Il corpo e i diritti umani
17 ottobre 2012Il corpo. Violato. Recluso. Migrante. In guerra. Il corpo come strumento d’arte e di resistenza. Il corpo e la terra. Il corpo e l’ambiente. In questa contemporaneità confusa, il corpo e la sua essenza materiale sembrano rappresentare la frontiera di un dibattito sulla legalità, dibattito attorno al quale sta ruotando molto cinema d’oggi.
E proprio al tema del corpo, al rischio della sua “de-materializzazione”, è dedicata la nuova edizione di Human Rights Nights, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Comune di Bologna, dall’Università di Bologna e lusingato quest’anno dall’Adesione del Presidente della Repubblica: un’edizione, la dodicesima, che mette il corpo al centro della sua riflessione, lo analizza nelle più diverse declinazioni, e lo mostra – attraverso film che altrimenti mai vedremmo – al pubblico della Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) fino a domenica 21 ottobre.
Il corpo è sotto attacco, e la serie di film messa in campo da Human Rights Nights può costruire uno scudo a difesa del corpo: uno scudo che si rafforza con l’acquisizione di una sempre maggior consapevolezza e alla quale contribuirà anche una giornata di convegno che va dritta al centro della questione, Corpo e diritti umani: dialogo sulla bioetica, diversità, salute e violenza (giovedì 18 ottobre, dalle ore 15, nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna, sempre in via Azzo Gardino, 65), facendo intervenire docenti di diverse discipline, come Stefano Canestrari (diritto penale), Matilde Callari Galli (antropologia culturale), Carla Faralli (filosofia del diritto), Susi Pelotti (medicina legale), Angelo Stefanini (igiene generale), contraltare teorico alla potenza immediata delle immagini filmiche.
Alle ore 18, al Cinema Lumière, il programma filmico pone l’attenzione sul “corpo violato”: il mercato sessuale delle donne moldave in Europa Occidentale (The Price of Sex, alla cui proiezione è legata la presentazione in sala della campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne NoiNo) e la degenerazione di un turismo globale che umilia le popolazioni indigene disposte a qualunque auto-mutilazione pur di compiacere le nostre macchine fotografiche (Framing the Other).
Alle ore 20.15, sempre di giovedì 18 ottobre, il corpo è quello delle ragazze afgane che vedono nel pugilato (contro la volontà di tutti) una speranza di riscatto (The Boxing Girls of Kabul) o, rimanendo in Afghanistan, quello vittima dell’insopportabile compravendita di adolescenti dalle famiglie povere, per farne oggetto d’abuso sessuale da parte dei “signori della guerra” (The Dancing Boys of Afghanistan).
È molto vicino invece il “corpo in guerra” dell’Oriente siriano: The Suffering Grasses (ore 22.15) racconta il conflitto civile (che si sta ancora combattendo in questi giorni) visto dalla parte della popolazione comune.
Human Rights Nights
Giovedì 18 ottobre
Ore 15, Biblioteca Renzo Renzi (via Azzo Gardino, 65)
CORPO E DIRITTI UMANI: DIALOGO SU BIOETICA, DIVERSITÀ SALUTE E VIOLENZA
Intervengono Stefano Canestrari, Matilde Callari Galli, Carla Faralli, Paola Marmocchi, Susi Pelotti, Angelo Stefanini
Ingresso libero
Ore 18, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo violato
Presentazione della campagna di comunicazione NoiNo: uomini contro la violenza alle donne
a seguire
THE PRICE OF SEX (USA-Bulgaria-Moldavia-Turchia/2011) di Mimi Chakarova (72’)
Un racconto intimo e straziante sui traffici che conducono decine di migliaia di donne moldave, messe a tacere dalla vergogna, dalla paura e dalla violenza, sui mercati sessuali dell’Europa occidentale e dell’Asia. “Volevo che lo spettatore entrasse nella mente di una donna vittima della tratta e si rendesse conto delle conseguenze del commercio della loro carne” (Mimi Chakarova).
