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Torna cinevino con grandi ospiti: al Lumière Baldi e Pereira dos Santos

26 gennaio 2012

Nuovo week-end con le Serate di cinevino a cura di Jonathan Nossiter: dopo il successo sorprendente delle prime quattro serate, tornano al Cinema Lumière gli accostamenti tra cinema e vino, tutti nel segno del radicalismo estetico e della naturalità.

Venerdì 27 gennaio (ore 21), il film che ha segnato il destino, fino a quel momento vincente, di un autore come Preston Sturges, I dimenticati, accostato al VEJ 2007 bianco antico metodo classico e al Vellus di Alberto Carretti. Il tutto presentato da Paolo Carati, anima del ristorante Il Caminetto d’Oro.

Due grandi registi sono invece gli ospiti d’onore delle serate successive: sabato 28 gennaio (ore 20) Gian Vittorio Baldi porterà al Cinema Lumière il suo Fuoco!, pellicola che nel 1968 ha saputo squarciare con il realismo più vivo il velo dell’ipocrisia italiana. Ad accompagnarlo, naturalmente, Jonathan Nossiter e Camillo Donati, emblema dell’emilianità con i suoi Lambrusco e Malvasia frizzante; viene invece da lontano – nello spazio e nel tempo – l’ospite di domenica 29 gennaio (ore 20.30): il maestro del Cinema Novo brasiliano Nelson Pereira dos Santos presenterà il suo Como Era Gostoso o Meu Francês (1971), abbinato al Moscato passito del piemontese Ezio Cerruti.

Nel pomeriggio di domenica 29 gennaio, alle ore 17 nella Sala Cervi della Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72), Nelson Pereira dos Santos incontrerà il professore di Letteratura portoghese e brasiliana dell’Università di Bologna Roberto Vecchi e lo stesso Jonathan Nossiter per il dibattito Cinema, cultura brasiliana e studi post-coloniali (appuntamento realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna).

Le Serate di cinevino torneranno per un altro week-end la prossima settimana, venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 febbraio.


Serate di cinevino. A cura del cinesommelier Jonathan Nossiter

Venerdì 27 gennaio, ore 21, Cinema Lumière
I DIMENTICATI (Sullivan’s Travels, USA/1941) di Preston Sturges
Servito con VEJ 2007 bianco antico metodo classico e Vellus di Alberto Carretti
Dal maestro della screwball comedy, la commedia sofisticata e impegnata americana (non sto scherzando) degli anni Trenta e Quaranta, questo film incantevole, lucido e tenero, ci dice di più della disuguaglianza della società americana rispetto a qualsiasi film successivo. È un insegnamento maestoso e ironico sul mestiere di cinema: è la storia di un regista hollywoodiano di commedie commerciali di successo che vuole vivere tra i poveri per fare un film realista e impegnato. Il suo primo passo sbagliato lo potete forse indovinare. I successivi, garantisco di no.
Emiliano, Alberto Carretti architetto non lo è mai stato. Bensì consulente in formaggio, ossessionato dalla fermentazione. La sua esperienza lo ha portato a fare i bianchi e gli spumanti più spontanei, liberi e provocatori che sia possibile immaginare.
Introducono Paolo Carati (Ristorante Il caminetto d’oro) e Alberto Carretti
Versione originale con sottotitoli italiani

Sabato 28 gennaio, ore 21, Cinema Lumière
FUOCO! (Italia/1968) di Gian Vittorio Baldi (87’)
Servito con Lambrusco e Malvasia frizzante di Camillo Donati
Cosa dire del maestro romagnolo che da sempre ha incarnato l’artista ferocemente indipendente: produttore di Pasolini e Godard, ha diretto film di una libertà totale ed è stato uno dei primi a fare vino biologico in Italia? Siamo nel 1968. Un disoccupato spara su una statua della Madonna in processione. Si asserraglia in casa con la famiglia. Resiste alla polizia. Non vuole, non può dare spiegazione al suo gesto. Questo film (recentemente restaurato e pubblicato in dvd dalla Cineteca) rimane un atto di contestazione radicale, nel rappresentare bressonianamente la disperazione di un uomo auto-isolato.
Anche Camillo Donati, dei colli di Parma, è uno dei vignaoli più liberi e ispirati d'Italia. Impegnato nella biodinamica dal 1993, è un motore importante nella rinascita qualitativa ed etica (nel rispetto all’ambiente e della giustizia economica) dei vini di territorio. Ancora meglio: i suoi vini sono deliziosi!
Introducono Jonhatan Nossiter, Gian Vittorio Baldi e Camillo Donati

Domenica 29 gennaio, ore 20.30, Cinema Lumière
COMO ERA GOSTOSO O MEU FRANCÊS (Brasile/1971) di Nelson Pereira dos Santos (84’)
Servito con Moscato Passito di Ezio Cerruti
L’azione si svolge nel primo Cinquecento. È un’allegoria degli anni Sessanta? O una risposta brasiliana a Fuoco! o a La più bella serata della mia vita? Non lo so, ma Pereira dos Santos, padre con Glauber Rocha del cinema novo brasiliano, ci offre una commedia deliziosa, sensuale e complessa sul malinteso culturale tra i primi colonizzatori francesi e portoghesi e la sconfitta nel loro incontro con gli indigeni. Per me il capolavoro del cinema brasiliano.
Cosa bere mentre mangi il tuo francese? Chi pensa che i francesi hanno un sapore amaro sarà felice di degustare questo nettare sottilmente fruttato ma mai zuccherato o pesante, grazie al tocco delicato del vignaiolo e l’acidità e la vivacità naturale delle sue uve indigene (ma non cannibali).
Introducono Jonathan Nossiter, Nelson Pereira dos Santos ed Ezio Cerruti

 

Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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