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Dal Torino Film Festival a Bologna la rassegna su Jean-Pierre Melville

1° dicembre 2008

È stata il grande successo del Torino Film Festival la retrospettiva dedicata al regista francese Jean-Pierre Melville: ora, proprio in collaborazione con la manifestazione diretta da Nanni Moretti, la retrospettiva arriva alla Cineteca di Bologna, per rimanere tutto il mese di dicembre al Cinema Lumière.
Undici lungometraggi e un cortometraggio, tutti in versione originale con sottotitoli italiani (consuetudine che la Cineteca sta cercando di sviluppare in modo sempre maggiore): questo il programma che si aprirà domani, martedì 2 dicembre, alle ore 17.15, con I ragazzi terribili (straordinario inno alla giovinezza e alle sue inquietudini tratto dal romanzo di Jean Cocteau, co-sceneggiatore con Melville, che l’allora giovane critico François Truffaut affermò di aver visto venticinque volte), per chiudersi poco prima di Natale, domenica 21 dicembre, con Bob il giocatore.
Il più americano dei registi francesi, uno dei pochi apprezzati nei primi anni Sessanta dai giovani critici ‘turchi’ dei "Cahiers du cinéma", futuri animatori della Nouvelle Vague e allora ferocemente schierati contro il ‘cinema di papà’.
Jean Pierre Melville e i suoi noir così profondamente influenzati dai gangster movie e dalla letteratura hard boiled d’oltreoceano e i suoi eroi pessimisti, malinconici e disillusi (che hanno il volto di Jean-Paul Belmondo, Alain Delon, Lino Ventura, Serge Reggiani, Yves Montand, Simone Signoret e di tutti i grandi caratteristi che compongono le sue bande, di malviventi, poliziotti e uomini della Resistenza) hanno fatto scuola. Non solo la produzione francese contemporanea, letteraria e cinematografica, ma anche autori come Walter Hill, John Woo e Quentin Tarantino hanno esplicitamente ammesso il loro debito verso di lui.

La rassegna Jean-Pierre Melville è promossa in collaborazione con Torino Film Festival.

Da "Cineteca" di dicembre:
"Il suo nome è Parvulesco. Di mestiere fa il romanziere. È in tournée in Francia. Patricia Franchini l’attende insieme ad altri giornalisti, sulla terrazza dell’aeroporto di Orly. Michel Poiccard aspetta che Patricia si liberi; nel frattempo, continua i suoi traffici poco limpidi. La polizia lo sta cercando. È la sequenza di un film che ha fatto storia. Un noir anomalo, più vicino ad Alice nel paese delle meraviglie. Stiamo parlando di A bout de souffle (Godard, 1959), naturalmente. Patricia (Jean Seberg), Michel (Jean Paul Belmondo)... e Parvulesco? Dietro il cappello e gli occhiali a goccia si nasconde il volto di un grande cineasta, anche se le sue fattezze somigliano a quelle di un gangster: Jean-Pierre Melville. Godard non poteva pensare a un omaggio migliore di questo. Un piccolo-grande ritratto per uno dei pochi registi francesi che i giovani turchi rispettavano. Un piccolo-grande omaggio anche qui a Bologna, dunque, dopo la rassegna completa Melville al Torino Film Festival, con una serie di film che ci apprestiamo a elencare, mentre Patricia Franchini intervista Mr. Parvulesco".

Martedì 2 dicembre, ore 17.15, e in replica mercoledì 3 dicembre, ore 20, Cinema Lumière
I RAGAZZI TERRIBILI (Les Enfants terribles, Francia/1950) di Jean-Pierre Melville
Copia proveniente da Cinexport
Versione originale con sottotitoli italiani
Dal famoso romanzo di Jean Cocteau. Melville ricorda con piacere la sua collaborazione con Cocteau. "Cocteau non ebbe più che un desiderio: che io morissi perché lui potesse girare il film al mio posto. Una volta in cui non mi sentivo molto in forma, dissi a Cocteau di sostituirmi per la giornata. Gli disegnai tutte le scene che volevo che girasse precisando: ‘O segui esattamente le mie indicazioni, o non giri affatto...’. Inutile dire che se la cavò a meraviglia. [...] Cocteau era in estasi dato che aveva il ‘suo’ giorno di riprese". (Melville)

