Inaugura domani il Mercato della Terra

Il primo mercato contadino organizzato da Slow Food in una grande città nasce a Bologna sabato 29 novembre: più di trenta produttori del territorio danno appuntamento nel cortile del Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) dalle ore 9 alle 17.
Ortofrutta, formaggi, salumi, pane, birra, cibo di strada e molto altro ancora, la migliore qualità del territorio si presenta alla città, garantita dalla più sicura delle certificazioni esistenti, la faccia di chi produce.
Alle ore 19, al termine di questa prima giornata del Mercato della Terra, verrà presentato al Cinema Lumière, il documentario Storie di terra e di rezdore. Piccolo manuale di cultura materiale, ora disponibile in DVD per la nuova collana ‘Slow Food on Film’ delle Edizioni Cineteca di Bologna.
Il mercato, dopo le prime due giornate del 29 novembre e del 13 dicembre, avrà frequenza quindicinale nei primi mesi del 2009, e in seguito settimanale. La sede prescelta, nel Comparto Manifattura delle Arti del Quartiere Porto, oggetto in questi anni di un massiccio piano di riqualificazione, si riapproprierà dunque del suo antico ruolo di luogo di scambio e di scalo bolognese del traffico fluviale proveniente dalle campagna.
Il Mercato della Terra di Bologna è organizzato dalla Condotta Slow Food di Bologna e da Slow Food Emilia Romagna, con la collaborazione e il sostegno della Provincia di Bologna, della Fondazione Carisbo, della Cineteca di Bologna, e del Comune di Bologna - Quartiere Porto.

Sabato 29 novembre

Ore 10-17, cortile del Cinema Lumière
MERCATO DELLA TERRA

Ore 19, Cinema Lumière
Presentazione del libro e DVD Storie di terra e di rezdore. Piccolo manuale di cultura materiale, a cura di Antonio Cherchi e Nico Lusoli (Edizioni Cineteca di Bologna 2008). In collaborazione con Slow food e Provincia di Modena. Il film, presentato per la prima volta a Slow Food on Festival 2008, esce ora in DVD.
Il film, ricavato dalla monumentale mole di materiali raccolti dai curatori, è un racconto di uomini e donne, della loro antica povertà, ma anche di un mondo nel quale agricoltura, allevamento e alimentazione non erano ancora stati separati dal mercato.

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