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Labirinto Fellini e restauro 'La dolce vita'

29 ottobre 2010

La Cineteca di Bologna è protagonista da oggi di due grandi eventi che si tengono in occasione del Festival Internazionale del Film di Roma: la mostra – installazione Labirinto Fellini negli spazi del Macro Testaccio -La Pelanda e il restauro di La dolce vita di Federico Fellini, in proiezione domani nella Sala Petrassi dell’Auditorium.

"LABIRINTO FELLINI – Invenzioni di Dante Ferretti e Francesca Loschiavo / Mostra La Grande Parata" sarà inaugurata questo pomeriggio (ingresso solo ad inviti) e da domani, 30 ottobre 2010, sarà aperta al pubblico fino al 30 gennaio 2011.
La mostra, che porta la firma dei premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Loschiavo e quella di Sam Stourdzé - è prodotta dalla Cineteca di Bologna e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale. Ideata da Camilla Morabito - Equa e a cura di Gian Luca Farinelli - Cineteca di Bologna, è stata realizzata in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma - Festival Internazionale del Film di Roma, con MACRO e Zètema. Main Sponsor: BNL - Gruppo BNP Paribas e GUCCI. Sponsor: ACEA e Parsitalia. La mostra è inoltre realizzata con il patrocinio di MIBAC - Direzione Generale per il Cinema, Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma. Sponsor sistema Musei in Comune: BNL - Gruppo BNP Paribas, UniCredit Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, banche tesoriere del Comune di Roma. Con il supporto di: Centro Sperimentale Cinematografia - Cineteca Nazionale, Cinecittà Luce e Fondazione Federico Fellini.

Sabato 30 ottobre, Martin Scorsese presenzierà alla prima mondiale della versione restaurata di La dolce vita di Federico Fellini, ore 18, Sala Petrassi.
La dolce vita è stato restaurato da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata in associazione con The Film Foundation e Gucci, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jerome Seydoux-Pathé, Medusa, Paramount Pictures e Cinecittà Luce.
Scrive Scorsese a proposito di questo restauro:
"Vedere questo film per la prima volta fu sorprendente sotto molti punti di vista. Le immagini così vivide, scandite dal vagabondare di un jet set insidiato dai fotografi (il termine ‘paparazzi’ nasce con questo film) a cui fa da perfetto contrappunto la colonna sonora di Nino Rota; la raffinata disinvoltura del protagonista interpretato da Marcello Mastroianni e dai suoi amici che si muovono all’interno di un vuoto luccicante; la presenza strana e inquietante del vecchio mondo che incombe come un fantasma sulla modernità; e la continua altalena degli umori, dall’allegria alla preoccupazione, all’euforia, alla noia, alla disperazione, al terrore fino alla rassegnazione e ritorno; la dimensione epica, che rischiava di esplodere nel tentativo di contenere tanta parte di questo nuovo mondo senz’anima: tutto questo ci scosse, spingendoci a guardare al mondo con altri occhi, una volta usciti dalla sala. È forse l’elemento più insolito dell’innovativo film di Fellini consiste nell’essere riuscito a rendere così invitante il richiamo dell’apocalisse".

A proposito del restauro, il direttore de L’Immagine Ritrovata, Davide Pozzi, dice:
"Uno dei principali obiettivi del restauro digitale è quella di restituire al film la lucentezza che Fellini aveva cercato, in fase di ripresa e di stampa delle copie. Per questo si è cercato di valorizzare al massimo la grande incisione del negativo originale che rendeva il bianco e nero delle copie positive dell’epoca come scolpito.
Il restauro digitale è stato realizzato a partire dal negativo camera originale, girato all’epoca in Totalscope (2.35:1) su pellicola Dupont, la regina dei negativi da ripresa, che è stato scansionato alla risoluzione di 4K. Alcune parti del film presentavano evidenti segni di decadimento. Alcune inquadrature, in particolare all’inizio dei rulli, erano gravemente compromesse e irrimediabilmente attaccate da muffe. Per questo si è deciso di scansionare il lavander di conservazione del film.
Dopo la scansione le immagini sono state stabilizzate e pulite digitalmente eliminando i segni del tempo quali spuntinature, righe e segni visibili di giunte, lavoro che ha richiesto quasi 6000 ore di pulizia digitale.
Per ritrovare lo splendore originale, la correzione colore digitale è stata eseguita con particolare attenzione utilizzando come riferimento una copia positiva d’epoca nonché la copia restaurata negli anni Novanta dal datore luci di Fellini, Vincenzo Verzini. L’accuratissimo suono originale è stato restaurato digitalmente a partire dal negativo ottico 35mm da cui è stato stampato un positivo colonna. Una volta acquisito questo elemento si è potuta effettuare la pulizia digitale e la riduzione dei rumori di fondo causati dall’usura del tempo.
Il restauro ha prodotto un controtipo di conservazione e un nuovo negativo colonna. È stato inoltre eseguito - su diversi supporti di conservazione digitale - un back-up completo di tutti i file prodotti dal restauro digitale".

Ufficio stampa Labirinto Fellini:
EQUA
tel: (+39) 063236254
info@equa.it
MACRO
tel: (+39) 06671070443
stampa.macro@comune.roma.it

Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Patrizia Minghetti
tel: (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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