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Robert Altman: 20 film al Lumière

11 gennaio 2012
20 film per vedere e rivedere il cinema Robert Altman: un vero indipendente, nella poetica e nello stile produttivo, giocatore, forse, della più spettacolare partita vinta contro la Formula hollywoodiana. 20 film, quasi tutti in versione originale con sottotitoli italiani, e nelle ottime copie della retrospettiva Il giocatore solitario. Il cinema di Robert Altman, che unisce le forze della Cineteca di Bologna, Torino Film Festival, Cinémathèque Française e Johns Hopkins University.
Inaugurazione giovedì 12 gennaio, alle ore 20, con il documentario giovanile The James Dean Story (introduzione di Giacomo Manzoli e Michele Fadda), seguito, alle ore 21.45, da Nashville (presentato invece da Emanuela Martini), capolavoro della prima maturità, “la più divertente versione epica dell’America che sia mai arrivata sugli schermi”, secondo la critica del “New Yorker” Pauline Kael.
Si prosegue poi fino al 31 gennaio, a ritmo serrato: venerdì 13 gennaio con la replica di The James Dean Story (ore 17) e The Delinquents (ore 18.30; replica sabato 14 gennaio, ore 18.15); domenica 15 gennaio, Anche gli uccelli uccidono (ore 18); lunedì 16 gennaio, California Poker (ore 17.30; replica martedì 17 gennaio, ore 20.15) e M.A.S.H. (ore 22.15, presenta Vittorio Boarini; replica martedì 17 gennaio, ore 17.45); martedì 17 gennaio, Terapia di gruppo (ore 22.15); mercoledì 18 gennaio, Streamers (ore 17.30) e Jimmy Dean Jimmy Dean (ore 22.15, presenta Giacomo Manzoli); giovedì 19 gennaio, la replica di Nashville (ore 18); venerdì 20 gennaio, Secret Honor (ore 22.30, presenta Gianfranco Pasquino); domenica 22 gennaio, Il lungo addio (ore 18, presenta Giampiero Rigosi); lunedì 23 gennaio, Gosford Park (ore 19.45) e I protagonisti (ore 22.15); martedì 24 gennaio, due episodi della serie televisiva Tanner 88 (ore 17), Un matrimonio (ore 19) e America oggi (ore 21.15, presenta Leonardo Gandini; replica venerdì 27 gennaio, ore 17.30); giovedì 26 gennaio, Tre donne (ore 17) e la replica di I protagonisti (ore 22.30); lunedì 30 gennaio, Kansas City (ore 17.30) e I compari (ore 22.15); martedì 31 gennaio si chiude con l’ultimo film firmato da Robert Altman, Radio America (ore 20, presenta Franco Minganti) e la replica di I compari (ore 22.15).

La retrospettiva Il giocatore solitario. Il cinema di Robert Altman è promossa dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Torino Film Festival, Cinémathèque Française e Johns Hopkins University.


Il giocatore solitario. Il cinema di Robert Altman


Giovedì 12 gennaio, ore 20 (replica venerdì 13 gennaio, ore 17), Cinema Lumière
THE JAMES DEAN STORY (USA/1957) di Robert Altman (81’)
Per Altman il 1957 è l’anno del doppio debutto. Accanto allo ‘youth movie’ The Delinquents, pensa, realizza e autofinanzia questo documentario non meno ‘youth’, dedicato al divo ribelle morto solo due anni prima. Un lavoro di notevole impatto visivo, bellissime serie fotografiche esplorate dalla cinepresa e interviste a coloro che lo conoscevano bene. Molti anni dopo qualcuno vorrà leggerlo come un tentativo di ‘smontare il mito’, ma siamo piuttosto, inevitabilmente, dalle parti dell’elegia e della celebrazione: “Un’intimazione d’immortalità”, scrisse all’epoca Bosley Crowther sul New York Times. Un autentico pezzo raro.
Copia proveniente da UCLA Film & Television Archive
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Giacomo Manzoli e Michele Fadda

