Area stampa

Festival John Landis

18 febbraio 2011

Ragazzo terribile cresciuto alla scuola di National Lampoon e Saturday Night Live fino a diventare uno degli autori più originali del cinema americano degli anni Ottanta e Novanta: la Cineteca di Bologna dedica a John Landis un piccolo festival per festeggiare l’uscita in sala del suo nuovo film Burke e Hare – Ladri di cadaveri, attesissimo ritorno al cinema dopo dodici anni.
Primo appuntamento domani, sabato 19 febbraio, con due cult al Cinema Lumière: Animal House (ore 20.15) e The Blues Brothers (ore 22.40, replicato sempre alle 22.40 martedì 22 febbraio; è annullata invece la festa a tema annunciata sul mensile "Cineteca").
Due film anche domenica 20 febbraio: alle ore 20.15 vedremo Un lupo mannaro americano a Londra, seguito alle ore 22.15 da Tutto in una notte.
Martedì mattina poi John Landis sarà a Bologna per un incontro al Cinema Lumière, mentre nel pomeriggio di martedì 22 febbraio alle ore 18 è in programma Slok.
Anteprima per il pubblico alla sera di martedì 22 (ore 20) del nuovo Burke e Hare – Ladri di cadaveri, in collaborazione con Archibald Enterprise Film.

 

Festival John Landis

Sabato 19 febbraio, Cinema Lumière

Ore 20.15
ANIMAL HOUSE (National Lampoon’s Animal House, USA/1978) di John Landis (109’)
Woody Allen e Diane Keaton hanno appena disintegrato le regole della romantic comedy (Io e Annie, 1977), John Landis e John Belushi provvedono a sfasciare tutto il resto. Animal House fu una sorta di american graffiti che scorticava ogni nostalgia, una sarabanda sgangherata di grasso umorismo universitario, la comicità demenziale che esplodeva all'urlo di Toga!Toga!Toga! in un college dell'Oregon dei primi anni Sessanta. Capostipite d'un filone poi usurato e inflazionato: ma, prendere o lasciare, la coppia Landis-Belushi resta irripetibile.

Ore 22.40
THE BLUES BROTHERS (USA/1980) di John Landis (130’)
Quando il gioco si fa duro... Questione di stile. Che cosa ha fatto di una farsa slapstick, concepita da John Landis e Dan Aykroyd come "un incrocio tra Singin’ in the Rain e Ben Hur", un cult inossidabile, un fenomeno di costume, uno degli ultimi titoli della (post)modernità a suscitare un’autentica vampata cinefila? Sagome nere ben disegnate, cappelli e cravattine, occhiali Wayfarer, le taciturne camminate di Aykroyd e Belushi, orfani ribelli con una buona causa: segni che Landis tiene sempre a fuoco nell’apoteosi di musica blues e di macchine sfasciate.
Versione originale sottotitoli italiani

 

Domenica 20 febbraio, Cinema Lumière

Ore 20.15
UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA (An American Werewolf in London, USA/1981) di John Landis (97’)
Il film più bizzarro di Landis e uno dei suoi più riusciti, nonostante una strana aria unfinished (quel finale tranciato di netto). Vero horror e vero humor intrecciati fino a strangolarsi, mentre nell’aria risuonano ironiche e macabre le note di Blue Moon. Zaino in spalla nella brughiera inglese, due studenti americani vengono licantropizzati: uno muore, l’altro sopravvive per trovarsi il fantasma in decomposizione dell’amico sempre tra i piedi. Quando il sopravvissuto si trasforma, è un’indimenticabile performance di effetti speciali d’altri tempi: tutto lattice, niente morphing.

Ore 22.15
TUTTO IN UNA NOTTE (Into the Night, USA/1985) di John Landis (115’)
A New York, l’insonne Jeff Goldblum salva la fuggiasca Michelle Pfeiffer, inseguita dalla malavita persiana. Coppia spettacolosa, con quei loro occhi da insetto (una mosca stralunata, una bellissima mantide), i due si trovano scaraventati in un’avventura notturna a rotta di collo, piena di strepito e priva di senso. Il lato demenziale di Landis qui si fa ardente e romantico. Si trovano a passare per caso una manciata di amici registi: Siegel, Cronenberg, Jonathan Demme.

 

Martedì 22 febbraio, Cinema Lumière

Ore 18
SLOK (Schlock, USA/1971) di John Landis (80’)
Un parodico King Kong ciondola in una cittadina americana, s’innamora di una ragazza cieca che lo crede un cane gigante, la rapisce e, con raro autolesionismo, s’arrampica su un tetto. Nascosto dietro la macchina da presa e sotto la pelliccia dello scimmione, il giovane Landis esordisce al cinema sbeffeggiando affettuosamente quel che gli capita a tiro (da Chaplin a 2001) e contaminando a man bassa (monster movie, commedia, mélo): il passo è ancora incerto, ma ha già trovato la sua strada.

Ore 20
BURKE & HARE – LADRI DI CADAVERI (Burke and Hare, GB/2010) di John Landis (91’)
"Una storia vera, fuorché nelle parti che non lo sono". Comunque sia, una bella notizia: John Landis è tornato al cinema, a dodici anni dal troppo maltrattato Delitto imperfetto (in mezzo moltissima tv, anche per la ‘storica’ serie Masters of Horror). Siamo in una cupa e nebbiosa Edimburgo, nel 1828: come in un horror anni Trenta, la scienza medica ha bisogno di cadaveri per i propri esperimenti, e c’è sempre qualche balordo pronto a rifornirla. Burke e Hare, immigrati irlandesi, si adoperano come possono, in un pastiche di toni grotteschi e macabre atmosfere.
In collaborazione con Archibald Enterprise Film
Anteprima

Ore 22.40
THE BLUES BROTHERS (USA/1980) di John Landis (130’)

 

 

Ufficio stampa:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

Documenti

Scarica il comunicato in formato word

Tipo di File: DOC Dimensione: 45.50 Kb

Scarica alcune foto di John Landis

Tipo di File: 7Z Dimensione: 396.07 Kb

Scarica alcune foto dei film in programma

Tipo di File: 7Z Dimensione: 2.81 Mb