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Natale al Lumière: proiezioni gratuite al Cineclub per ragazzi

21 dicembre 2011
Il Cineclub per ragazzi: otto proiezioni gratuite durante le festività natalizie
Tutti i bambini e gli adolescenti fino a 18 anni gratis al Cineclub per ragazzi, durante le festività natalizie: grazie all’iniziativa “Natale al cinema in famiglia” (promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia – Unità di Bologna e del Dipartimento del Benessere di Comunità del Comune di Bologna), otto proiezioni gratuite al Cinema Lumière (tutte alle ore 16) da sabato 24 dicembre a domenica 8 gennaio.
Si comincia sabato 24 dicembre con il nuovo 3D di classico Disney come il Re Leone, per festeggiare il giorno di Natale, domenica 25 dicembre, con un classico tout-court, invece: La febbre dell’oro di Charles Chaplin nel restauro digitale eseguito dal Laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna. Le musiche originali sono quelle dello stesso Chaplin, dirette da Timothy Brock alla guida dell’Orchestra Città Aperta. La febbre dell’oro verrà riproposto anche per il giorno di Santo Stefano, lunedì 26 dicembre.
Per l’ultimo giorno dell’anno, sabato 31 dicembre, l’arte del maestro giapponese Hayao Miyazaki e il suo Ponyo sulla scogliera, mentre per inaugurare il 2012, domenica 1° gennaio è in programma un altro lavoro giapponese, Arrietty, esordio alla regia di Hiromasa Yonebayashi.
Il lungo fine settimana inaugurato dall’Epifania chiude il ciclo di proiezioni del Cineclub per ragazzi sostenute dall’iniziativa “Natale al cinema in famiglia” con tre film: venerdì 6 gennaio, altra proiezione tridimensionale con Lo schiaccianoci in 3D di Andrei Konchalovsky; sabato 7 gennaio, Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Faris; domenica 8 gennaio, infine, Il brutto anatroccolo di Garri Bardine.

Prime visioni: Le idi di marzo di George Clooney e Le nevi del kilimangiaro di Robert Guédiguian
Festività che al pubblico del Cinema Lumière regalano due importanti prime visioni: la vera voce George Clooney (in versione originale con sottotitoli italiani), regista e interprete del film Le idi di marzo, e il realismo poetico di Robert Guédiguian, che nella Marsiglia contemporanea ambienta il suo Le nevi del Kilimangiaro, proiettato sia in italiano sia in versione originale con sottotitoli italiani (tutti i giorni alle ore 22.30 e il giovedì tutta la giornata).
Per i dettagli degli orari di Le idi di marzo consultare il link:
http://fondazione.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_3344.
Per i dettagli degli orari di Le nevi del Kilimangiaro consultare il link:
http://fondazione.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_3384.

Visconti restaurato
E subito dopo Natale, il grande cinema di Luchino Visconti in versione restaurata: da Senso (martedì 27 dicembre, ore 18) a La caduta degli dei (mercoledì 28 dicembre, ore 17; replica venerdì 30 dicembre, ore 17.30), da Ossessione (giovedì 29 dicembre, ore 17.30) a Il Gattopardo (sabato 31 gennaio, ore 16.30).


Programmazione del Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65) per le festività natalizie

Prima visione
LE IDI DI MARZO (The Ides of March, USA/2011) di George Clooney (101’)
Ohio, oggi o appena domani, alcuni giorni nel corso delle primarie democratiche che porteranno a scegliere il Candidato. Il candidato in pectore è George Clooney, carismatico e defilato in qualità d’interprete, concentrato su atmosfera e stile in qualità di regista (alla terza prova dopo i pregevoli Confessioni d’una mente pericolosa e Good Night and Good Luck). La questione in campo, in fondo, sempre la stessa: può l’idealità sopravvivere al cinismo dominante, o anche solo allo stress d’una campagna elettorale? Clooney organizza una squadra di uomini adulti che bene o male in qualcosa credono ancora, e al centro un giovane addetto stampa che crede solo in se stesso (Ryan Gosling di Drive, tutto Metodo e vorrei-essere-Clooney). Elegante e teso (verso il 2012), grandi attori a raccolta (Seyour Hoffman, Giamatti, Marisa Tomei) intorno al principio che il più grande spettacolo dopo il big bang  è ancora una presidenziale americana.
Versione originale, sottotitoli italiani
Per i dettagli degli orari di Le idi di marzo consultare il link:
http://fondazione.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_3344.

