Il cinema di Jia Zhang-ke
7 maggio 2012 Un volto lontano dalla Cina è diventato familiare ai nostri schermi. È quello di Tao Zhao, attrice fresca del David di Donatello come migliore attrice protagonista, per la sua interpretazione in Io sono Li di Andrea Segre.
Ed è proprio quello di Tao Zhao il volto simbolo dei Racconti dalla Cina che cambia: questo il titolo della rassegna (tutta in versione originale con sottotitoli italiani) che la Cineteca di Bologna dedica al regista Jia Zhang-ke e alla sua musa e attrice prediletta, che troveremo già nel titolo che inaugura la retrospettiva domani, martedì 8 maggio, alle ore 20 al Cinema Lumière, Still Life, pellicola vincitrice del Leone d’Oro a Venezia nel 2006, che verrà introdotta da Marina Timoteo (Istituto Confucio di Bologna) e preceduta da una videointervista a Jia Zhang-ke realizzata per l’occasione da Lorenzo Codelli, Andrea Morini e Alberto Morsiani.
Alle ore 22.15, sempre di martedì 8 maggio, uno dei lavori più recenti del regista cinese, I Wish I Knew, documentario del 2010 che, in concomitanza dell’Expo, ricostruisce la storia della città di Shangai.
Si prosegue quindi con altri sette titoli fino al 20 maggio: domenica 13 maggio, 24 City; mercoledì 16 maggio, Useless; giovedì 17 maggio, Dong e Platform; venerdì 18 maggio, Unknown Pleasures; sabato 19 maggio, The World; domenica 20 maggio, Pickpocket.
La retrospettiva Racconti dalla Cina che cambia. Il cinema di Jia Zhang-ke è promossa da Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, Circuito Cinema Modena, CSC - Cineteca Nazionale, Milano Film Festival, Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Società Umanitaria Alghero - Cineteca Sarda, con il patrocinio di EU – China 2012 Year of Intercultural Dialogue, con la collaborazione dell’Istituto Confucio di Bologna e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Racconti dalla Cina che cambia. Il cinema di Jia Zhang-ke
Martedì 8 maggio, ore 20 (replica venerdì 11 maggio, ore 18, Cinema Lumière
STILL LIFE (Sanxia haoren, Cina/2006) di Jia Zhang-ke (108’)
Capita che le politiche della crescita e la chimera del progresso producano disfunzioni e ferite sul corpo di un territorio. Capita che un intero villaggio venga sommerso dall’acqua (le conseguenze della costruzione di una diga). Un padre perlustra il territorio alla ricerca di sua figlia. Un’infermiera cerca con accanimento il marito scomparso. Ognuno fa i conti con le proprie ferite. È la storia e la memoria della Cina a finire sommersa.
Introduce Marina Timoteo
Precede una video-intervista a Jia Zhang-ke a cura di Lorenzo Codelli, Andrea Morini e Alberto Morsiani
Versione originale con sottotitoli italiani
Martedì 8 maggio, ore 22.15 (replica giovedì 10 maggio, ore 22.15), Cinema Lumière
I WISH I KNEW (Hai shang chuan qi, Cina/2010) di Jia Zhang-ke (125’)
Realizzato in concomitanza con l’Expo del 2010, il film tenta di far riemergere dall’oblio la storia della città di Shanghai. Il tono è documentaristico. Jia Zhang-ke filma e intervista persone che lì hanno vissuto, intervallando racconti sul passato con squarci di presente. Come in ogni suo film il regista fa i conti, in presa diretta, con i profondi mutamenti che hanno trasformato la Cina. Potremmo dire che ogni suo lavoro non sia altro che un frammento di un film infinito, a venire, dedicato al suo paese.
Versione originale con sottotitoli italiani
Domenica 13 maggio, ore 21.30, Cinema Lumière
24 CITY (Er shi si cheng ji, Cina-Hong Kong-Giappone/2008) di Jia Zhang-ke (112’)
Una fabbrica di Stato dismessa, la 420, un colosso demolito su cui sta per essere costruito un quartiere residenziale: 24 City. Demolire, occultare, cancellare. Il progresso si mangia spazi, luoghi, ricordi di un ‘tempo’ che molti cercano di dimenticare. Grazie alla memoria orale di chi lì vi ha lavorato (tra finzione e realtà), Jia Zhang-ke lascia invece che a riemergere sia il passato di quel luogo ormai sepolto.