Giovedì 4 dicembre, ore 17.30, Cinema Lumière
NOTTE SULLA CITTÀ (Un Flic, Francia-Italia/1972) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Tamasa
Titolo originale: Un Flic. Una banda di rapinatori capitanata da Simon (Richard Crenna) cerca di mettere le mani su una partita di droga in viaggio sul treno Parigi-Lisbona. Un commissario indaga (Alain Delon). La donna del bandito (Catherine Deneuve) ha un debole per il commissario. Il colpo è audace, ma riesce. Simon tenta la fuga con Cathy. La resa dei conti è inevitabile. Ultimo film di Melville.

Venerdì 5 dicembre, ore 19.45, e in replica sabato 6 dicembre, ore 17, Cinema Lumière
TUTTE LE ORE FERISCONO, L’ULTIMA UCCIDE! (Le deuxième souffle, Francia/1966) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Ministère des Affaires Etrangères
Per qualche strano motivo, i distributori italiani si sono spesso accaniti sui titoli dei film di Melville, storpiandoli clamorosamente. Qui, il titolo originale è Le Deuxième souffle, come quello del romanzo da cui è tratto, scritto da José Giovanni. Un polar con un grande Lino Ventura. Un film sul tradimento: "Se si è due, c’è un traditore. Il commercio con gli uomini è estremamente pericoloso. L’unica soluzione che ho trovato per non essere tradito è quella di vivere da solo". (Melville)

Domenica 7 dicembre, ore 17.45, Cinema Lumière
IL SILENZIO DEL MARE (Le Silence de la mer, Francia/1946) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Gaumont
Primo lungometraggio di Melville. Tratto dal famoso romanzo di Vercors. Un combattente tedesco in convalescenza nella provincia francese. Tempo d’occupazione. Un vecchio e la nipote curano l’ospite, mantenendo un riservato silenzio. Il militare afferma di amare la Francia, i suoi artisti. Si dice favorevole a una collaborazione tra le due nazioni. Le cose non andranno in questo modo. Compostezza stilistica. Bianco e nero impeccabile (fotografia di Henri Decaë).
precede il cortometraggio
24 ORE DELLA VITA DI UN CLOWN (24 Heures de la vie d’un clown, Francia/1945) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Les films du jeudi
Primo film di Melville. 22 minuti. Un film sul mondo del circo. Beby, l’ultimo dei grandi clown. "Un giorno, Pierre Braunberger mi chiese se non avevo mai girato niente prima di Il silenzio del mare, e io mi lasciai sfuggire che avevo girato un ignobile cortometraggio. Lui insisté a tal punto che finii per farglielo vedere. Il peggio è che gli piacque". (Melville)

Lunedì 8 dicembre, ore 17.45, Cinema Lumière
LABBRA PROIBITE (Quand tu liras cette lettre, Italia-Francia/1953) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Gaumont
Titolo originale Quand tu liras cette lettre. Terzo film di Melville, che si cimenta con un genere cinematografico effettivamente poco frequentato: il melodramma puro. Tratto da un romanzo di Jacques Deval, interpretato da Yvonne Sanson, Juliette Gréco, Philippe Lemaire. Un marito farabutto e una girandola di mogli tradite, maltrattate e anche peggio. Il fuoco della passione – motore del genere – viene qui trattenuto, raffreddato. Ne esce un film curioso, insolito. Poco visto, spesso maltrattato dalla critica, perché distante dalle corde del regista, Labbra proibite merita invece una nuova visione.

