In cammino verso Il Cinema Ritrovato
2 aprile 2012In cammino verso Il Cinema Ritrovato, con una serata speciale in Cineteca per dare alcune anticipazioni dell’estate cinematografica bolognese: la Grande Crisi del 1929, i restauri in Piazza Maggiore, la retrospettiva dedicata a Raoul Walsh.
E proprio attorno a un classico di Raoul Walsh, Una pallottola per Roy del 1941, ruoterà la serata di martedì 3 aprile (appuntamento alle ore 22.15 al Cinema Lumière), nel corso della quale il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli illustrerà alcuni temi della ventiseiesima edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in compagnia del critico cinematografico Roy Menarini.
Fino a oggi la Grande Crisi era quella del 1929. E oggi, invece, vicende – del tutto o in parte – parallele riportano a galla un immaginario, quello del Ventinove, appunto, che ha nutrito romanzi e film.
Un film e un libro sono legati a doppio filo nel raccontare (e anticipare) la crisi e le sue conseguenze sociali, nel giro d’un paio d’anni: un esordio, il primo romanzo di Irène Némirovsky, David Golder, scritto proprio nel 1929, e il film che nel 1931 ne trasse Julien Duvivier, al suo primo successo.
Torna la memoria della Grande Crisi e Il Cinema Ritrovato – il festival della Cineteca di Bologna in programma dal 23 al 30 giugno (sostenuto anche quest’anno dalla Mostra Internazionale del Cinema Libero; Cineteca di Bologna; Comune di Bologna - Settore Cultura e Rapporti con l’Università; Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura; Programma MEDIA+ dell’Unione Europea; Gruppo Hera; Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna) e che da 26 anni ripercorre le strade del cinema attraverso i suoi meravigliosi restauri, gli impossibili ritrovamenti, le letture nuove del cinema e della sua storia – dedica al tema Dopo la caduta. Il cinema e la crisi del 1929 un percorso che nell’arco di un decennio scarso (dal 1930 al 1937) attraversa la cinematografia mondiale: perché mondiale, come oggi, era anche quella crisi.
In questa indagine, David Golder ricopre un ruolo del tutto particolare: per l’istantaneità con cui ha saputo cogliere i malesseri di un sistema economico in bilico, per aver rivelato il talento di una delle scrittrici di riferimento del Novecento europeo, che conobbe la fama a ventisei anni e la morte a trentanove, ad Auschwitz, così come morì per le torture della Gestapo a Parigi l’attore ebreo Harry Baur, protagonista del film tratto dal romanzo.
David Golder, nella versione cinematografica di Julien Duvivier del 1931, avrà a Bologna una testimonial d’eccezione, Denise Epstein (grazie alla collaborazione con la casa editrice Adelphi), la figlia di Irène Némirovsky che ha custodito – dal momento dell’arresto della madre nel 1943 – la valigia con il manoscritto di Suite francese, venuto alle stampe postumo solo nel 2004.
Dalla Grande Depressione alla Grande Guerra, alle sue illusioni spezzate, come le ha sapute raccontare magistralmente Jean Renoir: La grande illusione, capolavoro del 1937 interpretato da attori come Jean Gabin, Eric von Stroheim, Dita Parlo, è uno dei più importanti restauri che verranno presentati al Cinema Ritrovato al pubblico che affollerà Piazza Maggiore tutte le sere di un festival che coinvolge per otto giorni l’intera città di Bologna: quattro sale cinematografiche (due al Cinema Lumière, il Cinema Jolly e il Cinema Arlecchino) che fanno di via Lame una vera e propria via del cinema, trasfigurata come tutta la Manifattura delle Arti, coinvolta in questa festa della cinefilia tra incontri, dibattiti, fiere e proiezioni nella Biblioteca Renzo Renzi e nel Cortile del Cinema Lumière (ora intitolato a Pier Paolo Pasolini) in via Azzo Gardino, nella Sala Cervi e nella Sala espositiva della sede di via Riva di Reno della Cineteca. Fino, appunto, ai fuochi d’artificio cinematografici in Piazza Maggiore, con i restauri dei grandi titoli (oltre a La grande illusione verrà presentata anche la nuova versione restaurata di Lola di Jacques Demy con una magnifica Anouk Aimée) e i cine-concerti, come i due che coinvolgono l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna nell’esecuzione delle nuove musiche di Timothy Brock per la splendida Louise Brooks di Prix de beauté e quelle dello stesso Brock, di Antonio Coppola e Neil Brand per un’irresistibile serata nel segno di Charles Chaplin.