Versione originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 16 maggio, ore 20.15 (replica venerdì 18 maggio, ore 18), Cinema Lumière
USELESS (Wuyong, Cina-Hong Kong/2007) di Jia Zhang-ke (80’)
Jia Zhang-ke segue con attenzione e acume il lavoro di una famosa stilista cinese, Ma Ke. Il film fa parte di una serie dedicata a figure artistiche del suo paese. Il processo lavorativo è seguito fino alla sfilata haute couture a Parigi. Montaggio alternato: dettagli e primi piani su mani che tagliano, aghi che cuciono, occhi che fissano linee immaginarie sul tessuto. Ogni abito – come le persone che lo lavorano – ha una sua storia.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 17 maggio, ore 17.45, Cinema Lumière
DONG (Hong Kong-Cina/2006) di Jia Zhang-ke (66’)
Un film profondamente legato a Still Life. Potremmo anzi quasi sostenere che sia stato questo ‘documentario’ ad aver innescato la realizzazione dell’altro. Liu Xiaodong è un artista e un attore cinese. Invita Jia Zhang-ke a filmarlo mentre dipinge un gruppo di operai alle prese con la costruzione di una diga nei pressi delle Tre Gole, e, in seguito, un gruppo di donne a Bangkok. Un’altra riflessione sul lavoro.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 17 maggio, ore 21.30, Cinema Lumière
PLATFORM (Zhan Tai, Hong Kong-Cina-Giappone-Francia/2000) di Jia Zhang-ke (154’)
C’è una compagnia teatrale che si muove in lungo e in largo attraversando decadi e la provincia dello Shanxi, ai margini dell’impero. Ciò che vi giunge, è un semplice riverbero, diluito e attutito. Eppure anche lì i cambiamenti arrivano. Le mode cambiano così come i canovacci musicali su cui lavora la compagnia. Ci sono due storie d’amore. Piuttosto complesse. Lo Shanxi è la regione da cui proviene Jia Zhang-ke. Campi lunghi. Panoramiche fluide. Orizzontalità. Tempi allentati.
Versione originale con sottotitoli italiani
Venerdì 18 maggio, ore 22.15, Cinema Lumière
UNKNOWN PLEASURES (Ren xiao yao, Sud Corea-Francia-Giappone-Cina/2002) di Jia Zhang-ke (113’)
Con Platform e Pickpocket questo film forma una sorta di trilogia underground sulla provincia di Shanxi, terra natale del regista. È incentrato sulla vita di un gruppo di teenager alle prese con la modernità di un paese in ascesa, in pieno sviluppo economico ed edilizio. Brand americani, pop music, sogni di carriere nell’esercito o nelle gang di quartiere. Eppure, mentre ogni cosa nel paese decolla e si trasforma, qui si gira a vuoto, in cerchio, tra i colori fluo dei neon nei locali della periferia.
Versione originale con sottotitoli italiani
Sabato 19 maggio, ore 22.15, Cinema Lumière
THE WORLD (Shijie, Cina-Giappone-Francia/2004) di Jia Zhang-ke (140’)
A Pechino esiste un parco d’attrazioni chiamato The World, situato nella periferia della capitale composto da 109 repliche in scala di monumenti famosi: le Piramidi, il Taj Mahal, la Tour Eiffel, la Casa Bianca, il monte Fuji. Un mondo in miniatura visitabile in un solo giorno. Ancora la parte per il tutto. Un tutto che per i lavoratori di questo parco rimane sconosciuto, una specie di lontana sfocatura, di cui resta una semplice finzione architettonica.