Versione originale con sottotitoli italiani
a seguire
FRAMING THE OTHER (Olanda/2011) di Ilja Kok e Willem Timmers (25’)
I rapporti fra turismo globale e gli equilibri delle comunità indigene, sottoposte a un vero processo di colonizzazione turistica. Trattati dagli stranieri come curiosità esotiche, i Mursi – popolazione dell’Etiopia del sud – sono arrivati a mutilare sempre di più il loro corpo a uso e consumo delle macchine fotografiche.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 20.15, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo violato: Afghanistan
THE BOXING GIRLS OF KABUL (Canada/2011) di Ariel J. Nasr (52’)
La possibilità di praticare il pugilato, di partecipare a tornei internazionali sognando una medaglia olimpica, rappresenta per tre ragazze di Kabul una rivincita dopo decenni di oscurantismo talebano. Ma ancora oggi il corpo femminile ’liberato’ dallo sport e ’scandalosamente’ esibito sul ring mette le tre protagoniste di questo documentario in costante pericolo, sotto la minaccia di rapimento e mutilazioni da parte degli integralisti islamici.
Versione originale con sottotitoli italiani
a seguire
THE DANCING BOYS OF AFGHANISTAN (GB/2010) di Jamie Doran (52’)
Il ’bacha bereesh’ è un’antica pratica del sud dell’Afghanistan tristemente tornata in voga dopo la caduta del regime talebano: centinaia di bambini e adolescenti, attratti dalla promessa di una nuova vita lontano dalla miseria o letteralmente comprati da famiglie indigenti, vengono vestiti in abiti femminili e sfruttati per l’intrattenimento e per il sesso dai signori della guerra, dai capi dell’esercito e dai ricchi faccendieri che li esibiscono come trofei.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 22.15, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo in guerra: il conflitto siriano
THE SUFFERING GRASSES (Siria-Brasile/2012) di Iara Lee (52’)
Quando gli elefanti vanno in guerra, è l'erba che soffre, recita un vecchio proverbio africano. Anche nella guerra civile siriana i primi a pagare le conseguenze sono stati i civili uccisi, maltrattati, sfollati a migliaia nei campi profughi. Il documentario cerca di inquadrare il conflitto all’interno del quadro geo-politico mediorientale sconvolto dalla ‘primavera araba’.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Riccardo Noury (Amnesty International)
Human Rights Nights
Bologna, 17 – 21 ottobre
Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72)
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Informazioni
www.humanrightsnights.org
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it
E proprio al tema del corpo, al rischio della sua “de-materializzazione”, è dedicata la nuova edizione di Human Rights Nights, promosso dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Comune di Bologna, dall’Università di Bologna e lusingato quest’anno dall’Adesione del Presidente della Repubblica: un’edizione, la dodicesima, che mette il corpo al centro della sua riflessione, lo analizza nelle più diverse declinazioni, e lo mostra – attraverso film che altrimenti mai vedremmo – al pubblico della Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) fino a domenica 21 ottobre.
Il corpo è sotto attacco, e la serie di film messa in campo da Human Rights Nights può costruire uno scudo a difesa del corpo: uno scudo che si rafforza con l’acquisizione di una sempre maggior consapevolezza e alla quale contribuirà anche una giornata di convegno che va dritta al centro della questione, Corpo e diritti umani: dialogo sulla bioetica, diversità, salute e violenza (giovedì 18 ottobre, dalle ore 15, nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna, sempre in via Azzo Gardino, 65), facendo intervenire docenti di diverse discipline, come Stefano Canestrari (diritto penale), Matilde Callari Galli (antropologia culturale), Carla Faralli (filosofia del diritto), Susi Pelotti (medicina legale), Angelo Stefanini (igiene generale), contraltare teorico alla potenza immediata delle immagini filmiche.
Alle ore 18, al Cinema Lumière, il programma filmico pone l’attenzione sul “corpo violato”: il mercato sessuale delle donne moldave in Europa Occidentale (The Price of Sex, alla cui proiezione è legata la presentazione in sala della campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne NoiNo) e la degenerazione di un turismo globale che umilia le popolazioni indigene disposte a qualunque auto-mutilazione pur di compiacere le nostre macchine fotografiche (Framing the Other).
