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'La terra oltraggiata' di Černobyl

18 ottobre 2012
Per il vecchio contadino che lavora il suo campo, tutto sembra come prima. Mentre tutto è cambiato, dopo l’esplosione della centrale nucleare di Černobyl.
Il nostro ricordo, il nostro immaginario, la nostra stessa conoscenza dei fatti si ferma lì, al 26 aprile 1986.
E proprio da lì, dal giorno dell’esplosione parte la storia raccontata dalla regista Michale Boganim, per poi seguire, invece, la (non)vita degli anni a venire di quella Terra oltraggiata. Così si intitola infatti il suo film, La Terre outragée (già apprezzato a Venezia e Toronto), che verrà presentato domani, venerdì 19 ottobre, alle ore 22.30 al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (via Azzo Gardino, 65), nell’ambito della XII edizione del festival Human Rights Nights, che quest’anno mette il Corpo al centro della sua riflessione.

Una terra che sembra inattaccabile è quella della Groenlandia e dei suoi monumentali ghiacciai: eppure anche lì, dove pochi uomini hanno saputo adattare il proprio corpo a quell’ambiente, arriva silenziosamente a bagnare le sue sponde – attraverso le correnti oceaniche – l’inquinamento del resto del mondo.
Tutto questo troviamo nel film Silent Snow, che alle ore 18, sempre al Cinema Lumière, aprirà la giornata di venerdì 19 ottobre dedicata nello specifico al binomio corpo-ambiente.

Nello stesso programma delle ore 18, una storia bella, invece, e tutta bolognese, quella raccontata da Marco Landini e Gianluca Marcon nel loro Ortobello: al centro sociale per anziani Casa del Gufo (in via Luigi Longo, nella periferia est della nostra città) va in scena la prima edizione di una gara di bellezza… per orti!
Tra i partecipanti, Peppino, ottantaquattro anni e vedono da venti; Guido, camionista novantenne che fuma di nascosto dalla moglie; e Luciano, il favorito dai pronostici, che semina e raccoglie con un’organizzazione perfetta. Tra i racconti scambiati sulla panchina, l’irrigazione e il lavoro della terra, a emergere è il rapporto dell’uomo con la natura, l’inesorabile scorrere del tempo che appassisce il primo e fa maturare la seconda e l’esperienza di un gruppo di anziani trasformata nel racconto di una memoria collettiva, pubblica e universale.


Human Rights Nights

Venerdì 19 ottobre

Ore 18, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Corpo e ambiente
ORTOBELLO (Italia/2011) di Marco Landini e Gianluca Marcon (32’)
Al centro anziani Casa del Gufo va in scena il  primo concorso di bellezza dedicato agli orti. Tra i racconti scambiati sulle panchine, emerge il rapporto dell’uomo con la natura, l’inesorabile scorrere del tempo che appassisce il primo e fa maturare la seconda e l’esperienza di un gruppo di anziani trasformata nel racconto di una memoria collettiva, pubblica e universale.
Introducono Marco Landini e Gianluca Marcon e alcuni ‘ragazzi’ della Casa del Gufo
a seguire
SILENT SNOW (Olanda/2011) di Jan van den Berg e Pipaluk Knudsen-Ostermann (80’)
Le pianure dell’Artico sono un esempio maestoso e  intatto di incontaminata bellezza naturale. Luoghi in cui solo pochissimi uomini hanno saputo adattarsi e sopravvivere. Ma un assassino subdolo e silenzioso sta minacciando la comunità Inuit della Groenlandia. I residui chimici di tutto il mondo sono trasportati dalle correnti in questo lembo ghiacciato del pianeta avvelenando esseri umani e animali.
Versione originale con sottotitoli italiani

Ore 20, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo come strumento d’arte e resistenza
FILMS4PEACE
Dieci corti di alcuni dei più innovativi artisti visuali contemporanei intorno al tema della pace. Selezionati nell’ambito di films4peace, il contest di Puma Peace curato Mark Coetzee.
Versione originale con sottotitoli italiani
a seguire
AI WEIWEI (Ai Weiwei: Never Sorry, USA/2012) di Alison Klayman (90’)
Il corpo come strumento di arte e resistenza. Scultore, performer e attivista dei diritti umani, Ai Weiwei divenne protagonista di una vera e propria sollevazione internazionale nel 2011 in seguito al suo arresto dovuto all’opposizione al regime cinese. Un viaggio nell’opera di un artista che ha pagato sulla propria pelle la provocazione e il non allineamento ma anche nelle contraddizioni della Cina contemporanea divisa fra rincorsa neocapitalistica e negazione dei diritti e della libertà.
Versione originale con sottotitoli italiani
Al termine dialogo con Indica, Bologna Fiere e Ottagono su ambiente e città sostenibile

Ore 22.30, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Corpo e ambiente
LA TERRE OUTRAGÉE (Francia-Germania-Polonia-Ucrania 2011) di Michale Boganim (105’)
1996. A dieci anni dal disastro di Černobyl, Pripiat, un villaggio sperduto nell’immensa pianura ucraina è divenuta quasi una terra di nessuno insterilita dalla tempesta radioattiva e pressoché disabitata, una sorta di museo a cielo aperto, una Pompei moderna in cui i turisti e gli scienziati passeggiano tra le vestigia della catastrofe. Anya, che nella tragedia ha perso il marito, ne è diventata una guida, mentre il figlio Alexei vi cerca disperatamente le tracce del suo passato.
Versione originale con sottotitoli italiani


Human Rights Nights

Bologna, 17 – 21 ottobre

Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72)
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Informazioni

www.humanrightsnights.org

Ufficio stampa Cineteca di Bologna

Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it

Documenti

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Scarica il pressbook del film 'La Terre outragée'

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