Area stampa

L'alba del Novecento e la Prima Guerra Mondiale

31 gennaio 2011

L’alba del Novecento e la Prima Guerra Mondiale: muove i passi nei primi vent’anni del secolo appena passato il programma di febbraio della grande retrospettiva Da Garibaldi al Caimano. Come il cinema ha raccontato l’Italia. Luci e ombre della storia nella sala buia, promossa dalla Cineteca di Bologna in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Domani, martedì 1° febbraio, alle ore 17.30 al Cinema Lumière, vedremo Uomini contro di Francesco Rosi, rilettura in chiave antimilitarista del primo conflitto mondiale, dal romanzo Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu con Gian Maria Volonté.
Il film sarà preceduto dalla visione di materiali rarissimi (raccolti grazie a un lavoro di ricerca che la Cineteca ha condotto per molti anni negli archivi di tutto il mondo): si tratta di Scene di guerra alpina, raccolta di immagini della Prima guerra realizzate da operatori italiani e asburgici.
Sono questi i primi di una serie di documenti unici e inediti che la Cineteca ha fortemente voluto e per questo invita il pubblico a non farseli sfuggire.
Discorso analogo anche per le immagini fisse, le fotografie che fuoriescono per l’occasione dagli Archivi della Cineteca: mercoledì 2 febbraio, a partire dalle ore 18, Angelo Varni e Gian Luca Farinelli mostreranno e commenteranno scatti di Bologna a cavallo fra Ottocento e Novecento; a seguire, una serie di reportage di produzione italiana e francese che esaltano le bellezze e il ‘pittoresco’ del nostro paese – da Venezia a Monreale, dalle vestigia dell’antica Roma agli Abruzzi – o testimoniano di fatti e avvenimenti di cronaca, dal terremoto di Messina, al primo Giro d’Italia del 1909.
Venerdì 4 febbraio, a partire dalle ore 18, sarà invece Andrea Meneghelli ad accompagnarci alla scoperta di alcuni film sulla guerra coloniale in Libia realizzati da uno stuolo di cineoperatori tra il 1912 e il 1913 chiamati a mostrare in patria gli accadimenti che vedevano protagonista dell’esercito italiano.
Si attraversa così tutto il mese grazie anche ad alcuni capolavori del nostro cinema che proprio degli albori del Novecento italiano hanno trattato, da Novecento di Bernardo Bertolucci, ovviamente (una lunga maratona con gli Atti Primo e Secondo, a partire dalle ore 18 di venerdì 18), alla Grande Guerra raccontata da Mario Monicelli e affidata alla maestria attoriale di Vittorio Gassman e Alberto Sordi (lunedì 28 febbraio, ore 17.30).

La retrospettiva Da Garibaldi al Caimano nasce da un’idea di Antonio Faeti ed è promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna, Museo del Risorgimento, Dipartimento di Politica, istituzione e storia di Scienze Politiche, Dipartimento di Storia, Anpi, Musica Insieme Bologna – Maestri d’Italia.

 

Da Garibaldi al Caimano. Come il cinema ha raccontato l’Italia
Luci e ombre della storia nella sala buia

2. Un nuovo secolo e la Prima Guerra

Martedì 1° febbraio, ore 17.30, Cinema Lumière
SCENE DI GUERRA ALPINA (Italia-Austria/1916, 16’)
Rare immagini della Prima guerra mondiale, realizzate da operatori italiani e asburgici. Le scene di guerra alpina sono girate utilizzando luoghi e soldati reali. Nella seconda parte, fa la sua apparizione l’imperatore Francesco Giuseppe.
UOMINI CONTRO (Italia/1970) di Francesco Rosi (101’)
Dal romanzo Un anno sull'altipiano di Emilio Lussu, una rievocazione della Prima guerra mondiale in chiave antimilitarista, dominata da un criminale in uniforme, il generale Leone (Alain Cuny), mostro di cinismo e ottusità che manda al macello i suoi soldati per appagare la propria vanagloria. Mostrando le drammatiche condizioni dei militi nell'inferno delle trincee, Rosi prosegue (dopo Monicelli) la rivisitazione antiretorica della Grande Guerra.
Copia restraurata da CSC – Cineteca Nazionale e Museo Nazionale del Cinema

Mercoledì 2 febbraio, ore 18, Cinema Lumière
VEDUTE, AVVENIMENTI E SOCIETÀ A BOLOGNA E NELL’ITALIA DELL’INIZIO DEL NOVECENTO, TRA CINEMA E FOTOGRAFIA
Angelo Varni e Gian Luca Farinelli mostrano e commentano fotografie di Bologna tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
a seguire
BOLOGNA MONUMENTALE (Italia/1912). Produzione: Latium Film (5’)
EXCURSION EN ITALIE (Francia/1904). Produzione: Pathé (8’)
MONREALE (1910, 5’)
EXCURSION THROUGH ABRUZZI (Francia/1910 ca, 5’)
ROME ANTIQUE (Francia/1911). Produzione : Pathé (5’)
LIGURIA (Italia/1912). Produzione: Cines (3’)
VARO DELLA CORAZZATA ‘ROMA’ ALLA SPEZIA (Italia/1907, 5’)
TREMBLEMENT DE TERRE MESSINE (Francia/1903, 3’)
LA FESTA DEI GIGLI A NOLA (Italia/1909, 1’)
PRIMO GIRO CICLISTICO D’ITALIA (Italia/1909, 8’)
Il cinema d’inizio Novecento consente anche al pubblico popolare quei giri per il mondo che prima gli erano preclusi. Lo spettatore diventa viaggiatore, immergendosi nel pittoresco di città e paesaggi a due dimensioni. Le bellezze d’Italia sono un ‘genere’ che piace a tutti gli spettatori del mondo. Ma oltre ad approfittare di questa forma di turismo, il pubblico, grazie al cinema, trova un modo di partecipare al presente che lo trasforma in testimone di eventi ludici, ufficiali e calamitosi.

