali, ed è accompagnata da una nuova registrazione della musica originale.
Il primo pubblico di Head Hunters, nel 1914, si trovò davanti una storia avventurosa di vita primitiva - l'equivalente northern dei western ambientati nelle grandi pianure. Il film venne pubblicizzato come "dramma di grande potenza spettacolare", con l'intenzione di allinearsi ai più prestigiosi titoli del dramma epico italiano: una recensione dell'epoca lo definì "altrettanto avvincente e splendido" di Cabiria. Pur trattandosi di una storia chiaramente romanzata, gli aspetti etnografici del film esercitarono una rilevante influenza sulla storia del cinema documentario. Curtis mostrò personalmente Head Hunters a Robert Flaherty tra l'uno e l'altro dei suoi storici viaggi nell'Artico che fornirono i materiali a Nanuk l'eschimese (1922). Più che documentare la vita dei nativi americani nel 1914, il film testimonia un momento di incontro culturale e di collaborazione creativa tra Curtis e il cast di indiani Kwakwaka'wakw, che diedero vita a una sceneggiatura ispirata al loro passato e alla loro storia. Questo avvenne, peraltro, in un momento in cui le cerimonie del potlatch venivano messe fuori legge dal governo canadese, nell'intento di forzare i processi di integrazione. Adattando i riti tradizionali in funzione della macchina da presa di Curtis, e rifiutandosi altresì di intepretare lo stereotipo della 'razza in via di estinzione', i Kwakwaka'wakw offrirono un contributo autentico all'evoluzione del cinema.
Brad Evans
In 1914, the American photographer Edward S. Curtis made a silent feature film entitled In the Land of the Head Hunters. An epic story of love and war set before Europeans arrived on the Pacific Coast, it starred non-professional actors from Kwakwaka'wakw (Kwakiutl) communities in British Columbia. Head Hunters was accompanied by an original orchestral score, composed by John Braham, which is now thought to be the earliest surviving score for an american silent feature film. A critical success but a financial failure, Curtis's film was soon forgotten. A collaborative team of scholars, working with the UCLA Film & Television Archive and the Kwakwaka'wakw, has overseen a complete restoration of the film. Until now, the only available version was one retitled In the Land of the War Canoes, which had been synched to a new naturalistic soundtrack in 1973 and marketed as a 'documentary'. Available in late 2014 from Milestone Films, the newly restored Head Hunters features the original title and intertitle cards, long-missing footage, original color tinting and publicity graphics, and a new recording of the original musical score.
Head Hunters' early audiences found an epic adventure story of 'primitive life' - a 'northern' film doing what the "westerns" had long done on the Great Plains. It was promoted as a "mighty spectacle drama", meant to take its place alongside a revered class of Italian art dramas; one 1914 review called it "a companion offering to [Giovanni Pastrone's] Cabiria, as enthralling and as beautiful". Although clearly a fictionalized tale, the ethnographic aspects of the film also proved to have lasting influence on documentary cinema. Curtis personally screened Head Hunters for Robert Flaherty between the historic trips to the Arctic that would result in Nanook of the North (1922).
Rather than documenting Native life in 1914, Head Hunters documents a moment of cultural encounter and creative collaboration between Curtis and the Kwakwaka'wakw cast and crew who were performing his scripted version of their own historical past. Moreover, they were doing so at a time when the ceremonial potlatch was outlawed by the Canadian government in an attempt to force assimilation. By adapting traditional rituals for Curtis's camera while refusing to play stereotypical members of a 'vanishing race', the Kwakwaka'wakw made a vital contribution to the development of the motion pictures.
Brad Evans
Tariffe:
Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
Il nostro cinema aderisce al circuito CinemAmico: è possibile utilizzare l’applicazione MovieReading® per i film di cui è prevista audiodescrizione e/o sottotitolazione sull'applicazione.
Tel. 051 2195311