Prima visione
LE NEVI DEL KILIMANGIARO (Les Neiges du Kilimandjaro, Francia/2011) di Robert Guédiguian (107’)
L’ultimo film di una delle voci più vivide e originali del cinema contemporaneo. Dopo Le passeggiate al Campo di Marte, lucido passo d'addio a Mitterrand e alla sua ‘forza tranquilla’, e dopo l’omaggio alla terra dei padri Viaggio in Armenia, Robert Guédiguian torna nella sua Marsiglia, fra i lavoratori del vecchio porto. È la storia di Michel (Jean-Pierre Darroussin), operaio e sindacalista cinquantenne, che ha perso il lavoro ma non le speranze e vive accanto a Marie-Claire, il suo amore da trent’anni (Ariane Ascaride, compagna e musa del regista), ai figli e ai nipoti, orgoglioso del proprio impegno politico. Una felicità e una certezza in un privato mondo ideale che sembrano andare in frantumi insieme ai vetri della portafinestra, quando nella loro casa fanno irruzione due ladri: uno dei quali si rivelerà essere un giovane operaio del porto, disoccupato come Michel... Il film va ad arricchire la grande narrazione contemporanea costruita film dopo film da Guédiguian, nello spirito antico del Fronte popolare: umanista e populista, indignata e venata di humour, sentimentale e aperta all’utopia. Cinema a pugno alzato, pur con lo sguardo venato di malinconia: e con la capacità tutta guediguianesca di saper catturare quei petit riens che danno alla vita la sua fragranza.
In versione originale in tutte le proiezioni delle ore 22.30 e in tutte le proiezioni del giovedì
Per i dettagli degli orari di Le nevi del Kilimangiaro consultare il link:
http://fondazione.cinetecadibologna.it/vedere/programmazione/app_3384.


Cineclub per ragazzi
Proiezioni gratuite per tutti i bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni
Iniziativa “Natale al cinema in famiglia”, promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla Famiglia – Unità di Bologna e del Dipartimento del Benessere di Comunità del Comune di Bologna


Sabato 24 dicembre, ore 16
IL RE LEONE (The Lion King, USA/1994) di Roger Allers, Rob Minkoff (89’)
Torna finalmente sul grande schermo uno dei più celebri lungometraggi Disney.
Hanno lavorato al film più di 600 artisti, animatori e tecnici. Più di un milione i disegni realizzati per raccontare la storia di Simba, cucciolo di leone figlio del re della foresta, Mufasa (doppiato nella versione italiana da Vittorio Gassman). Scar, fratello di Mufasa, con l’aiuto delle iene riesce a impossessarsi del regno uccidendolo. Simba perciò, esiliato dallo zio, trascorre la sua vita ai margini di quello che sarebbe stato il suo posto se il destino non avesse deciso altrimenti. Ma non tutto è perduto: Simba saprà ritrovare il suo orgoglio e imparerà ad affrontare Scar per riprendersi il ruolo che gli spetta.
Proiezione in 3D

Domenica 25 e lunedì 26 dicembre, ore 16
LA FEBBRE DELL’ORO (The Gold Rush, USA/1925) di Charlie Chaplin (93’)
Rocambolesca corsa verso il sogno della ricchezza da parte dell’impeccabile coppia di cercatori interpretata da Charlie Chaplin e da Mack Swain. “A parte tutto – a parte gli abiti buffi, i baffetti e gli scarponi – volevo produrre qualcosa che commuovesse la gente. Cercavo l’atmosfera dell’Alaska, con una storia d’amore dolce, poetica, eppure comica. Volevo che il pubblico piangesse e ridesse” (Charlie Chaplin).
Il nuovo restauro digitale è stato eseguito dalla Cineteca di Bologna / L’Immagine Ritrovata in collaborazione con Criterion Collection.
Musiche originali di Charlie Chaplin restaurate e dirette da Timothy Brock eseguite dall’Orchestra Città Aperta.
Versione originale con traduzione in oversound