Giovedì 12 gennaio, ore 21.45 (replica giovedì 19 gennaio, ore 18), Cinema Lumière
NASHVILLE (USA/1975) di Robert Altman (159’)
“La più divertente visione epica dell’America che sia mai arrivata sugli schermi. Il film è, ad un tempo, una narrazione in stile Grand Hotel, con le storie intrecciate dei suoi ventiquattro personaggi; un musical country-and-western; un documentario su Nashville e sulla vita americana; una riflessione sul rapporto amoroso tra performer e pubblico; e un grande party organizzato da Robert Altman. Nelle sequenze iniziali, quando il popolo degli attori altmaniani comincia ad arrivare, in una lunga fila dall’aeroporto alla città, può venirci in mente la processione circense nel non-finale di Otto e mezzo: ma i clown di Altman sono assai più autonomi, il loro movimento assai più libero”. (Pauline Kael)
Copia ristampata da Tamasa Distribution
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Emanuela Martini

Venerdì 13 gennaio, ore 18.30 (replica sabato 14 gennaio, ore 18.15), Cinema Lumière
THE DELINQUENTS (USA/1957) di Robert Altman (72’)
È il primo film di Altman, scritto diretto e prodotto, dunque pienamente operina d’autore; anche se l'autore, anni dopo, avrebbe invitato a non dargli alcun peso. Storia d'un amore adolescente che, contrastato dalle famiglie, spinge il ragazzo a mescolarsi con cattive compagnie, si dipana tra voci off ispirate al moralismo d’epoca, ma a tratti sa far vibrare le corde d’una giovane scontentezza febbrile. Attori sconosciuti e destinati a restar tali, con la parziale eccezione del protagonista Tom Laughlin, James Dean di seconda fila. Comunque, un save the date per i veri altmaniani.
Versione originale con sottotitoli italiani

Domenica 15 gennaio, ore 18, Cinema Lumière
ANCHE GLI UCCELLI UCCIDONO (Brewster McCloud, USA/1970) di Robert Altman (104’)
Un ragazzo occhialuto che già di suo ricorda una civetta vuole imparare a volare (senza nessun paracadute narrativo).  Passa il suo tempo in un osservatorio astronomico che somiglia a un circo, a Houston, Texas: si costruisce le sue ali, mentre intorno gli fanno sarabanda un detective, un miliardario, una stangona bionda che potrebbe essere angelo custode o sterminatore. Ci sono anche montagne di guano. C’è anche un che di Fellini. “Film di natura infantile e remota” (Franco La Polla).
Versione originale con sottotitoli italiani

Lunedì 16 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
CALIFORNIA POKER (California Split, USA/1974) di Robert Altman (108’)
Il principio ludico dell’esistenza governa questo film irresistibile, intessuto con invenzione attorno ai personaggi, dove Bill (George Segal) e Charlie (Elliott Gould), conosciutisi a un tavolo di poker, rifiutano le regole del mondo e se ne vanno in giro a scommettere ovunque ai cavalli, ai cani, ai dadi. Secondo lo stesso Altman, “in California poker i giocatori erano alla ricerca di una forma di libertà. Perdere o vincere, non era questo l’importante. Era nel piacere del gioco”.
Versione originale con sottotitoli italiani

Lunedì 16 gennaio, ore 22.15 (martedì 17 gennaio, ore 17.45), Cinema Lumière
M.A.S.H. (USA/1970) di Robert Altman (116’)
Dietro la sporca guerra di Corea si nasconde la sporca guerra del Vietnam e – se prestiamo ascolto al regista – ogni altra guerra imperialistica e commerciale americana. Perché immutato è il (tacito) consenso di cui godono i conflitti: “Volevo aggredire il pubblico, attaccarlo. Per me era il cattivo del film. Perché ritengo il pubblico responsabile (e tra il pubblico includo me stesso) di tutto ciò che noi troviamo inammissibile e che accade sotto i nostri occhi. I responsabili dei crimini mostruosi che si commettono sotto il nostro naso sono meno di coloro che consentono che ciò accada”. Palma d’oro a Cannes.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Vittorio Boarini