È una riflessione ad ampio raggio sul tema della cinefilia quella che la Cineteca di Bologna propone con la sua attività culturale quotidiana, e in particolare con festival come Il Cinema Ritrovato, macchina del tempo che attraversa tutta la storia del cinema e paradiso dei cinefili che qui trovano le impossibili rarità nella miglior fruizione possibile e le retrospettive dedicate ai grandi maestri: dopo aver presentato nelle precedenti edizioni Frank Capra, John Ford e Howard Hawks, il 2012 sarà la volta di Raoul Walsh (tra i fondatori, ricordiamolo, nel 1927 dell’Academy che dal 1929 assegna gli Oscar): gli esordi con Griffith (assistente alla regia e interprete nel caposaldo Nascita di una nazione), Walsh intraprende una carriera che Il Cinema Ritrovato attraverserà con una quindicina di titoli che coprono un arco di tempo dal 1914 al 1957, passando per i successi con attori del calibro di John Wayne (Il grande sentiero, 1930), Robert Mitchum (Notte senza fine, 1947), Gary Cooper (Tamburi lontani, 1951), Clark Gable (La banda degli angeli, 1957).
Intanto, nel cartellone di aprile, inoltre, sempre al Cinema Lumière, verrà presentato un florilegio dei restauri più gloriosi della Cineteca di Bologna: martedì 3 aprile, alle ore 20, vedremo I giorni contati di Elio Petri (proiezione in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna; presenta Claudio Bisoni); poi La caduta degli dei (mercoledì 4 aprile, ore 17.30) e Il gattopardo (sabato 7 aprile, ore 16.30) e Senso (lunedì 9 aprile, ore 18.15) di Luchino Visconti, Il conformista di Bernardo Bertolucci (domenica 8 aprile, ore 18.15), India di Roberto Rossellini (mercoledì 11 aprile, ore 19.15), Per qualche dollaro in più di Sergio Leone (giovedì 19 aprile, ore 21.45).
Il Cinema Ritrovato
XXVI edizione
Bologna, 23 – 30 luglio
Luoghi
Piazza Maggiore
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Cinema Arlecchino (via Lame, 57)
Cinema Jolly (via Marconi, 14)
Biblioteca Renzo Renzi (via Azzo Gardino, 65)
Sala Cervi e Sala espositiva (via Riva di Reno, 72)
Informazioni
tel: (+39) 0512194814
ilcinemaritrovato@comune.bologna.it
fondazione.cinetecadibologna.it/cinemaritrovato2012
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it
E proprio attorno a un classico di Raoul Walsh, Una pallottola per Roy del 1941, ruoterà la serata di martedì 3 aprile (appuntamento alle ore 22.15 al Cinema Lumière), nel corso della quale il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli illustrerà alcuni temi della ventiseiesima edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in compagnia del critico cinematografico Roy Menarini.
Fino a oggi la Grande Crisi era quella del 1929. E oggi, invece, vicende – del tutto o in parte – parallele riportano a galla un immaginario, quello del Ventinove, appunto, che ha nutrito romanzi e film.
Un film e un libro sono legati a doppio filo nel raccontare (e anticipare) la crisi e le sue conseguenze sociali, nel giro d’un paio d’anni: un esordio, il primo romanzo di Irène Némirovsky, David Golder, scritto proprio nel 1929, e il film che nel 1931 ne trasse Julien Duvivier, al suo primo successo.
Torna la memoria della Grande Crisi e Il Cinema Ritrovato – il festival della Cineteca di Bologna in programma dal 23 al 30 giugno (sostenuto anche quest’anno dalla Mostra Internazionale del Cinema Libero; Cineteca di Bologna; Comune di Bologna - Settore Cultura e Rapporti con l’Università; Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura; Programma MEDIA+ dell’Unione Europea; Gruppo Hera; Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna) e che da 26 anni ripercorre le strade del cinema attraverso i suoi meravigliosi restauri, gli impossibili ritrovamenti, le letture nuove del cinema e della sua storia – dedica al tema Dopo la caduta. Il cinema e la crisi del 1929 un percorso che nell’arco di un decennio scarso (dal 1930 al 1937) attraversa la cinematografia mondiale: perché mondiale, come oggi, era anche quella crisi.
In questa indagine, David Golder ricopre un ruolo del tutto particolare: per l’istantaneità con cui ha saputo cogliere i malesseri di un sistema economico in bilico, per aver rivelato il talento di una delle scrittrici di riferimento del Novecento europeo, che conobbe la fama a ventisei anni e la morte a trentanove, ad Auschwitz, così come morì per le torture della Gestapo a Parigi l’attore ebreo Harry Baur, protagonista del film tratto dal romanzo.
David Golder, nella versione cinematografica di Julien Duvivier del 1931, avrà a Bologna una testimonial d’eccezione, Denise Epstein (grazie alla collaborazione con la casa editrice Adelphi), la figlia di Irène Némirovsky che ha custodito – dal momento dell’arresto della madre nel 1943 – la valigia con il manoscritto di Suite francese, venuto alle stampe postumo solo nel 2004.
