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Daniele Ciprì al Lumière

26 ottobre 2012
Autore indimenticabile – assieme a Franco Maresco – di Cinico Tv, direttore della fotografia tra i più apprezzati del nostro panorama, Daniele Ciprì ha giocato ora la carta del primo lungometraggio diretto in solitudine.
Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, È stato il figlio (tratto dal romanzo omonimo di Roberto Alajmo) sfoggia un Toni Servillo nei panni di un padre di famiglia che vive in povertà, fino a quando la figlia minore viene uccisa, per errore, in un agguato di mafia: dopo il dolore, la famiglia si avvita inconsapevolmente in una giostra assurda di piccole avidità.
Sarà lo stesso Daniele Ciprì a incontrare il pubblico al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (via Azzo Gardino, 65), lunedì 29 ottobre, al termine della proiezione delle ore 20.15.
L’appuntamento rientra nell’ambito della rassegna Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico, organizzata da Fice Emilia Romagna in 13 sale d’essai della regione e dedicata al nuovo cinema italiano.
L’iniziativa è in collaborazione con la Rete degli Spettatori (associazione legata a 100autori che si propone diffondere il cinema di qualità) e con il gruppo Emilia Romagna / Marche del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
L’obiettivo che accomuna i promotori è ampliare gli spazi e le occasioni per vedere e rivedere opere di qualità, creando attorno ai film nuove domande, curiosità e interesse, grazie alla presenza degli autori.
La rassegna Riusciranno i nostri eroi proseguirà fino al 20 dicembre 2012 ed è realizzata grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna.


Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico

Lunedì 29 ottobre, ore 20.15, Cinema Lumière
È STATO IL FIGLIO (Italia/2012) di Daniele Ciprì (90’)
Palermo. I Ciraulo conducono una vita di ordinaria povertà fino a quando la figlia minore viene uccisa in un agguato di mafia. Dopo il dolore, la famiglia si avvita inconsapevolmente in una giostra di assurdo e piccole avidità. Per mettere in scena la storia tratta dal romanzo omonimo di Roberto Alajmo, Daniele Ciprì sceglie il registro grottesco, carica personaggi e situazioni di tragica comicità, con tocchi di surreale e momenti di ironia straniante.
Al termine incontro con Daniele Ciprì


Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

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