Martedì 17 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
TERAPIA DI GRUPPO (Beyond Therapy, USA/1987) di Robert Altman (93’)
L'uomo che ha diretto Mash (ma anche I Protagonisti e La fortuna di Cookie) ha di sicuro dimostrato di avere un suo naturale aspro talento per la commedia. Terapia di gruppo s’impegna troppo a dimostrarlo. È una specie di satira della psicanalisi, molto costruita, molto artificiale, stipata di personaggi (magnifico cast) e di nevrosi sessuali. Resta l’impressione che per una storia come questa ci sarebbe voluto l’Allen di quegli anni, e che il copione sia finito all'indirizzo sbagliato.
Versione originale con sottotitoli italiani

Mercoledì 18 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
STREAMERS (USA/1983) di Robert Altman (118’)
Nel 1966, nel pieno della guerra del Vietnam, quattro reclute e due veterani attendono la partenza per il fronte nella camerata della caserma, tra scontri di razza, classe e carattere. Dal claustrofobico dramma teatrale di David Rabe, il regista realizza un film teso e violento, agitato da individui soli e dominati dalla paura: “Nel 1969 ho girato M.A.S.H. In pratica qui racconto la stessa storia, solo che non fa più ridere”.
Versione originale con sottotitoli italiani

Mercoledì 18 gennaio, ore 22.15 (replica venerdì 20 gennaio, ore 17.30), Cinema Lumière
JIMMY DEAN, JIMMY DEAN (Come Back to the Five and Dime, Jimmy Dean, Jimmy Dean, USA/1982)
Ancora tre donne, come in uno specchio. Lo specchio c’è davvero, trovata scenografica  che taglia in due il soffocante negozio di piccola ciarpa (il five and dime del titolo originale) di McCarthy,  cittadina conficcata nel nulla del Texas dove ebbero luogo le riprese del Gigante. Le tre ex ragazze innamorate di James Dean lì si ritrovano vent’anni dopo: sogni avariati, tenerezza, paura, claustrofobia, e quando entra in scena Karen Black un colpo di teatro che sembra un Tennessee Williams molto più camp, e però ci commuove nel profondo. Le altre due, pure bravissime, sono Cher e Sandy Dennis.
Copia restaurata proveniente da UCLA Film & Television Archive, con il sostegno di The Film Foundation and the Hollywood Foreign Press Association
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Giacomo Manzoli

Venerdì 20 gennaio, ore 22.30, Cinema Lumière
SECRET HONOR (USA/1984) di Robert Altman (90’)
Un segreto capolavoro che Altman fabbrica per la televisione nel momento in cui, al cinema, si smarrisce in cose minori. Un ritratto acceso, cupo, monologante del più disprezzato presidente della storia americana: con la faccia solcata e gommosa di Philip Baker Hall, Richard Nixon è tutto grida e furore nel raccontare a un registratore l’affare Watergate, e la sua voce, come nella wilderiana Fiamma del peccato, è quella d'un uomo morto. Il giudizio politico di Altman non fa sconti, lo sguardo di cineasta mette in scena il dramma d'un torvo perdente. Realizzato insieme agli studenti, durante un corso all’Università del Michigan.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Gianfranco Pasquino

Domenica 22 gennaio, ore 18, Cinema Lumière
IL LUNGO ADDIO (The Long Goodbye, USA/1973) di Robert Altman (112’)
Per schiere di fan, il miglior Chandler al cinema di sempre, elegia noir sul tradimento e sulla  solitudine nel sole accecante della California: “Il fatto più importante è la scomparsa del gatto. Questa è la storia di un uomo che perde il suo gatto e il suo migliore amico”. Ma sentite cos’altro diceva Altman, in un'intervista del 2001 ad Andrea Morini e Sergio Toffetti: “Chandler mi annoiava. Non lo capivo. Però avevo un’idea per un film sulla Los Angeles anni Settanta. Adottai lo spunto del personaggio di Marlowe che si svegliava dopo vent'anni e vedeva dilagare la mania per i cibi sani, le ragazze tutte prese a tenersi in forma e l'armamentario tipico dell’epoca. È questa l'unica ragione per cui ho fatto il film: la trama non ha alcun significato”.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Giampiero Rigosi

