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Due Dickens d'annata, firmati da David Lean

19 marzo 2012
Dal cilindro dickensiano – e in occasione della Fiera del libro per ragazzi – la Cineteca di Bologna estrae due pezzi d’annata, firmati entrambi da David Lean nella seconda metà degli anni Quaranta: Grandi speranze (1946), in programma martedì 20 marzo alle ore 20 al Cinema Lumière (replica mercoledì 21 marzo, alle ore 17.45), e Le avventure di Oliver Twist (1948), in programma mercoledì 21 marzo, alle ore 20.
Entrambe le pellicole verranno proiettate in versione originale con sottotitoli italiani e saranno presentate dal professor Gino Scatasta, coordinatore scientifico delle iniziative del Bicentenario dickensiano.


Bicentenario dickensiano. Fiera del libro per ragazzi

Martedì 20 marzo, ore 20 (replica mercoledì 21 marzo, ore 17.45), Cinema Lumière
GRANDI SPERANZE (Great Expectations, GB/1946) di David Lean (118’)
L’incontro tra il più grande narratore britannico e il più classico dei cineasti inglesi produce il meglio che era lecito aspettarsi (lecito ma non scontato: Dickens è autore “contro le cui architetture narrative si sono frantumati più di una buona intenzione e di un talento”, ci avverte Emanuela Martini). La sequenza iniziale, capolavoro d’ombre in senso luministico e psicologico, è l’avvio di un’appassionante iniziazione alla vita e di una ben cadenzata avventura della coscienza. Un bambino, un cimitero di campagna, la torreggiante apparizione d’un galeotto; poi anni che passano con quel nero angelo custode alle spalle, la società dei ricchi e le sue insidie, l’amore. Pagine (tante) che sono puro piacere della letteratura, dove ogni dettaglio ha una risonanza morale, trovano bellissima rielaborazione cinematografica: e c’è anche chi, nella “pura semplificazione di Dickens”, ha visto prender forma “un apologo marxista” (Raymond Durgnat).
Versione originale con sottotitoli italiani

Introduce Gino Scatasta

Mercoledì 21 marzo, ore 20, Cinema Lumière
LE AVVENTURE DI OLIVER TWIST (GB/1948) di David Lean (116’)
Un’immersione a capofitto nella Londra vittoriana, gotica, industriale, lacrimevole e spietata, là dove Lean, in un’altra splendida ‘cristallizzazione’ di un romanzo di Dickens (a due anni da Grandi speranze), “sollecita a un tempo i condotti lacrimali e le ghiandole dell’adrenalina: percepiamo la povertà dei personaggi non solo col cuore ma con i muscoli, i tendini, le giunture” (Michael Sragow). Oliver, il faccino luminoso stagliato contro una città fatta di fumo, carbone e ombre, dalla clausura dell’orfanotrofio alla banda dei ladri bambini, è un’immagine indimenticabile della tenerezza dell’infanzia, della sua resistenza all’oltraggio adulto. Grande lavoro di ricostruzione scenografica, grandissima fotografia di Guy Greene, grandissimo Alec Guinness nei panni del losco Fagin, il cui posticcio naso ebreo causò al film parecchie grane.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Gino Scatasta


Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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