'Nadea e Sveta' per l'8 marzo
7 marzo 2013La Cineteca di Bologna festeggia l’8 marzo con Nadea e Sveta, il film di Maura Delpero che racconta la vicenda di due donne moldave, la loro vita, le loro difficoltà, qui in Italia.
Venerdì 8 marzo, alle ore 20 al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b), una serata speciale per la Festa della Donna, promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro Interculturale Massimo Zonarelli: alla proiezione di Nadea e Sveta seguirà un incontro con la regista Maura Delpero e Daniela Oliva (direttrice Area Politiche della Formazione e del Lavoro IRS – Istituto per la Ricerca Sociale), condotto da Annamaria Tagliavini (direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna)
Una storia particolare, e una storia di tutti. La storia di due donne moldave, una famiglia a casa e un lavoro in terra lontana, l’Italia. Un film che lascia trasparire dal suo racconto l’infinità di sentimenti comuni a Nadea, Sveta e al mondo intero: l’amicizia, la solitudine, la nostalgia, la caparbietà. Quanti di noi sono capaci di vedere e immaginare questi sentimenti dietro ai volti delle tante donne straniere che oggi vivono in Italia, che costruiscono la nostra nuova società ma che ancora appaiono agli occhi di molti estranee al nostro mondo?
Nadea e Sveta è la storia raccontata, attraverso un affascinante gioco di confluenza tra fiction e documentario, da Maura Delpero, autrice bolzanina attiva a Bologna, che ha già saputo conquistare Antonio Albanese, Michele Serra e Altan, che le hanno assegnato, in occasione dell’ultimo Torino Film Festival, il Premio Cipputi.
Venerdì 8 marzo, ore 20, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
NADEA E SVETA (Italia/2012) di Maura Delpero (62’)
Due donne moldave, a Bologna, oggi. La più giovane vive facendo lavori di pulizia, la più matura assiste una vecchia signora. Vite che trascorrono in luoghi non ostili, ma il cuore è altrove: come i figli, il senso dell’esistenza, il progetto d’un nuovo inizio. Tutto è autentico, le facce, le storie, il paesaggio urbano e umano (girato tra Bologna e la Moldavia), ma nel film lievita una così nitida tensione narrativa che diventa difficile (e ancor più inutile) stabilire se il territorio nel quale ci muoviamo sia documentario o fiction. Vincitore al Festival di Torino del Premio Cipputi, Nadea e Sveta sa raccontare come “nei dettagli faticosi delle loro giornate (l’accudimento, la panchina, la balera, la telefonata) c’è una luce: infinitamente più forte che in tanto nostro privilegio nevrotico” (dalla motivazione della giuria del Cipputi, composta da Antonio Albanese, Michele Serra e Altan).
Al termine incontro con Maura Delpero e Daniela Oliva (direttrice Area Politiche della Formazione e del Lavoro IRS – Istituto per la Ricerca Sociale). Modera Annamaria Tagliavini (Direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna).
In collaborazione con Centro Interculturale Massimo Zonarelli
Venerdì 8 marzo, alle ore 20 al Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b), una serata speciale per la Festa della Donna, promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro Interculturale Massimo Zonarelli: alla proiezione di Nadea e Sveta seguirà un incontro con la regista Maura Delpero e Daniela Oliva (direttrice Area Politiche della Formazione e del Lavoro IRS – Istituto per la Ricerca Sociale), condotto da Annamaria Tagliavini (direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna)
Una storia particolare, e una storia di tutti. La storia di due donne moldave, una famiglia a casa e un lavoro in terra lontana, l’Italia. Un film che lascia trasparire dal suo racconto l’infinità di sentimenti comuni a Nadea, Sveta e al mondo intero: l’amicizia, la solitudine, la nostalgia, la caparbietà. Quanti di noi sono capaci di vedere e immaginare questi sentimenti dietro ai volti delle tante donne straniere che oggi vivono in Italia, che costruiscono la nostra nuova società ma che ancora appaiono agli occhi di molti estranee al nostro mondo?
Nadea e Sveta è la storia raccontata, attraverso un affascinante gioco di confluenza tra fiction e documentario, da Maura Delpero, autrice bolzanina attiva a Bologna, che ha già saputo conquistare Antonio Albanese, Michele Serra e Altan, che le hanno assegnato, in occasione dell’ultimo Torino Film Festival, il Premio Cipputi.
Venerdì 8 marzo, ore 20, Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b)
NADEA E SVETA (Italia/2012) di Maura Delpero (62’)
Due donne moldave, a Bologna, oggi. La più giovane vive facendo lavori di pulizia, la più matura assiste una vecchia signora. Vite che trascorrono in luoghi non ostili, ma il cuore è altrove: come i figli, il senso dell’esistenza, il progetto d’un nuovo inizio. Tutto è autentico, le facce, le storie, il paesaggio urbano e umano (girato tra Bologna e la Moldavia), ma nel film lievita una così nitida tensione narrativa che diventa difficile (e ancor più inutile) stabilire se il territorio nel quale ci muoviamo sia documentario o fiction. Vincitore al Festival di Torino del Premio Cipputi, Nadea e Sveta sa raccontare come “nei dettagli faticosi delle loro giornate (l’accudimento, la panchina, la balera, la telefonata) c’è una luce: infinitamente più forte che in tanto nostro privilegio nevrotico” (dalla motivazione della giuria del Cipputi, composta da Antonio Albanese, Michele Serra e Altan).
Al termine incontro con Maura Delpero e Daniela Oliva (direttrice Area Politiche della Formazione e del Lavoro IRS – Istituto per la Ricerca Sociale). Modera Annamaria Tagliavini (Direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna).
In collaborazione con Centro Interculturale Massimo Zonarelli
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it
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