Lunedì 23 gennaio, ore 19.45, Cinema Lumière
GOSFORD PARK (USA/2001) di Robert Altman (137’)
Una verde tenuta inglese, negli anni Trenta. Un milord e una fedigrafa milady. Molti ospiti, qualcuno d’ambiguo pedigree. Una battuta di caccia. Cene formali e colazioni a letto. Un delitto, infine. E padroni e servi, sempre impegnati nella loro inesausta, futile, drammatica dialettica. Sì, è un po’ Agatha Christie e un po’ La Règle du jeu e magari un po’ anche la storica serie tv inglese Su e giù per le scale, ma è soprattutto il film magnifico di un regista che sa orchestrare attori e dialoghi, ironia e morale come pochi altri.

Lunedì 23 gennaio, ore 22.15 (replica giovedì 26 gennaio, ore 22.30), Cinema Lumière
I PROTAGONISTI (The Player, USA/1992) di Robert Altman (124’)
Tratto dal romanzo di Michael Tolkin, segna il ritorno di Altman in grande stile nel cinema contemporaneo. Un’opera corale ed estremamente autoconsapevole, divisa tra feroce satira dell’industria hollywoodiana – echi dell’autoreferenzialità mediatica di M.A.S.H. – e riscrittura esistenziale del noir, come già per Il lungo addio. Morale: il senso ultimo della realtà ci sfugge, stretto in una morsa di gelo.

Martedì 24 gennaio, ore 17, Cinema Lumière
TANNER 88 (USA/1988) di Robert Altman (2 episodi, 120’)
“Miniserie televisiva in undici episodi prodotta dalla HBO e girata di giorno in giorno, durante le primarie presidenziali del Partito Democratico del 1988. Altman, la sua troupe e lo sceneggiatore Gary Trudeau (l’inventore di Doonesbury) mettono in pista il loro candidato Jack Tanner, e la campagna vera si confonde con  la finta” (dal catalogo del Torino Film Festival 2011). Le modeste videocamere del 1988 contribuiscono a destrutturare l'immagine e a complicare il gioco polifonico: tutto quasi più altmaniano di Altman. Significativa la consonanza con temi e morale delle Idi di marzo di George Clooney: chi vince, ieri e oggi, è chi tiene per il collo i media.
Versione originale con sottotitoli italiani

Martedì 24 gennaio, ore 19, Cinema Lumière
UN MATRIMONIO (A Wedding, USA/1978) di Robert Altman (125’)
Le feste di matrimonio assomigliano a uno spettacolo teatrale in cui gli stati d’animo trascolorano come i passaggi di stagione. In fondo, cosa interessa ad Altman in un soggetto del genere? “È difficile camuffarti quando non sai cosa si aspettano gli altri da te [...]. Ognuno vuole dare il meglio; la gente si mette le scarpe strette e si chiede cosa penseranno gli altri. Sono tutti su di giri per l’importanza dell’evento e per il fatto che vogliono apparire al proprio meglio. Poi bevono qualche bicchiere, il tempo passa e iniziano ad annoiarsi. L’ilarità e la gioia si affievoliscono, ed emerge tutto il resto”.
Versione originale con sottotitoli italiani

