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Cristi Puiu al Lumière

4 febbraio 2011

Il regista romeno Cristi Puiu arriva al Cinema Lumière, a conclusione dell’omaggio che gli ha dedicato la Cineteca di Bologna: domenica 6 febbraio, Puiu incontrerà il pubblico al termine del suo ultimo film, del quale è anche interprete, Aurora (inizio proiezione ore 17.45).
Presentato nella sezione ‘Un certain regard’ al Festival di Cannes e lo scorso gennaio al Trieste Film Festival, Aurora rappresenta – dopo La morte del signor Lazarescu – il secondo capitolo di un ideale ciclo di sei film (Sei storie dalla periferia di Bucarest) nei quali il talento romeno getta il suo sguardo sulla vita suburbana della capitale.

Cristi Puiu è nato nel 1967 a Bucarest. Nel 1992 viene ammesso alla Scuola Superiore di Arti Visive di Ginevra, dove studia prima pittura e successivamente cinema. Il suo primo cortometraggio, Before Breakfast, partecipa nel 1995 al Festival di Locarno. Si diploma con il documentario 25.12. Bucarest, North Railway Station.
Cinque anni dopo realizza il suo primo lungometraggio, Stuff and Dough, che vince numerosi premi, tra i quali il Fipresci.
Nel 2004, dopo aver vinto con Cigarettes and Coffee l’Orso d’Oro a Berlino nel concorso dedicato ai cortometraggi, decide di iniziare la sfida della realizzazione del ciclo Sei storie dalla periferia di Bucarest. Il primo "capitolo", La morte del signor Lazarescu, vince nel 2005 la sezione ‘Un certain regard’ al Festival di Cannes, dove presenterà anche il successivo Aurora nel 2010.

 

Domenica 6 febbraio, ore 17.45, Cinema Lumière
AURORA (Romania-Francia-Svizzera-Germania/2010) di Cristi Puiu (181’)
Con il secondo capitolo delle Sei storie dalla periferia di Bucarest Puiu gioca l’azzardo estremo: tre ore per inquadrare il disagio esistenziale di un uomo alla deriva che vaga per la città imbracciando una doppietta calibro 12, mostrarne minuziosamente e ripetitivamente i gesti più insignificanti, fino alla dissacrazione del mito cinematografico del delitto, ridotto ad atto antispettacolare e senza pathos. L’omonimia con il capolavoro di Murnau ha il sapore del contrappunto ironico all'idea del ‘film-fiaba’ cui il regista rumeno oppone quella del cinema come strumento di investigazione del reale.
Versione originale sottotitoli italiani
Al termine, incontro con Cristi Puiu

 

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