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Il corpo recluso: ghetti e prigioni

19 ottobre 2012
Il corpo recluso: il festival Human Rights Nights porta a compimento la sua XII edizione dedicata al Cinema e le violazioni del corpo con un’ultima declinazione che punta l’attenzione sulle prigioni: fisiche, le carceri, e sociali, i ghetti.

Loro dentro: così si intitola il film che la ricercatrice Cristina Oddone ha realizzato nel carcere di Marassi a Genova, in programma domenica 21 ottobre, alle ore 18 al Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65): storie di vita, biografie spesso segnate dalla migrazione, dall’emarginazione sociale, dalla tossicodipendenza. Corpi segnati dal dolore e marchiati da un’esperienza che spesso tende a riprodurre gli stessi meccanismi di separazione e confinamento dell’esterno.

È una prigione a cielo aperto, invece, quella di Toomelah (titolo di chiusura di Human Rights Nights, domenica 21 ottobre, alle ore 22.30 al Cinema Lumière), minuscolo villaggio australiano in cui vive nella miseria una comunità di aborigeni che ancora non riesce a integrarsi.
Il regista Ivan Sen (che nel 2011 ha portato il film a Cannes, nella sezione Un Certain Regard) ha scelto di raccontare la storia difficile di un bambino di dieci anni con padre alcolista, madre assente e pessime compagnie, che sogna di diventare un gangster.
“Il film – dice Ivan Sen – esplora il complesso intrico di problemi con cui la comunità si confronta: il carcere, l’abuso di sostanze, l’identità, l’estinzione culturale e l’educazione, visti attraverso gli occhi di Daniel che vaga alla ricerca del suo posto nel mondo”.


Human Rights Nights

Domenica 21 ottobre

Ore 18, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo recluso: ghetti e prigioni
LORO DENTRO (Italia/2012) di Cristina Oddone (42’)
Una decina di giovani detenuti raccontano la vita all’interno del carcere Marassi, il più grande della Liguria. Storie di vita, biografie spesso segnate dalla migrazione, dall’emarginazione sociale, dalla tossicodipendenza. Corpi segnati dal dolore e marchiati da un’esperienza che spesso tende a riprodurre gli stessi meccanismi di separazione e confinamento dell’esterno. Nonostante ciò oltre i muri resistono la solidarietà, i legami, gli affetti. La vita continua anche dentro una cella sovraffollata. Realizzato dal Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Università di Genova.
a seguire
NOMOS (Italia-Kenya/2012) di Andrea Gadaleta Caldarola (30’)
Prendendo spunto dagli scritti di Giorgio Agamben, un viaggio fra luoghi abitati dall’‘uomo sacro’ contemporaneo - da uno dei più grandi campi profughi del mondo a una delle più grandi baraccopoli africane, fino a un piccolo villaggio recintato nella metropoli di Nairobi –, dove il nuovo nomos del pianeta e una società radicalmente totalitaria stanno prendendo forma.
a seguire
MACHINE MAN (Hombre Maquina, Spagna/2011) di Alfonso Moral e Roser Corella (14’)
Quando il lavoro manuale massacra i corpi.  A Dhaka, in Bangladesh, le donne raccolgono il carbone a piedi nudi, un uomo è in grado di muovere sacchi di peso doppio rispetto al proprio, mentre i ragazzi producono quotidianamente fino a 18.000 mattoni e smistano plastica per dodici ore al giorno.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Cristina Oddone

Ore 20, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo in guerra: Bosnia
LA TRANSUMANZA DELLA PACE, UN ROAD MOVIE MONTANARO ITALO/BOSNIACO (Italia/2011) di Roberta Biagiarelli (50’)
Un road movie che racconta il trasferimento e la consegna di cinquanta manze dalla Val Rendena in Trentino alle famiglie di Suceska/Srebrenica (Bosnia-Orientale). Un’azione di solidarietà esemplare e incisiva che prende avvio dalla caparbia volontà di Gianni Rigoni Stern di porre rimedio in modo concreto ai danni lasciati sul campo dalla guerra e per ripristinare le condizioni di una ripresa e di una prospettiva sul futuro agricolo.
Introduce Roberta Biagiarelli
a seguire
Corpo, amore e diritti umani
DO YOU REALLY LOVE ME? (Francia-Nuova Zelanda-GB/2011) di Alastair Cole (11’)
Breve e leggero ritratto delle coppie multiculturali in Europa, filmato in dodici lingue in sei diversi paesi. Il linguaggio amoroso dei protagonisti si fonde con le parole dello psichiatra e poeta scozzese R.D Laing.
Versione originale con sottotitoli italiani

Ore 22, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo recluso: ghetti e prigioni
TOOMELAH (Australia/2011) di Ivan Sen (106’)
Toomelah è un minuscolo villaggio australiano in cui vive nella miseria una comunità di aborigeni che ancora non riescono a integrarsi. Fra questi un bambino di dieci anni con padre alcolista, madre assente e pessime compagnie che sogna di diventare un gangster. “Il film esplora il complesso intrico di problemi con cui la comunità si confronta: il carcere, l’abuso di sostanze, l’identità, l’estinzione culturale e l’educazione, visti attraverso gli occhi di Daniel che vaga alla ricerca del suo posto nel mondo” (Ivan Sven).
Presentato nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2011
Versione originale con sottotitoli italiani


Human Rights Nights
Bologna, 17 – 21 ottobre

Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72)
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Informazioni
www.humanrightsnights.org

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

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