Sabato 31 dicembre, ore 16
PONYO SULLA SCOGLIERA (Gake no ue no Ponyo, Giappone/2008) di Hayao Miyazaki (101’)
Riproponiamo la tenera storia della pesciolina Ponyo, realizzata con matite e pastelli colorati: rimasta chiusa in un vasetto dopo essere scappata dalla sua casa sul fondo del mare, viene liberata da Sosuke, un bambino di cinque anni che creerà con lei una magica amicizia e la aiuterà a realizzare il suo desiderio, quello di diventare un essere umano. Per Ponyo, in concorso alla 65ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Miyazaki ha voluto occuparsi personalmente dei disegni delle onde e del mare, scenari mitici popolati di creature fantastiche, riflesso dell'inesauribile immaginazione del regista.
Ponyo è stato prodotto dallo Studio Ghibli, la casa di produzione che ha permesso la realizzazione dei capolavori del regista giapponese e di molti suoi collaboratori, tra i quali il suo mentore Isao Takahata.

Domenica 1° gennaio, ore 16
ARRIETTY (Karigurashi no Arrietty, Giappone/2010) di Hiromasa Yonebayashi (90’)
La quattordicenne Arrietty vive insieme ai suoi genitori sotto il pavimento di una casa nella campagna vicino a Tokyo: la sua è infatti una famiglia di “rubacchiotti”, creature minuscole che sottraggono agli esseri umani piccoli oggetti a loro utili, senza che nessuno si accorga della loro esistenza. Finché Arrietty non viene vista dal dodicenne Sho durante una delle sue perlustrazioni in giardino...
Una favola delicata sull’amicizia, sulla dignità e sulla necessità di concentrarsi sugli oggetti essenziali e sui sentimenti che contano davvero.
Il film è tratto dal romanzo The Borrowers dell’inglese Mary Norton. Hayao Miyazaki e Isao Takahata iniziarono a prendere in considerazione quarant’anni fa l’idea di realizzare questo film; alla sceneggiatura ha collaborato lo stesso Miyazaki. Il film è diretto da Yonebayashi, animatore di alcuni tra i più grandi successi dello Studio Ghibli e qui al suo esordio alla regia.

Venerdì 6 gennaio, ore 16
LO SCHIACCIANOCI 3D (The Nutcracker in 3D, GB/2009) di Andrei Konchalovsky (107’)
Torna al cinema Lo Schiaccianoci e il re dei topi (1816), il racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann divenuto celebre grazie al balletto classico russo e alle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Questo adattamento cinematografico, realizzato con un budget di 90 milioni di dollari in tre dimensioni, trasporta la storia nella Vienna degli anni Venti del Novecento. Maria, 9 anni, vive in una bella casa, ma si sente trascurata dai genitori. Il suo sogno è avere qualcuno che le faccia compagnia e poter vivere un’avventura speciale. La vigilia di Natale, lo zio Albert le regala uno schiaccianoci di legno. Nella notte, la fantasia di Maria porta la bambola in vita. Presentandosi come ‘NC’, lo schiaccianoci la trasporta in un viaggio inaspettato e la conduce in una dimensione straordinaria, dove i giocattoli assumono forma umana e tutto appare dieci volte più grande. Ma il Re dei Ratti ha un piano malvagio…

Sabato 7 gennaio, ore 16
LITTLE MISS SUNSHINE (USA/2006) di Jonathan Dayton, Valerie Faris (101’)
Strepitoso esordio alla regia per Dayton e Faris, che realizzano un film on the road tenero ed esilarante. La sgangherata ma speciale famiglia degli Hoover si ritrova in viaggio per gli States su un furgone giallo malmesso: stanno accompagnando tutti insieme la piccola Olive in California, per permetterle di partecipare a un famosissimo concorso di bellezza per bambine. Lungo la strada, peripezie e gag si alternano con un ritmo velocissimo e irresistibili sono tutti i personaggi che conosceremo in questo viaggio stralunato verso l’Ovest, terra dove tutti i sogni si realizzano (forse).
Vincitore del Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale e per il miglior attore non protagonista (Alan Arkin), applauditissimo in diversi festival tra cui Locarno e il Sundance di Robert Redford.

