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Antonioni: l'Italia è troppo lontana

3 ottobre 2012

Seconda parte della retrospettiva dedicata a Michelangelo Antonioni, dopo l’inaugurazione a fine settembre, in occasione del centenario della nascita del maestro ferrarese.
L’Italia è troppo lontana, questo il titolo sotto il quale il curatore Dominique Païni ha voluto raccogliere Il deserto rosso (giovedì 4 ottobre, ore 15.45, Cinema Lumière; replica venerdì 5 ottobre, ore 20), ovvero la scoperta della modernità espressiva del colore, e l’Antonioni “internazionale”: la Swinging London di Blow-up (giovedì 4 ottobre, ore 20.15; replica sabato 6 ottobre, ore 18), l’America lacerata di Zabriskie Point (giovedì 4 ottobre, ore 18; replica sabato 6 ottobre, ore 22.30), l’Africa di Professione: reporter (sabato 6 ottobre, ore 20.15; replica domenica 7 ottobre, ore 22.15).
Ai grandi lungometraggi, si aggiungono due importanti documentari, in programma giovedì 5 ottobre alle ore 18: Lo sguardo di Michelangelo, firmato dallo stesso Antonioni, incontro tra lo sguardo del regista novantenne e quello dell’omonimo Buonarroti di fronte alla statua del Mosé, e Antonioni su Antonioni, il film che Carlo di Carlo ha dedicato al maestro a un anno dalla scomparsa.
Nell’atrio della Biblioteca Renzo Renzi (adiacente al Cinema Lumière) sono inoltre in mostra alcuni rari documenti originali: dalla tesi di laurea dedicata ai problemi di economia politica nei Promessi sposi, a locandine e foto-buste provenienti dagli archivi della Cineteca, così come il meraviglioso manifesto del film La notte disegnato da Giuliano Nistri. Grazie al collezionista Maurizio Baroni, potremo ammirare  anche il bozzetto originale per il manifesto di Cronaca di un amore, realizzato da Angelo Cesselon.


Omaggio a Michelangelo Antonioni nel centenario della nascita
Second parte: L’Italia è troppo lontana


Giovedì 4 ottobre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 15.45
IL DESERTO ROSSO (Italia-Francia/1964) di Michelangelo Antonioni (120’)
Il primo film a colori di Antonioni. “Ho cercato di sfruttare ogni minima risorsa narrativa del colore in modo che entrasse in armonia con lo spirito di ogni scena, di ogni sequenza. La concordanza tra certi nuovi modi di utilizzare il colore nel cinema moderno – penso per esempio a Resnais, a Bergman – non è casuale. È un’esigenza che abbiamo sentito contemporaneamente perché è legata all'espressione della realtà del nostro tempo […]. Non ho mai pensato: ‘Adesso metto un blu accanto a un marrone’. Ho voluto che l’erba attorno al casotto sul canale fosse colorata per accentuare quel senso di desolazione, di morte. Bisognava rendere una certa verità del paesaggio” (Michelangelo Antonioni).

Ore 18
ZABRISKIE POINT (Italia-USA/1970) di Michelangelo Antonioni (110’)
Ho deciso di fare questa storia quando sono arrivato a Zabriskie Point, una località della Death Valley, nel deserto della California. Mi sono accorto che quel luogo in particolare era esattamente quello che stavo cercando. Mi piace sapere dove è ambientata una storia. Devo vederla da qualche parte per scrivere qualcosa. Voglio un rapporto tra i personaggi e il luogo; non posso separarli dal loro ambiente. […] Il mio rapporto con l'America consiste nell'avere sperimentato il suo meglio e il suo peggio, e anzi io credo che in questo paese ci sia al livello più alto e più limpido, e al livello più basso e brutale, ciò che la nostra civiltà e la nostra generazione rappresenta e produce.  (Michelangelo Antonioni)
Versione originale con sottotitoli italiani

Ore 20.15
BLOW-UP (Italia-GB/1966) di Michelangelo Antonioni (110’)
Blow up è un film che si presta a tante interpretazioni, perché la problematica cui si ispira è appunto l’apparenza della realtà. […] L'esperienza del protagonista non è né sentimentale né amorosa, riguarda piuttosto il suo rapporto con il mondo, con le cose che si trova di fronte. È un fotografo. Un giorno fotografa due persone al parco, un elemento di realtà che sembra reale. E lo è. Ma la realtà ha in sé un carattere di libertà che è difficile spiegare. Questo film, forse, è come lo Zen: nel momento in cui lo si spiega lo si tradisce. (Michelangelo Antonioni)
Versione originale con sottotitoli italiani

Venerdì 5 ottobre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)

Ore 18
LO SGUARDO DI MICHELANGELO (Italia/2004) di Michelangelo Antonioni (15’)
In un magniloquente silenzio, il maestro novantaduenne Antonioni incontra il Mosè dell’illustre omonimo Buonarroti, nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma. I loro sguardi si incrociano: dialogano sull’immortalità dell’Arte.
a seguire
ANTONIONI SU ANTONIONI (Italia/2008) di Carlo di Carlo (55’)
A un anno dalla scomparsa del maestro ferrarese, il suo erede intellettuale firma un documentario che raccoglie preziosissime interviste televisive in cui Antonioni racconta se stesso, la sua arte, il suo cinema. Prodotto dalla Cineteca di Bologna, è stato presentato fuori concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 2008.

Ore 20
IL DESERTO ROSSO (Italia-Francia/1964) di Michelangelo Antonioni (120’)

Sabato 6 ottobre

Ore 18
BLOW-UP (Italia-GB/1966) di Michelangelo Antonioni (110’)

Ore 20.15
PROFESSIONE: REPORTER (Italia-Francia-Spagna/1974) di Michelangelo Antonioni (126’)
In Professione: reporter non ho giocato con la realtà. L’ho guardata con lo stesso occhio con cui il protagonista, un reporter, guarda gli eventi di cui riferisce. L’oggettività è uno dei temi del film. Nel film ci sono due documentari. Il documentario di Locke sull’Africa e il mio su di lui. […] Quello dell’obiettività è sempre un fatto illusorio, mi pare ovvio. Soprattutto per un regista d’‘attualità’ come un reporter. Non ho mai creduto nel cinéma-vérité, perché non vedo quale verità possa raggiungere. Nel momento in cui noi puntiamo il nostro obiettivo, c’è una scelta da parte nostra. Anche se continuiamo a girare senza staccare, o senza cambiar asse, che potrebbe sembrare il modo di rappresentare un evento nella sua attualità, c’è un senso che non è quello. Senza parlare del montaggio, quando basta un taglio a far cadere ogni illusione. (Michelangelo Antonioni)

Ore 22.30
ZABRISKIE POINT (Italia-USA/1970) di Michelangelo Antonioni (110’)

Domenica 7 ottobre

Ore 22.15
PROFESSIONE: REPORTER (Italia-Francia-Spagna/1974) di Michelangelo Antonioni (126’)



Omaggio a Michelangelo Antonioni nel centenario della nascita
Bologna, settembre 2012 – marzo 2013

Cinema Lumière
via Azzo Gardino, 65 – Bologna

Informazioni
Cineteca di Bologna
(+39) 0512194826
fondazione.cinetecadibologna.it

Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
(+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it

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