Dalla Grande Depressione alla Grande Guerra, alle sue illusioni spezzate, come le ha sapute raccontare magistralmente Jean Renoir: La grande illusione, capolavoro del 1937 interpretato da attori come Jean Gabin, Eric von Stroheim, Dita Parlo, è uno dei più importanti restauri che verranno presentati al Cinema Ritrovato al pubblico che affollerà Piazza Maggiore tutte le sere di un festival che coinvolge per otto giorni l’intera città di Bologna: quattro sale cinematografiche (due al Cinema Lumière, il Cinema Jolly e il Cinema Arlecchino) che fanno di via Lame una vera e propria via del cinema, trasfigurata come tutta la Manifattura delle Arti, coinvolta in questa festa della cinefilia tra incontri, dibattiti, fiere e proiezioni nella Biblioteca Renzo Renzi e nel Cortile del Cinema Lumière (ora intitolato a Pier Paolo Pasolini) in via Azzo Gardino, nella Sala Cervi e nella Sala espositiva della sede di via Riva di Reno della Cineteca. Fino, appunto, ai fuochi d’artificio cinematografici in Piazza Maggiore, con i restauri dei grandi titoli (oltre a La grande illusione verrà presentata anche la nuova versione restaurata di Lola di Jacques Demy con una magnifica Anouk Aimée) e i cine-concerti, come i due che coinvolgono l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna nell’esecuzione delle nuove musiche di Timothy Brock per la splendida Louise Brooks di Prix de beauté e quelle dello stesso Brock, di Antonio Coppola e Neil Brand per un’irresistibile serata nel segno di Charles Chaplin.
È una riflessione ad ampio raggio sul tema della cinefilia quella che la Cineteca di Bologna propone con la sua attività culturale quotidiana, e in particolare con festival come Il Cinema Ritrovato, macchina del tempo che attraversa tutta la storia del cinema e paradiso dei cinefili che qui trovano le impossibili rarità nella miglior fruizione possibile e le retrospettive dedicate ai grandi maestri: dopo aver presentato nelle precedenti edizioni Frank Capra, John Ford e Howard Hawks, il 2012 sarà la volta di Raoul Walsh (tra i fondatori, ricordiamolo, nel 1927 dell’Academy che dal 1929 assegna gli Oscar): gli esordi con Griffith (assistente alla regia e interprete nel caposaldo Nascita di una nazione), Walsh intraprende una carriera che Il Cinema Ritrovato attraverserà con una quindicina di titoli che coprono un arco di tempo dal 1914 al 1957, passando per i successi con attori del calibro di John Wayne (Il grande sentiero, 1930), Robert Mitchum (Notte senza fine, 1947), Gary Cooper (Tamburi lontani, 1951), Clark Gable (La banda degli angeli, 1957).
Intanto, nel cartellone di aprile, inoltre, sempre al Cinema Lumière, verrà presentato un florilegio dei restauri più gloriosi della Cineteca di Bologna: martedì 3 aprile, alle ore 20, vedremo I giorni contati di Elio Petri (proiezione in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna; presenta Claudio Bisoni); poi La caduta degli dei (mercoledì 4 aprile, ore 17.30) e Il gattopardo (sabato 7 aprile, ore 16.30) e Senso (lunedì 9 aprile, ore 18.15) di Luchino Visconti, Il conformista di Bernardo Bertolucci (domenica 8 aprile, ore 18.15), India di Roberto Rossellini (mercoledì 11 aprile, ore 19.15), Per qualche dollaro in più di Sergio Leone (giovedì 19 aprile, ore 21.45).
Il Cinema Ritrovato
XXVI edizione
Bologna, 23 – 30 luglio
Luoghi
Piazza Maggiore
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Cinema Arlecchino (via Lame, 57)
Cinema Jolly (via Marconi, 14)
Biblioteca Renzo Renzi (via Azzo Gardino, 65)
Sala Cervi e Sala espositiva (via Riva di Reno, 72)
Informazioni
tel: (+39) 0512194814
ilcinemaritrovato@comune.bologna.it
fondazione.cinetecadibologna.it/cinemaritrovato2012
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it
Documenti
Scarica il comunicato in formato word
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Scarica la prima cartolina di presentazione del festival
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Scarica una foto del film 'La grande illusione' di Jean Renoir
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Scarica una foto del film 'David Golder'
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Scarica una foto del film 'Prix de beauté'
Tipo di File: JPG Dimensione: 495.04 Kb
Scarica alcune foto dei film di Raoul Walsh in programma al Cinema Ritrovato
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