Laura Morante e Esmeralda Calabria

Una giornata al Cinema Lumière dedicata a due donne protagoniste del cinema italiano: Esmeralda Calabria e Laura Morante.
Sabato 19 maggio si inizia alle ore 16 con il primo film della montatrice Esmeralda Calabria (il doc di denuncia Biùtiful Cauntri, codiretto assieme a Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero), seguito alle ore 18 da La stanza del figlio di Nanni Moretti, di cui Esmeralda Calabria – che sarà presente a tutte e due le proiezioni – ha curato il montaggio.
E in serata arriva invece l’esordio registico di Laura Morante (che incontrerà il pubblico assieme a Esmeralda Calabria), Ciliegine, in programma alle ore 20.

Omaggio a Esmeralda Calabria

Sabato 19 maggio

Ore 16
BIÙTIFUL CAUNTRI (Italia/2007) di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero (83’)
diossina. Contadini che coltivano terre inquinate vicino alle discariche. Un educatore che lotta contro i crimini ambientali. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che con l’appoggio di una politica collusa, usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole. Siamo in Campania, nel 2007. Pochi mesi dopo sarebbe esplosa l’emergenza rifiuti.
Interverrà Esmeralda Calabria

Ore 18
LA STANZA DEL FIGLIO (Italia/2001) di Nanni Moretti (100’)
“Nel suo film più doloroso – per alcuni meno ‘osato’ e più ‘maturo’ –, Moretti sperimenta le profonde vicinanze con Bergman e costruisce un meccanismo a radiografia, dove ogni minuto è la rappresentazione esatta della corrosione famigliare portata dal dolore. Il dolore è personaggio in scena, funzione che agisce, convitato dentro le stanze dei padri e dei figli, un nemico cui è dolce abbandonarsi in taluni casi, prima di riuscire – chissà poi se davvero – a combatterlo”. (Roy Menarini)
Interverrà Esmeralda Calabria, montatrice del film

Ore 20
CILIEGINE (Francia/2012) di Laura Morante (100’)
Parigi, la neve, la musica, gli appartamenti ben arredati dei quartieri giusti, i visi levigati o stropicciati dalla vita con opportuna delicatezza, le ambasce del cuore, il vino nei bicchieri, le nevrosi eleganti, le conversazioni confortevoli. Al debutto come regista Laura Morante cerca e talora afferra quel je ne sais quoi che qualcuno chiama qualità francese, rende pudico omaggio a Rohmer e Resnais, e pudicamente fa di se stessa, cinquantenne d’intatto fascino, la protagonista d’una conclusa commedia romantica.
Interverranno Esmeralda Calabria, montatrice del film, e Laura Morante
In collaborazione con Fice Emilia-Romagna


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