Area stampa

Il Premio Mutti al regista marocchino Adil Tanani

26 ottobre 2010

È stato il regista sardo Salvatore Mereu, con il suo Tajabone e i ragazzi della periferia cagliaritana, a porre il suggello alla decima edizione del festival Human Rights Nights, chiusosi ieri, lunedì 25 ottobre, dopo cinque giorni alla Cineteca di Bologna in cui l’incisività delle tematiche chiamate in causa – così come la forza dei sentimenti di solidarietà e giustizia che hanno pervaso tutti i materiali filmici del composito programma – hanno rivitalizzato una manifestazione che (al pari, purtroppo, di molte altre) ha risentito di un anno difficile per attività culturali.
Human Rights Nights ha comunque anche quest’anno presentato le sue anteprime, alcune blasonate come Uomini di Dio di Xavier Beauvois, altre decisamente promettenti, come la pellicola d’esordio del nigeriano Andy Okoroafor, che con questo Relentless ha già messo in mostra il proprio talento. Tutto ciò accanto a un percorso a ritroso attraverso dieci anni di attività: una ricognizione importante, fatta scegliendo i titoli che nella vita del festival hanno segnato i capitoli più significativi.
E proprio nell’ambito di questa decima edizione di Human Rights Nights è stato assegnato il Premio Gianandrea Mutti (giunto alla sua terza edizione, e che si rivolge a un regista migrante attivo in Italia): destinatario dei 15.000 € del Premio promosso, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, dalle associazioni Officina Cinema Sud-Est e Amici di Giana è stato il regista marocchino Adil Tanani. Un contributo che andrà alla realizzazione del cortometraggio Il debito del mare.

Il debito del mare
Redouane è clandestino in Italia da poche settimane. Aveva un fratello, perso durante la traversata in mare e ora si trova a Torino, nel quartiere di porta Palazzo, luogo dove si ritrovano diverse comunità straniere. Redouane cerca la solidarietà nel quartiere, mostrando a tutti la foto del fratello perduto e un versetto del corano: il ragazzo ha infatti bisogno di aiuto per cercarne la salma e rendere omaggio al fratello che aveva venduto tutto per permettergli di realizzare il sogno di trasferirsi in Italia.

Adil Tanani è nato in Marocco nel 1981. È in Italia dal 1993. Oggi vive a Torino, città nella quale ha studiato. Tra le esperienze sul set ricordiamo La straniera di Marco Turco e Il Divo di Paolo Sorrentino. Ha già al suo attivo alcuni cortometraggi. Collabora con la televisione pubblica marocchina. Il debito del mare è un soggetto per cortometraggio già selezionato al seminario di sceneggiatura dell’edizione 2009 di Corto in Bra.

La giuria ha espresso così le motivazioni del Premio assegnato all’unanimità: "Il debito del mare è un progetto d’ispirazione autentica, che trasmette un messaggio importante sull’esperienza profonda delle difficoltà dell’emigrazione, vissuta e filtrata dal regista attraverso le testimonianze raccolte dall’autore e tradotte cinematograficamente con empatia e contenuto artistico".

Il progetto di Adil Tanani è stato scelto – dopo un’attenta analisi di tutti i progetti candidati – tra una rosa di tre finalisti, composta da altri due progetti: Sangue e pomodori (soggetto di denuncia delle condizioni di lavoro degli immigrati clandestini) dell’afgano attivo a Trento Razi Mohebi, già collaboratore nel film Osama di Siddiq Barmak e, in Iran, con la casa di produzione di Mohsen Makhmalbaf; Baz Baran dell’iraniano attivo a Bologna Masoud Zenoudi Rad, autore di un soggetto per un documentario sulla condizione delle seconde generazioni di immigrati iraniani, nati o cresciuti in Italia, e sull’importanza dell’accesso – anche linguistico – alla cultura della propria terra d’origine.

Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Andrea Ravagnan
tel: (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

Documenti

Scarica il comunicato in formato word

Tipo di File: DOC Dimensione: 42.50 Kb