La Cineteca ricorda il terremoto in Abruzzo

A due anni esatti dal terremoto in Abruzzo, la Cineteca di Bologna dedica una serata con una doppia proiezione e un incontro con il pubblico: mercoledì 6 aprile, alle ore 21.45 al Cinema Lumière, Beba Gabanelli presenta il suo documentario Non chiamarmi terremoto, interpretato da Vito, Ivano Marescotti e Luciana Littizzetto, racconto di un cataclisma che ha trasformato per sempre il volto di una città e dei suoi abitanti, visto attraverso gli occhi di una bambina.
A seguire, vedremo invece Ju Tarramutu di Paolo Pisanelli, rappresentazione di una città passata dalla rassegnazione alla rivolta intrecciando voci e storie di persone, luoghi, cantieri e risate di imprenditori sciacalli. Il film, che proprio domani uscirà in diverse città italiane, sostiene la realizzazione dell’archivio audiovisivo Abruzzo Visioni per la cura e la tutela del territorio abruzzese.

Mercoledì 6 aprile, ore 21.45, Cinema Lumière
NON CHIAMARMI TERREMOTO (Italia/2010) di Beba Gabanelli (30’)
Marta, 12 anni, vive a L’Aquila, dove tutti la conoscono con il soprannome ‘Terremoto’. Dopo la notte del 6 aprile 2009 nessuno riesce a chiamarla più così. Il terremoto l’ha trasformata e non solo nel nome. Basato su una storia vera, con Ivano Marescotti, Vito e Luciana Litizzetto.
Introduce Beba Gabanelli
a seguire
JU TARRAMUTU (Italia/2010) di Paolo Pisanelli (89’)
Il film racconta L’Aquila, la città più mediatizzata e mistificata d'Italia, passata dalla rassegnazione alla rivolta attraverso mille trasformazioni, intrecciando storie di persone, luoghi, cantieri, risate di imprenditori ‘sciacalli’ che hanno scatenato la protesta delle carriole, quando ormai il terremoto non faceva più notizia.
Il film sostiene la realizzazione dell’archivio audiovisivo Abruzzo Visioni per la cura e la tutela del territorio abruzzese.

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