Pino Solanas al Lumière
7 febbraio 2012Così lontana, così vicina. L’Argentina è dall’altra parte del mondo, eppure quel viaggio ha rappresentato per molti italiani il mare delle loro speranze. Un paese che ha cambiato molte volte il volto, le cui vicende politiche sono emblematiche di un’intera storia sudamericana.
Uno dei suoi osservatori più attenti, Fernando ‘Pino’ Solanas, coniuga da anni – e senza fratture – l’impegno politico attivo e la sua vocazione, quella di cineasta.
Dal default (parola improvvisamente in voga oggi anche da noi) a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio: è questa la storia – o, meglio, l’intreccio di storie – che Pino Solanas sta raccontando attraverso un grande affresco sull’Argentina contemporanea.
Un’impresa monumentale, giunta oggi al suo sesto capitolo, con seconda parte del dittico Tierra Sublevada, denuncia del saccheggio delle risorse minerarie del nordest del Paese e della privatizzazione della società petrolifera nazionale, con tragiche conseguenze in termini di impoverimento, perdita di posti di lavoro, inquinamento ambientale.
E dopo aver presentato meno di due anni fa proprio in Cineteca la prima parte di Tierra Sublevada (Oro Impuro), Pino Solanas torna a Bologna per l’anteprima al Cinema Lumière di Tierra Sublevada: Oro Negro.
Appuntamento domani, mercoledì 8 febbraio alle ore 20. Il regista incontrerà il pubblico al termine della proiezione. La serata è promossa in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival.
Mercoledì 8 febbraio, ore 20, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
TIERRA SUBLEVADA: ORO NEGRO (Venezuela-Argentina/2011) di Fernando E. Solanas (107’)
Dopo aver denunciato in Oro impuro il saccheggio delle risorse minerarie del nordest del Paese, nel sesto capitolo del suo poderoso affresco documentario sull’Argentina post-2001 Solanas, con il suo inconfondibile spirito militante, racconta la storia della privatizzazione della società petrolifera nazionale e delle sue tragiche conseguenze in termini di impoverimento, perdita di posti di lavoro, inquinamento ambientale. La forma è quella consueta del film-saggio che alterna alla cronaca dei fatti e ai materiali d’archivio, i ritratti commoventi dei protagonisti di ogni storia: operai, tecnici, semplici cittadini.
Versione originale con sottotitoli italiani
Anteprima in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival
Al termine incontro con Fernando ‘Pino’ Solanas
Uno dei suoi osservatori più attenti, Fernando ‘Pino’ Solanas, coniuga da anni – e senza fratture – l’impegno politico attivo e la sua vocazione, quella di cineasta.
Dal default (parola improvvisamente in voga oggi anche da noi) a cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio: è questa la storia – o, meglio, l’intreccio di storie – che Pino Solanas sta raccontando attraverso un grande affresco sull’Argentina contemporanea.
Un’impresa monumentale, giunta oggi al suo sesto capitolo, con seconda parte del dittico Tierra Sublevada, denuncia del saccheggio delle risorse minerarie del nordest del Paese e della privatizzazione della società petrolifera nazionale, con tragiche conseguenze in termini di impoverimento, perdita di posti di lavoro, inquinamento ambientale.
E dopo aver presentato meno di due anni fa proprio in Cineteca la prima parte di Tierra Sublevada (Oro Impuro), Pino Solanas torna a Bologna per l’anteprima al Cinema Lumière di Tierra Sublevada: Oro Negro.
Appuntamento domani, mercoledì 8 febbraio alle ore 20. Il regista incontrerà il pubblico al termine della proiezione. La serata è promossa in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival.
Mercoledì 8 febbraio, ore 20, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
TIERRA SUBLEVADA: ORO NEGRO (Venezuela-Argentina/2011) di Fernando E. Solanas (107’)
Dopo aver denunciato in Oro impuro il saccheggio delle risorse minerarie del nordest del Paese, nel sesto capitolo del suo poderoso affresco documentario sull’Argentina post-2001 Solanas, con il suo inconfondibile spirito militante, racconta la storia della privatizzazione della società petrolifera nazionale e delle sue tragiche conseguenze in termini di impoverimento, perdita di posti di lavoro, inquinamento ambientale. La forma è quella consueta del film-saggio che alterna alla cronaca dei fatti e ai materiali d’archivio, i ritratti commoventi dei protagonisti di ogni storia: operai, tecnici, semplici cittadini.
Versione originale con sottotitoli italiani
Anteprima in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival
Al termine incontro con Fernando ‘Pino’ Solanas
Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it
Andrea Ravagnan
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