Versione originale con sottotitoli italiani
Domenica 20 maggio, ore 22.15, Cinema Lumière
PICKPOCKET (Xiao wu, Hong Kong-Cina/1998) di Jia Zhang-ke (105’)
È il film che ha portato alla ribalta il nome di Jia Zhangke. Interamente realizzato con attori non professionisti, narra le vicende di un ladruncolo che mette in atto piccoli furti nel cuore di una provincia rurale, polverosa, dimenticata da tutti. Camera a spalla, mezzi leggeri, l’occhio di Jia Zhang-ke coglie orizzontalmente lo spazio all’interno del quale il borseggiatore agisce. È uno sguardo allargato, documentario, che fa reagire o si accontenta di mostrare, insieme, la finzione dei gesti e la realtà di una popolazione. Finale straordinario.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ed è proprio quello di Tao Zhao il volto simbolo dei Racconti dalla Cina che cambia: questo il titolo della rassegna (tutta in versione originale con sottotitoli italiani) che la Cineteca di Bologna dedica al regista Jia Zhang-ke e alla sua musa e attrice prediletta, che troveremo già nel titolo che inaugura la retrospettiva domani, martedì 8 maggio, alle ore 20 al Cinema Lumière, Still Life, pellicola vincitrice del Leone d’Oro a Venezia nel 2006, che verrà introdotta da Marina Timoteo (Istituto Confucio di Bologna) e preceduta da una videointervista a Jia Zhang-ke realizzata per l’occasione da Lorenzo Codelli, Andrea Morini e Alberto Morsiani.
Alle ore 22.15, sempre di martedì 8 maggio, uno dei lavori più recenti del regista cinese, I Wish I Knew, documentario del 2010 che, in concomitanza dell’Expo, ricostruisce la storia della città di Shangai.
Si prosegue quindi con altri sette titoli fino al 20 maggio: domenica 13 maggio, 24 City; mercoledì 16 maggio, Useless; giovedì 17 maggio, Dong e Platform; venerdì 18 maggio, Unknown Pleasures; sabato 19 maggio, The World; domenica 20 maggio, Pickpocket.
La retrospettiva Racconti dalla Cina che cambia. Il cinema di Jia Zhang-ke è promossa da Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, Circuito Cinema Modena, CSC - Cineteca Nazionale, Milano Film Festival, Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Società Umanitaria Alghero - Cineteca Sarda, con il patrocinio di EU – China 2012 Year of Intercultural Dialogue, con la collaborazione dell’Istituto Confucio di Bologna e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Racconti dalla Cina che cambia. Il cinema di Jia Zhang-ke
Martedì 8 maggio, ore 20 (replica venerdì 11 maggio, ore 18, Cinema Lumière
STILL LIFE (Sanxia haoren, Cina/2006) di Jia Zhang-ke (108’)
Capita che le politiche della crescita e la chimera del progresso producano disfunzioni e ferite sul corpo di un territorio. Capita che un intero villaggio venga sommerso dall’acqua (le conseguenze della costruzione di una diga). Un padre perlustra il territorio alla ricerca di sua figlia. Un’infermiera cerca con accanimento il marito scomparso. Ognuno fa i conti con le proprie ferite. È la storia e la memoria della Cina a finire sommersa.
Introduce Marina Timoteo
Precede una video-intervista a Jia Zhang-ke a cura di Lorenzo Codelli, Andrea Morini e Alberto Morsiani
Versione originale con sottotitoli italiani
Martedì 8 maggio, ore 22.15 (replica giovedì 10 maggio, ore 22.15), Cinema Lumière
I WISH I KNEW (Hai shang chuan qi, Cina/2010) di Jia Zhang-ke (125’)
Realizzato in concomitanza con l’Expo del 2010, il film tenta di far riemergere dall’oblio la storia della città di Shanghai. Il tono è documentaristico. Jia Zhang-ke filma e intervista persone che lì hanno vissuto, intervallando racconti sul passato con squarci di presente. Come in ogni suo film il regista fa i conti, in presa diretta, con i profondi mutamenti che hanno trasformato la Cina. Potremmo dire che ogni suo lavoro non sia altro che un frammento di un film infinito, a venire, dedicato al suo paese.
Versione originale con sottotitoli italiani
Domenica 13 maggio, ore 21.30, Cinema Lumière
24 CITY (Er shi si cheng ji, Cina-Hong Kong-Giappone/2008) di Jia Zhang-ke (112’)
Una fabbrica di Stato dismessa, la 420, un colosso demolito su cui sta per essere costruito un quartiere residenziale: 24 City. Demolire, occultare, cancellare. Il progresso si mangia spazi, luoghi, ricordi di un ‘tempo’ che molti cercano di dimenticare. Grazie alla memoria orale di chi lì vi ha lavorato (tra finzione e realtà), Jia Zhang-ke lascia invece che a riemergere sia il passato di quel luogo ormai sepolto.