Alle ore 20.15, sempre di giovedì 18 ottobre, il corpo è quello delle ragazze afgane che vedono nel pugilato (contro la volontà di tutti) una speranza di riscatto (The Boxing Girls of Kabul) o, rimanendo in Afghanistan, quello vittima dell’insopportabile compravendita di adolescenti dalle famiglie povere, per farne oggetto d’abuso sessuale da parte dei “signori della guerra” (The Dancing Boys of Afghanistan).
È molto vicino invece il “corpo in guerra” dell’Oriente siriano: The Suffering Grasses (ore 22.15) racconta il conflitto civile (che si sta ancora combattendo in questi giorni) visto dalla parte della popolazione comune.
Human Rights Nights
Giovedì 18 ottobre
Ore 15, Biblioteca Renzo Renzi (via Azzo Gardino, 65)
CORPO E DIRITTI UMANI: DIALOGO SU BIOETICA, DIVERSITÀ SALUTE E VIOLENZA
Intervengono Stefano Canestrari, Matilde Callari Galli, Carla Faralli, Paola Marmocchi, Susi Pelotti, Angelo Stefanini
Ingresso libero
Ore 18, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo violato
Presentazione della campagna di comunicazione NoiNo: uomini contro la violenza alle donne
a seguire
THE PRICE OF SEX (USA-Bulgaria-Moldavia-Turchia/2011) di Mimi Chakarova (72’)
Un racconto intimo e straziante sui traffici che conducono decine di migliaia di donne moldave, messe a tacere dalla vergogna, dalla paura e dalla violenza, sui mercati sessuali dell’Europa occidentale e dell’Asia. “Volevo che lo spettatore entrasse nella mente di una donna vittima della tratta e si rendesse conto delle conseguenze del commercio della loro carne” (Mimi Chakarova).
Versione originale con sottotitoli italiani
a seguire
FRAMING THE OTHER (Olanda/2011) di Ilja Kok e Willem Timmers (25’)
I rapporti fra turismo globale e gli equilibri delle comunità indigene, sottoposte a un vero processo di colonizzazione turistica. Trattati dagli stranieri come curiosità esotiche, i Mursi – popolazione dell’Etiopia del sud – sono arrivati a mutilare sempre di più il loro corpo a uso e consumo delle macchine fotografiche.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 20.15, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo violato: Afghanistan
THE BOXING GIRLS OF KABUL (Canada/2011) di Ariel J. Nasr (52’)
La possibilità di praticare il pugilato, di partecipare a tornei internazionali sognando una medaglia olimpica, rappresenta per tre ragazze di Kabul una rivincita dopo decenni di oscurantismo talebano. Ma ancora oggi il corpo femminile ’liberato’ dallo sport e ’scandalosamente’ esibito sul ring mette le tre protagoniste di questo documentario in costante pericolo, sotto la minaccia di rapimento e mutilazioni da parte degli integralisti islamici.
Versione originale con sottotitoli italiani
a seguire
THE DANCING BOYS OF AFGHANISTAN (GB/2010) di Jamie Doran (52’)
Il ’bacha bereesh’ è un’antica pratica del sud dell’Afghanistan tristemente tornata in voga dopo la caduta del regime talebano: centinaia di bambini e adolescenti, attratti dalla promessa di una nuova vita lontano dalla miseria o letteralmente comprati da famiglie indigenti, vengono vestiti in abiti femminili e sfruttati per l’intrattenimento e per il sesso dai signori della guerra, dai capi dell’esercito e dai ricchi faccendieri che li esibiscono come trofei.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ore 22.15, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Il corpo in guerra: il conflitto siriano
THE SUFFERING GRASSES (Siria-Brasile/2012) di Iara Lee (52’)
Quando gli elefanti vanno in guerra, è l'erba che soffre, recita un vecchio proverbio africano. Anche nella guerra civile siriana i primi a pagare le conseguenze sono stati i civili uccisi, maltrattati, sfollati a migliaia nei campi profughi. Il documentario cerca di inquadrare il conflitto all’interno del quadro geo-politico mediorientale sconvolto dalla ‘primavera araba’.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Riccardo Noury (Amnesty International)
Human Rights Nights
Bologna, 17 – 21 ottobre
Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72)
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Informazioni
www.humanrightsnights.org
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@cineteca.bologna.it
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