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Israele: lo sguardo controcorrente di Avi Mograbi

9 dicembre 2008

Una pace possibile tra Palestinesi e Israeliani: contro la sordità della politica si leva la voce di quaranta registi israeliani, firmatari di un appello di solidarietà verso le popolazioni libanese e palestinese nell’estate 2006, dopo l’attacco israeliano in Libano.
Tra loro Avi Mograbi, voce "contro" del panorama culturale israeliano, che già nel 1982 pagò con la prigione il suo rifiuto di arruolarsi (era il tempo della prima Guerra del Libano).
E proprio il regista israeliano – nato nel 1956 a Tel Aviv, città in cui si nutrì di cinema grazie alla sala di proiezione del nonno – sarà ospite della Cineteca di Bologna per una serata speciale, realizzata in collaborazione con BaTik Film Festival.
Giovedì 11 dicembre Avi Mograbi incontrerà il pubblico del Cinema Lumière al termine dell’anteprima bolognese del suo ultimo lavoro Z32 (inizio proiezione ore 20), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso settembre nella sezione Orizzonti.
Un percorso cinematografico del tutto particolare quello di Mograbi, autore che fa dell’impegno politico non solo la linfa del proprio lavoro, ma anche l’oggetto stesso di una riflessione in bilico tra lotta politica e creatività, come ricorda egli stesso, proprio a proposito del nuovo film: "Z32 tratta dell’insopportabile divario tra l’inquietante testimonianza di un giovane che racconta la propria esperienza di soldato scelto dell’esercito israeliano e la rappresentazione artistica di questa stessa testimonianza. È un film sull’incolmabile divario tra una realtà spietata e la trasposizione in arte, su come un’opera non possa diventare azione politica e sul cinismo insito nel voler ricavare bellezza e arte dalle atrocità della vita".

Avi Mograbi è nato a Tel Aviv nel 1956. Ha studiato filosofia all’Università di Tel Aviv e arte alla Midrasha Art School. Ha lavorato nel cinema dal 1979 ricoprendo vari ruoli. Assistente alla regia di molti registi israeliani ed europei, tra cui Moshe Mizrahi e Claude Lelouce, ha esordio con il suo primo film nel 1989. Ha realizzato prevalentemente documentari sulla politica israeliana.

Uno sguardo al documentario. Omaggio ad Avi Mograbi. In collaborazione con BaTik Film Festival
Giovedì 11 dicembre, ore 20, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Z32 (Francia-Israele/2008) di Avi Mograbi
Versione originale sottotitoli italiani
Anteprima
Presentato nella sezione Orizzonti della 65a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
Al termine, incontro con Avi Mograbi
Una tragedia-documentario musicale. Un ex-soldato israeliano che ha preso parte a un’operazione di rappresaglia in cui sono stati uccisi due poliziotti palestinesi, chiede perdono per ciò che ha fatto. La sua ragazza non crede che sia così semplice e lo mette davanti a questioni che lui non è ancora in grado di affrontare. Il soldato si offre di testimoniare davanti alla telecamera, a patto che la sua identità resti celata. Nel cercare un modo per venire incontro al ragazzo, il regista si interroga sulla propria condotta politica e artistica.

Ufficio Stampa:
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