Vanda Monaco Westerstahl per Bergman
12 maggio 2011Doppio appuntamento con l’attrice Vanda Monaco Westerstahl, in occasione della retrospettiva Il cinema secondo Bergman: Vanda Monaco Westerstahl sarà al Cinema Lumière venerdì 13 e sabato 14 maggio.
Venerdì 13 maggio, alle ore 18, introdurrà la proiezione di Sinfonia d’autunno (in versione originale con sottotitoli italiani), kammerspiel sull’incontro-scontro fra una madre (Ingrid Bergman) che ha sacrificato gli affetti alla carriera e una figlia (Liv Ullmann) afflitta dal complesso di Elettra.
Sabato 14 maggio, alle ore 16.30, Vanda Monaco Westerstahl presenterà invece un montaggio di interviste al suo maestro svedese Erland Josephson, uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema di Ingmar Bergman.
A seguire, alle ore 17.30, vedremo poi L’adultera, sempre in versione originale.
Il cinema secondo Bergman
Venerdì 13 maggio, ore 18, Cinema Lumière
SINFONIA D’AUTUNNO (Höstsonaten, Francia-Germania-Svezia/1978) di Ingmar Bergman (99’)
Vite private, teatro psicanalitico, una madre maestosa e una figlia fragile nel vecchio gioco (molto gridato) dei risentimenti e dei rimorsi. Soprattutto, è il luogo in cui Bergman (lui) incontra Bergman (lei), e mentre scorrono le immagini d’un film deprimente e sovreccitato non puoi che dirti: troppo tardi. E magari chiederti: come sarebbe cambiata la storia del cinema se quella lettera famosa che si chiudeva con “ti amo” Ingrid, invece che a Roberto, l’avesse scritta a Ingmar?
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Vanda Monaco Westerstahl
Sabato 14 maggio, ore 16.30, Cinema Lumière
ERLAND JOSEPHSON IMMAGINI DI UN ATTORE
Montaggio di interviste a uno dei più celebri interpreti del cinema e del teatro di Bergman.
Introduce Vanda Monaco Westerstahl
Ingresso libero
Sabato 14 maggio, ore 17.30, Cinema Lumière
L’ADULTERA (Beröringen, Svezia-USA/1971) di Ingmar Bergman (106')
Se n’è sempre parlato male: Bergman kitsch, lelouchiano, e via svillaneggiando. Dimenticare tutto, provare a rivederlo. É l’incontro impossibile, ma molto interessante, tra B. e il new american cinema: Bibi Andersson offre ironia imbronciata e morbide nudità al suo diario di casalinga inquieta, divisa tra il marito Max von Sydow e lo studente archeologo Elliott Gould in una Svezia fiorita e midcult. La v.o., dove ognuno parla la sua lingua, fa la differenza.
Versione originale con sottotitoli italiani
Venerdì 13 maggio, alle ore 18, introdurrà la proiezione di Sinfonia d’autunno (in versione originale con sottotitoli italiani), kammerspiel sull’incontro-scontro fra una madre (Ingrid Bergman) che ha sacrificato gli affetti alla carriera e una figlia (Liv Ullmann) afflitta dal complesso di Elettra.
Sabato 14 maggio, alle ore 16.30, Vanda Monaco Westerstahl presenterà invece un montaggio di interviste al suo maestro svedese Erland Josephson, uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema di Ingmar Bergman.
A seguire, alle ore 17.30, vedremo poi L’adultera, sempre in versione originale.
Il cinema secondo Bergman
Venerdì 13 maggio, ore 18, Cinema Lumière
SINFONIA D’AUTUNNO (Höstsonaten, Francia-Germania-Svezia/1978) di Ingmar Bergman (99’)
Vite private, teatro psicanalitico, una madre maestosa e una figlia fragile nel vecchio gioco (molto gridato) dei risentimenti e dei rimorsi. Soprattutto, è il luogo in cui Bergman (lui) incontra Bergman (lei), e mentre scorrono le immagini d’un film deprimente e sovreccitato non puoi che dirti: troppo tardi. E magari chiederti: come sarebbe cambiata la storia del cinema se quella lettera famosa che si chiudeva con “ti amo” Ingrid, invece che a Roberto, l’avesse scritta a Ingmar?
Versione originale con sottotitoli italiani
Introduce Vanda Monaco Westerstahl
Sabato 14 maggio, ore 16.30, Cinema Lumière
ERLAND JOSEPHSON IMMAGINI DI UN ATTORE
Montaggio di interviste a uno dei più celebri interpreti del cinema e del teatro di Bergman.
Introduce Vanda Monaco Westerstahl
Ingresso libero
Sabato 14 maggio, ore 17.30, Cinema Lumière
L’ADULTERA (Beröringen, Svezia-USA/1971) di Ingmar Bergman (106')
Se n’è sempre parlato male: Bergman kitsch, lelouchiano, e via svillaneggiando. Dimenticare tutto, provare a rivederlo. É l’incontro impossibile, ma molto interessante, tra B. e il new american cinema: Bibi Andersson offre ironia imbronciata e morbide nudità al suo diario di casalinga inquieta, divisa tra il marito Max von Sydow e lo studente archeologo Elliott Gould in una Svezia fiorita e midcult. La v.o., dove ognuno parla la sua lingua, fa la differenza.
Versione originale con sottotitoli italiani
Documenti
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