Venerdì 4 febbraio, ore 18, Cinema Lumière
LA GUERRA DI LIBIA: LE LINEE ITALIANE TRA BU-MELIANA E SIDI-MESSERI (Italia/1911, 4’)
I NOSTRI EROI (Italia/1912, 27’)
IL BACIO DELLA GLORIA (Italia/1913, 21’)
TRIPOLI (Italia/1912, 5’)
La guerra coloniale porta in Libia uno stuolo di cineoperatori chiamati a mostrare in patria gli esiti gloriosi dell’esercito italiano. La forza ancora intatta del documento si allea al desiderio di imporvi un messaggio univoco. Anche il cinema di fiction mescola estratti documentaristici e dettami ideologici, trovando in Tripolitania terreno fertile per avventure gravide di dramma, audacia e talvolta buonumore. Per l’Italia è la prima guerra raccontata dal cinema.
Introduce Andrea Meneghelli

Lunedì 7 febbraio, ore 17.30, Cinema Lumière
FIAT ET SON ACTIVITÉ MULTIFORME (Francia/1922, 10’)
I COMPAGNI (Italia/1963) di Mario Monicelli (130’)
"Monicelli si definiva socialista, e il film di cui aveva più sofferto il (relativo) insuccesso fu I compagni, forse il suo film più suo, il film che raccontava le lotte operaie dell’Ottocento, un film corale ma che aveva al centro un bellissimo personaggio di un coraggioso agitatore intellettuale, perché solo dall’incontro tra gli intellettuali e gli oppressi, tra chi sa e chi soffre è nato in passato e può ancora nascere un progetto efficace di rivolta". (Goffredo Fofi)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Mercoledì 16 febbraio, ore 17, Cinema Lumière
L’ALBERO DEGLI ZOCCOLI (Italia/1978) di Ermanno Olmi (170’)
In anni di tormenti e tumulti generazionali, il regista marca la propria impegnativa indipendenza e torna, sull’onda del racconto orale dei nonni, alla civiltà contadina bergamasca: "Olmi preferisce tenersi le sue immagini senza spenderle, senza sprecarle in facili discorsi" (Alberto Farassino).
Versione originale in bergamasco
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Venerdì 18 febbraio, ore 18, Cinema Lumière
NOVECENTO – ATTO PRIMO (Italia/1976) di Bernardo Bertolucci (150’)
NOVECENTO – ATTO SECONDO (Italia/1976) di Bernardo Bertolucci (150’)
Dal 1900 al secondo dopoguerra, le due vite contrapposte e intrecciate del contadino Olmo (Gérard Depardieu) e del ricco latifondista Alfredo (Robert De Niro) al centro di un poderoso e veemente affresco dove Bertolucci ha tentato di fondere il mélo hollywoodiano con l’epica comunista, non senza echi filmici inattesi (il patriarca Berlinghieri di Burt Lancaster è quasi una variante acre e sanguigna del principe di Salina). Due atti: il primo va dal 1900 all'avvento del fascismo, il secondo si conclude con la Liberazione. Oltre al sontuoso ed eterogeneo cast, protagonista è il paesaggio della campagna parmense, esaltato dalla fotografia di Storaro.
Versione restaurata
Tra le due parti del film verrà offerto un buffet emiliano

Lunedì 28 febbraio, ore 17.30, Cinema Lumière
LA GRANDE GUERRA (Italia-Francia/1959) di Mario Monicelli (129’)
Sordi e Gassman in trincea, vivere da imboscati e morire quasi da eroi. La commedia italiana affronta la cultura alta (Maupassant ed Emilio Lussu), la retorica patria, il mito militare, e trionfa. La polemica s’infiamma, il film "vola sulle ali d’una incontenibile adesione di pubblico" (D’Agostini). Age, Scarpelli, Vincenzoni e Monicelli rileggono senza censure e senza incanti la storia nazionale, spalancano la commedia allo scandalo della morte – creando personaggi immortali. Nomination all’Oscar e Leone d’oro a Venezia.
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

Ufficio stampa:
Patrizia Minghetti
tel: (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

Documenti

Scarica il comunicato in formarto word

Tipo di File: DOC Dimensione: 51.50 Kb

Scarica alcune foto dei film in programma

Tipo di File: 7Z Dimensione: bytes