Domenica 8 gennaio, ore 16
IL BRUTTO ANATROCCOLO (Le vilain petit canard, Russia/2010) di Garri Bardine (74’)
Sei anni di lavoro, 400 pupazzi di plastilina modellati a mano e animati singolarmente a passo uno per questo adattamento della favola di Hans Christian Andersen realizzato da Bardine, già regista di numerosi cortometraggi di animazione e qui al suo atteso esordio nel lungo formato. La storia è quella che tutti conoscono, e che sfiora le tematiche sempre attuali del razzismo e dell’intolleranza: il piccolo anatroccolo appena nato è così brutto che viene lasciato ai margini e addirittura esiliato dalla sua comunità. La sua situazione è aggravata dal fatto che è dotato di qualità non comuni: è buono e coraggioso, quindi viene invidiato dai suoi simili. Ma tutto cambierà quando si trasformerà come per magia in un cigno meraviglioso.
Curatissima la colonna sonora, che dà il ritmo alla narrazione basandosi in particolare su due temi di Pëtr Il’ič Čajkovskij: Le Lac des cygnes e Casse-Noisette.
Versione originale con traduzione in oversound


Visconti restaurato

Martedì 27 dicembre, ore 18
SENSO (Italia/1954) di Luchino Visconti (123’)
Senso è un film che ha fatto epoca. Luchino Visconti trasforma il racconto ottocentesco di Camillo Boito in un grande affresco storico che incornicia un’appassionata storia d’amore come nei grandi melodrammi verdiani. Ambientato all’epoca della Terza guerra d’indipendenza, oltre a essere uno dei più importanti film sul Risorgimento italiano, avvia quella riflessione sulla decadenza di un’epoca che contraddistingue l’intera opera del regista, facendone nel suo complesso uno dei grandi ‘romanzi’ del nostro tempo.
Copia restaurata da Cineteca di Bologna

Mercoledì 28 dicembre, ore 17 (replica venerdì 30 dicembre, ore 17.30)
LA CADUTA DEGLI DEI (Italia-Germania-Svizzera/1969) di Luchino Visconti (160’)
Rielaborando completamente un precedente progetto di trasposizione moderna del Macbeth, Visconti (con gli sceneggiatori Badalucco e Medioli) si ispirò alla Storia del Terzo Reich di Shirer e ai romanzi di Mann, per realizzare un grandioso mélo sulfureo e demoniaco, che inaugura la sua trilogia tedesca. Il quadro dell’ascesa irresistibile del nazismo diviene la dimensione dove si alimentano efferatezze e perversioni che determinano la decadenza di una grande famiglia. Da antologia le sequenze dell’orgia infernale delle SA e della Notte dei lunghi coltelli.
Copia restaurata da Cineteca di Bologna

Giovedì 29 dicembre, ore 17.30
OSSESSIONE (Italia/1943) di Luchino Visconti (135’)
Libera trasposizione nella Bassa Padana del Postino suona sempre due volte di Cain, il folgorante esordio di Visconti racconta la genesi e la combustione di una torrida storia d'amore segnata dal complotto e dal delitto. Distrusse i quadretti idilliaci dei telefoni bianchi e fu uno dei film precursori del neorealismo.
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Sabato 31 dicembre, ore 16.30
IL GATTOPARDO (Italia-Francia/1963) di Luchino Visconti (187’)
“Visconti passò molti anni a tentare un adattamento di Proust per il grande schermo. In un certo senso ci riuscì con questo stupefacente arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola, la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza richiama in vita un mondo perduto. Il Gattopardo è un’epica del tempo, e la sua lentezza, che culmina in un maestoso crescendo nella lunga sequenza del gran ballo, è governata dai ritmi di vita dell’aristocrazia fondiaria siciliana”. (Martin Scorsese)


Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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