Versione originale con sottotitoli italiani
Mercoledì 16 maggio, ore 20.15 (replica venerdì 18 maggio, ore 18), Cinema Lumière
USELESS (Wuyong, Cina-Hong Kong/2007) di Jia Zhang-ke (80’)
Jia Zhang-ke segue con attenzione e acume il lavoro di una famosa stilista cinese, Ma Ke. Il film fa parte di una serie dedicata a figure artistiche del suo paese. Il processo lavorativo è seguito fino alla sfilata haute couture a Parigi. Montaggio alternato: dettagli e primi piani su mani che tagliano, aghi che cuciono, occhi che fissano linee immaginarie sul tessuto. Ogni abito – come le persone che lo lavorano – ha una sua storia.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 17 maggio, ore 17.45, Cinema Lumière
DONG (Hong Kong-Cina/2006) di Jia Zhang-ke (66’)
Un film profondamente legato a Still Life. Potremmo anzi quasi sostenere che sia stato questo ‘documentario’ ad aver innescato la realizzazione dell’altro. Liu Xiaodong è un artista e un attore cinese. Invita Jia Zhang-ke a filmarlo mentre dipinge un gruppo di operai alle prese con la costruzione di una diga nei pressi delle Tre Gole, e, in seguito, un gruppo di donne a Bangkok. Un’altra riflessione sul lavoro.
Versione originale con sottotitoli italiani
Giovedì 17 maggio, ore 21.30, Cinema Lumière
PLATFORM (Zhan Tai, Hong Kong-Cina-Giappone-Francia/2000) di Jia Zhang-ke (154’)
C’è una compagnia teatrale che si muove in lungo e in largo attraversando decadi e la provincia dello Shanxi, ai margini dell’impero. Ciò che vi giunge, è un semplice riverbero, diluito e attutito. Eppure anche lì i cambiamenti arrivano. Le mode cambiano così come i canovacci musicali su cui lavora la compagnia. Ci sono due storie d’amore. Piuttosto complesse. Lo Shanxi è la regione da cui proviene Jia Zhang-ke. Campi lunghi. Panoramiche fluide. Orizzontalità. Tempi allentati.
Versione originale con sottotitoli italiani
Venerdì 18 maggio, ore 22.15, Cinema Lumière
UNKNOWN PLEASURES (Ren xiao yao, Sud Corea-Francia-Giappone-Cina/2002) di Jia Zhang-ke (113’)
Con Platform e Pickpocket questo film forma una sorta di trilogia underground sulla provincia di Shanxi, terra natale del regista. È incentrato sulla vita di un gruppo di teenager alle prese con la modernità di un paese in ascesa, in pieno sviluppo economico ed edilizio. Brand americani, pop music, sogni di carriere nell’esercito o nelle gang di quartiere. Eppure, mentre ogni cosa nel paese decolla e si trasforma, qui si gira a vuoto, in cerchio, tra i colori fluo dei neon nei locali della periferia.
Versione originale con sottotitoli italiani
Sabato 19 maggio, ore 22.15, Cinema Lumière
THE WORLD (Shijie, Cina-Giappone-Francia/2004) di Jia Zhang-ke (140’)
A Pechino esiste un parco d’attrazioni chiamato The World, situato nella periferia della capitale composto da 109 repliche in scala di monumenti famosi: le Piramidi, il Taj Mahal, la Tour Eiffel, la Casa Bianca, il monte Fuji. Un mondo in miniatura visitabile in un solo giorno. Ancora la parte per il tutto. Un tutto che per i lavoratori di questo parco rimane sconosciuto, una specie di lontana sfocatura, di cui resta una semplice finzione architettonica.
Versione originale con sottotitoli italiani
Domenica 20 maggio, ore 22.15, Cinema Lumière
PICKPOCKET (Xiao wu, Hong Kong-Cina/1998) di Jia Zhang-ke (105’)
È il film che ha portato alla ribalta il nome di Jia Zhangke. Interamente realizzato con attori non professionisti, narra le vicende di un ladruncolo che mette in atto piccoli furti nel cuore di una provincia rurale, polverosa, dimenticata da tutti. Camera a spalla, mezzi leggeri, l’occhio di Jia Zhang-ke coglie orizzontalmente lo spazio all’interno del quale il borseggiatore agisce. È uno sguardo allargato, documentario, che fa reagire o si accontenta di mostrare, insieme, la finzione dei gesti e la realtà di una popolazione. Finale straordinario.
Versione originale con sottotitoli italiani
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it
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