Martedì 24 gennaio, ore 21.15 (replica venerdì 27 gennaio, ore 17.30), Cinema Lumière
AMERICA OGGI (Short Cuts, USA/1993) di Robert Altman (187’)
Straordinario cut-up dai racconti di Raymond Carver, il punto più alto dei rapporti tra cinema e letteratura americana. “Nashville raccontava cinque giorni di ventiquattro personaggi nella città della musica country; America oggi racconta oltre quaranta personaggi in una Los Angeles assediata da aerei che spruzzano pesticida e minacciata dal terremoto che prima o poi la raderà al suolo. Le storie si sovrappongono, si rincorrono, talvolta si intrecciano; ma raramente la nostra percezione è stata tanto acuta ed elettrizzata, raramente abbiamo condiviso tanto a fondo personaggi così deboli, confusi, cinici, delusi. Tra Nashville e America oggi passano vent’anni di storia americana; al disorientamento si è sostituita la disperazione”. (Emanuela Martini)
Introduce Leonardo Gandini

Giovedì 26 gennaio, ore 17, Cinema Lumière
TRE DONNE (3 Women, USA/1977) di Robert Altman (124’)
"Il ’77 di Altman è un piccolo film filosofico sulla sofferenza femminile. I tre personaggi del titolo rappresentano altrettanti disagi, soffocati dal grigiore quotidiano e ricacciati al limite del mondo. L’ambientazione di provincia non è mai stata così inospitale, saloon e ospedali rimandano a un’America antica che ha lasciato dietro di sé solo la solitudine". (Roy Menarini)
Versione originale con sottotitoli italiani

Lunedì 30 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
KANSAS CITY (Kansas City, Francia-USA/1996) di Robert Altman (116’)
Una memoria della Grande Depressione, un omaggio ai gangster movies minori degli anni Trenta, una passeggiata piena di fantasmi nella propria infanzia: Altman, nel 1934, viveva a Kansas City e aveva nove anni. La ragazza d’un bandito, che va al cinema e s’ispira a Jean Harlow, rapisce la moglie d’un politico democratico, e si caccia nei guai con un potente boss nero: ma quel che conta è la ricreazione d’un mondo con pochi oggetti, molte ombre, molto fumo, e soprattutto la celebrazione di “un’epoca in cui tutto ciò che accadeva sembrava avere una colonna sonora jazz” (Roger Ebert). La scena che non si dimentica: Coleman Hawkins (Craig Handy), Lester Young (Joshua Redman) e Ben Webster (James Carter) si sfidano a colpi di assolo allo Hey Hey Club.

Lunedì 30 gennaio, ore 22.15 (replica martedì 31 gennaio, ore 22.15), Cinema Lumière
I COMPARI (McCabe and Mrs. Miller, USA/1971) di Robert Altman (120’)
Nell’America di fine Ottocento, l’avventuriero McCabe e la maîtresse Mrs. Miller gestiscono un bordello, e lo difendono fino alla fine dalle mire della compagnia mineraria che vuole insediarsi sul loro terreno. Un po’ la ‘nascita di una nazione’ di Altman, apologo beffardo sul mito della frontiera e sull’ideologia della libera impresa, finisce per essere tutt’altro: il più romantico dei suoi film,  che affonda nella neve e negli ultimi barbagli d’un amore consumato, mentre il ritmo delle ballate di Leonard Cohen ne calibra il passo. Lui è Warren Beatty, lei è Julie Christie (indimenticabile, stordita d’oppio nella scena finale) e questo è certamente il loro film.
Versione originale con sottotitoli italiani

Martedì 31 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
RADIO AMERICA (A Prairie Home Companion, USA/2006) di Robert Altman (105’)
Sotto la guida di Garrison Keillor, anche autore della sceneggiatura, va in onda l’ultima puntata di un popolare show radiofonico a base di canzoni folk e country. La battuta con la quale l’angelo della morte congeda un anziano cantante spirato nel suo camerino suona come l’epitaffio per il grande vecchio del cinema americano qui al suo ultimo film: “La morte di un vecchio non è mai una tragedia. Perdonalo per le sue mancanze e ringrazialo per l'amore e la tenerezza”.
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Franco Minganti


Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
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