Giorgio Bassani e il cinema
14 ottobre 2010
Una giornata di studi e una retrospettiva cinematografica: il decennale della morte di Giorgio Bassani è l’occasione per ripercorrere le complesse, fertili e contraddittorie relazioni fra letteratura e cinema nel corso degli anni Cinquanta, quando Bassani collaborò alle sceneggiature per film dell’amico Mario Soldati e di Michelangelo Antonioni, Luigi Zampa, Alessandro Blasetti e Luchino Visconti. Ma è anche il periodo di un’intensa collaborazione con Pier Paolo Pasolini, unito a Bassani da una profonda amicizia. Insieme scriveranno varie sceneggiature, per progetti filmici che non sempre saranno realizzati. E dall’inizio degli anni Sessanta, fu il cinema ad ispirarsi alla densità narrativa delle storie di Bassani, come nel caso di La lunga notte del ’43 (1960) di Florestano Vancini.
La Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Giorgio Bassani, l’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini e Rai Teche, promuove venerdì 15 ottobre, nella Sala Cervi della Cineteca di Bologna (via Riva di Reno, 72) una giornata di studi dedicata allo scrittore, con interventi di Paola Bassani, figlia dello scrittore e presidente della Fondazione Bassani, l’assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, e gli studiosi Salvatore Nigro, Marco Antonio Bazzocchi, Martin Rueff, Nico Naldini, Enrico Medioli, Sergio Zavoli, Gianni Clerici, Roberto Chiesi, Federica Villa e Mirko Grasso.
Durante il convegno saranno proiettati alcune interviste filmate: Incontro con Bassani (1970) di Cesare Garboli, Giorgio Bassani e la Certosa di Padula (1974), Incontri della notte – Giorgio Bassani (1983) di Gabriele La Porta e Daniela Palladini e un estratto di IIIB facciamo l’appello (1971) di Enzo Biagi.
Sempre venerdì 15 ottobre, con la proiezione alle ore 17.15 al Cinema Lumière del documentario Il giardino perduto di Giorgio Bassani di Silvana Palumbieri (presentato dalla stessa autrice e da Gian Luca Farinelli) seguito da La lunga notte del ’43 di Vancini, si inaugura anche la retrospettiva che fino al 29 ottobre seguirà il filo rosso che ha unito Bassani e il cinema: lunedì 25 è in programma La provinciale di Mario Soldati, seguito dall’episodio Casa d’altri dal film collettivo Tempi nostri; martedì 26, vedremo La rabbia di Pasolini di Giuseppe Bertolucci, mercoledì 27 La romana di Luigi Zampa, seguito dall’episodio italiano di I vinti di Michelangelo Antonioni, per chiudere venerdì 29 con Il giardino dei Finzi Contini e l’episodio Il ventaglino di Mario Soldati dal film collettivo Questa è la vita.
Sapevo bene, lavorando, di star fornendo un libretto d’opera, sul quale, poi sarebbe intervenuto il regista, che avrebbe provveduto per conto suo a farne ciò che meglio gli sarebbe sembrato. Comunque sia, debbo dire che il lavoro subalterno dello sceneggiatore non è stato senza utilità per la mia letteratura. (…) Fu proprio il lavoro cinematografico, e soprattutto la vicinanza e lo sprone di un amico carissimo, che era un regista, sì, ma anche uno scrittore (parlo di Mario Soldati), il quale non soffriva affatto, ovviamente, dei complessi di inferiorità o superiorità che affliggono tanti uomini di cinema nei confronti della letteratura, fu proprio questo incontro e questa collaborazione a indurmi a uscire da me, a esprimermi completamente sulla pagina. Scrivendo per il cinema, facendo cioè un lavoro affatto diverso da quello dello scrittore, mi ero reso conto in sostanza che lo scrittore, per esprimersi, non ha a sua disposizione altri mezzi all’infuori della parola e dei segni di interpunzione. Niente altro.
Giorgio Bassani
Venerdì 15 ottobre, ore 10-17, Sala Cervi (via Riva di Reno, 72)
GIORGIO BASSANI E IL CINEMA
Convegno di studi
Dalle collaborazioni cinematografiche di un grande scrittore come Giorgio Bassani, come sceneggiatore o come autore di romanzi che furono adattati per lo schermo, nacquero alcuni classici degli anni Cinquanta e Sessanta, oltre a sodalizi artistici con cineasti quali Mario Soldati e Pier Paolo Pasolini. Ma anche tradimenti e dinamiche complesse e contraddittorie che saranno analizzate in un convegno curato dalla Cineteca di Bologna, dal Centro Studi – Archivio Pasolini e dalla Fondazione Giorgio Bassani con il sostegno della Regione Emilia Romagna e la collaborazione del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna e di RAI Teche. In questo ambito, si parlerà anche del ruolo culturale svolto da Bassani come vicepresidente RAI.
Intervengono Paola Bassani, figlia dello scrittore e presidente della Fondazione Bassani, l’assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, e gli studiosi Salvatore Nigro, Marco Antonio Bazzocchi, Martin Rueff, Nico Naldini, Enrico Medioli, Sergio Zavoli, Gianni Clerici, Roberto Chiesi, Federica Villa e Mirko Grasso. Durante il convegno saranno proiettati alcune interviste filmate gentilmente concesse da RAI Teche: Incontro con Bassani (1970) di Cesare Garboli, Giorgio Bassani e la Certosa di Padula (1974), Incontri della notte – Giorgio Bassani (1983) di Gabriele La Porta e Daniela Palladini e un estratto di IIIB facciamo l’appello (1971) di Enzo Biagi.