Martedì 9 dicembre, ore 22.30, Cinema Lumière
LO SPIONE (Le Doulos, Francia-Italia/1962) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Tamasa
Tratto dal romanzo di Pierre Lesou, Le Doulos. Un film che Melville considera una "locomotiva". Accetta infatti di girarlo per togliere dagli impicci il produttore Beauregard, che rischia il fallimento. Fuorilegge, informatori, polizia, trappole, alibi. Un omaggio al cinema americano d’anteguerra: "Senza i sessantatre registi americani che hanno ‘inventato’ il cinema sonoro d’anteguerra, non avrei mai fatto Lo spione". (Melville)

Mercoledì 10 dicembre, ore 17, e in replica giovedì 11 dicembre, ore 17, Cinema Lumière
L'ARMATA DEGLI EROI (L'armée des ombres, Francia-Italia/1969) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Tamasa
Titolo originale L’Armée des ombres. Dal romanzo di Joseph Kessel. Lino Ventura, Simone Signoret, Serge Reggiani. Seconda guerra mondiale. Storie di Resistenza. E di occupazione. I tedeschi marciano sugli Champs Elysées. I valorosi combattenti della Resistenza francese si emozionano e lodano il film, alla fine di una proiezione privata. Epico e struggente.

Venerdì 12 dicembre, ore 17, e in replica lunedì 15 dicembre, ore 20, Cinema Lumière
I SENZA NOME (Le Cercle rouge, Francia-Italia/1970) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da BFI
Titolo originale Le Cercle rouge. Cast di prima categoria: Alain Delon, Yves Montand, Gian Maria Volonté... Indagini, inseguimenti, rivoltelle, fughe, momenti di stasi: i film di Melville gravitano intorno a questi elementi. Un mondo di pietra, freddo, spesso inospitale. I senza nome è la storia di un colpo perfetto: la perfetta summa dei polizieschi che Melville aveva girato in precedenza.

Martedì 16 dicembre, ore 17.45, Cinema Lumière
LÉON MORIN, PRETE (Léon Morin, prêtre, Italia-Francia/1961) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da BFI
Dal romanzo di Béatrix Beck. Sullo sfondo dell’occupazione, alcuni individui si organizzano per formare la Resistenza. Tra questi, Barny (Emmanuelle Riva). Militante comunista, atea, si confida con il prete del paese, Léon Morin (Jean Paul Belmondo). Le conversazioni aumentano. L’intensità pure... "Penso che la religione sia utile se la si considera come una base morale. [...] La fede è qualcosa che mi sfugge, dato che non riesco a immaginare che si possa credere a qualcosa che non esiste". (Melville)

Venerdì 19 dicembre, ore 20.30, Cinema Lumière
LE IENE DEL QUARTO POTERE (Deux hommes dans Manhattan, Francia/1959) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Gaumont
Titolo originale Deux hommes dans Manhattan. Lo stesso Melville interpreta uno dei ruoli principali del film, quello del giornalista Moreau, incaricato di rintracciare un delegato francese dell’Onu, scomparso. Detection, foto compromettenti, rullini nascosti. Il ritratto di un morto visto dal punto di vista di quattro donne. Melville anti-realista. "Le iene del quarto potere non è una rappresentazione dell’ambiente giornalistico, poiché io non sono un documentarista. Dato che cerco di non fare mai del realismo, non c’è pittore più inesatto di me". (Melville)

Domenica 21 dicembre, ore 18, Cinema Lumière
BOB IL GIOCATORE (Bob le flambeur, Francia/1956) di Jean-Pierre Melville
Versione originale con sottotitoli italiani
Copia proveniente da Tamasa
Bob ha una passione per il gioco, per le rapine. Per le donne. Senza denaro, accetta di svaligiare la cassaforte del Casinò di Deauville. Messo a punto il piano, il giorno del colpo Bob perde tempo al tavolo verde. Inizia a vincere. Il colpo rischia di saltare... La commedia intacca qui la struttura poliziesca. "Non si conosce la giovinezza di Bob, perché Bob parla solo della sua infanzia. Ne parla esattamente come Baby Face Martin quando torna a vedere la madre, cioè come Humphrey Bogart quando va a trovare Marjorie Main in Strada sbarrata di William Wyler". (Melville)

 

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