Venerdì 15 ottobre, ore 17.15, Cinema Lumière
IL GIARDINO PERDUTO DI GIORGIO BASSANI (Italia/2010) di Silvana Palumbieri (40’)
La vita di Giorgio Bassani, uno dei più importanti scrittori italiani della seconda metà del Novecento, rievocata in un documentario che si basa su rari documenti degli archivi RAI. Dall’infanzia a Ferrara alla militanza antifascista (che gli costò anche la prigione), dall’attività editoriale per Feltrinelli all’intenso itinerario di scrittore, con opere quali la raccolta di racconti Dentro le mura e i romanzi Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi Contini e L’airone, fino all’impegno culturale esercitato come vicepresidente della RAI e alle battaglie per la difesa del patrimonio artistico e naturale come presidente di Italia Nostra.
(Roberto Chiesi)
In collaborazione con Rai Teche
Saranno presenti Silvana Palumbieri e Gian Luca Farinelli
LA LUNGA NOTTE DEL ’43 (Italia/1960) di Florestano Vancini (106’)
Tratto dal racconto di Bassani Una notte del '43, adattato da Pasolini, De Concini e dal regista Vancini al suo esordio, è la livida rievocazione di un episodio di efferata rappresaglia fascista perpetrato a Ferrara, dove si intrecciano viltà e cinismo. "Il film di Vancini […] è bello soprattutto nella rappresentazione oggettiva del massacro in piazza: rappresentazione bella perché vera, non inventata. Il mio racconto tuttavia è diverso. Parla, oltre che del massacro in piazza, della vicenda di Pino Barilari". (Giorgio Bassani)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
Lunedì 25 ottobre, ore 17.45, Cinema Lumière
LA PROVINCIALE (Italia/1952) di Mario Soldati (97’)
CASA D’ALTRI – episodio di TEMPI NOSTRI (Italia-Francia/1954) di Alessandro Blasetti (20’)
Fu Bassani a suggerire a Blasetti il racconto Casa d’altri di Silvio D'Arzi, un apologo dominato dal talento sanguigno di Michel Simon. Per La provinciale, "Mario Soldati, Sandro De Feo, Jules Ferry e Giorgio Bassani che hanno scritto la sceneggiatura, si trovarono subito alle prese con la difficoltà di tradurre nel moderno linguaggio cinematografico questo racconto di taglio tradizionale. Essi discussero parecchi mesi e finalmente decisero di fratturare il racconto obiettivo e impersonale in quattro racconti minori, tutti e quattro autobiografici, condotti sui ricordi di quattro personaggi. […] nonostante la diversità d'impianto, il film traduce molto fedelmente e felicemente quanto si era voluto dire nel racconto". (Alberto Moravia)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
Martedì 26 ottobre, ore 20, Cinema Lumière
LA RABBIA DI PASOLINI – Ipotesi di ricostruzione della versione originale realizzata da Giuseppe Bertolucci (Italia/1963-2008) di Pier Paolo Pasolini
Un film-poema, interamente basato su cinegiornali e immagini di repertorio, con la voce in poesia di Giorgio Bassani che si alterna a quella in prosa di Renato Guttuso. "Quello che io intendevo dire nella Rabbia è una cosa un po' confusa in me, una idea irrazionale ancora, non ben definita, non determinata che è presente in tutta la mia opera di questi anni [...]: è l'idea di una nuova preistoria. E cioè i miei sottoproletari vivono ancora nell'antica preistoria, nella vera preistoria, mentre il mondo borghese, il mondo della tecnologia, il mondo neocapitalistico va verso una nuova preistoria e la somiglianza fra le due preistorie è puramente casuale". (Pier Paolo Pasolini)
Mercoledì 27 ottobre, ore 17.15, Cinema Lumière
LA ROMANA (Italia/1954) di Luigi Zampa (108’)
Per La romana, Ennio Flaiano, Alberto Moravia e Bassani adattarono il romanzo dello stesso Moravia per una scelta di Luigi Zampa. "Zampa è un regista che ci interessa sempre, proprio per questa sua capacità di dare immagini tangibili agli umori, al moralismo pessimista dell'italiano medio, al suo giudizio su epoche recenti, e creare maschere contemporanee comiche o drammatiche […]. Nel cinema italiano che trae il suo maggior vigore dalla formazione letteraria e culturale dei suoi artisti migliori, Zampa ha un contatto con la realtà che non è di tipo letterario". (Italo Calvino)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
I VINTI (Italia/1952) di Michelangelo Antonioni (35’) – episodio italiano
Per l’episodio italiano di I vinti, Bassani scrisse con Maselli una sceneggiatura su un giovane terrorista missino, ma la produzione impose una ‘versione’ purgata di qualsiasi contenuto politico.
Venerdì 29 ottobre, ore 18, Cinema Lumière
IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI (Italia/1970) di Vittorio De Sica
Dopo il naufragio di un progetto di Zurlini, De Sica riuscì a portare sullo schermo uno dei più celebri romanzi di Bassani, su una illustre (e immaginaria) famiglia ebrea di Ferrara, travolta dagli orrori nazifascisti. Grande successo di pubblico, fu sconfessato dallo scrittore che portò De Sica in tribunale.(Roberto Chiesi)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
IL VENTAGLINO episodio di Mario Soldati di Questa è la vita (1954)
Per l’amico Soldati, Bassani adattò nel 1954 un ironico e disinibito racconto di Pirandello destinato a un film a episodi tratti dalle Novelle per un anno.
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