Sguardi sul mondo in Piazza Maggiore
23 luglio 2010
In viaggio per il mondo, attraverso lo sguardo dei registi: si intitola appunto Sguardi sul mondo il ciclo di Sotto le stelle del cinema che la Cineteca di Bologna dedica in Piazza Maggiore ad alcuni dei titoli più interessanti degli ultimi anni, film capaci di zoomare con coraggio e intelligenza sulle zone di conflitto (vedi l’Israele di Ari Folman o l’Iraq raccontato da Brian De Palma), o di contrasti tra ricchezza e povertà (il Brasile di Walter Salles), senza privarci di uno sguardo più leggero, esotico e fiabesco, come sa fare solo Bollywood con le sue storie di principi e principesse, amori perduti e ritrovati.
Mentre Cous cous funge da vero trait d’union tra gli appuntamenti (tutti in versione originale con sottotitoli italiani) di Aspettando Slow Food on Film (che si chiudono appunto domenica 25 luglio con il film di di Abdel Kechiche, anch’esso in originale), Sguardi sul mondo si inaugura lunedì 26 (alle ore 22 in Piazza Maggiore, introduce Andrea Meneghelli) con Valzer con Bashir, film d’animazione in cui Ari Folman ricostruisce il massacro di Sabra e Shatila.
Ad aprire la serata, un cortometraggio anch’esso d’animazione, Gamba trista, del bolognese Francesco Filippi, una piccola storia che molto ci insegna sulla capacità di capire le diversità, attraverso il personaggio-simbolo Gamba Trista, le cui gambe molli finiscono sempre annodate dai suoi compagni di scuola. Realizzato da Studio Mistral Creative Group, il film è in concorso al Giffoni Film Festival.
Redacted è stato un Leone d’Argento scomodo a Venezia nel 2007. Scomodo anche perché il regista si chiama Brian De Palma, non solo perché porta alla luce il confuso chiaroscuro di vicende "grandi" (le strategie belliche decise dalle alte sfere) e "piccole" (la squallida quotidianità di chi la guerra la fa – i soldati – e di chi la guerra la subisce – la popolazione civile). Lo scandalo di una pellicola come Redacted è stato tale da oscurarne l’uscita nelle sale italiane e l’occasione di vederlo sul grande schermo di Piazza Maggiore (martedì 27 luglio, presentato da Andrea Meneghelli) è ancora più preziosa.
Si cambia decisamente registro con un nuovo ‘sguardo sul mondo’, quello supercinefilo dell’India e della sua imponente industria cinematografica, fucina di sogni come quello di Jodhaa Akbar, in programma mercoledì 28 e presentato da Gianni Sofri: non più un esperimento per la Cineteca, dopo il successo di due anni fa sempre con un film di produzione Bollywood e una piazza stracolma delle più diverse etnie.
Ultimo sguardo sul mondo, prima della serata finale di Sotto le stelle del cinema con L’uomo che verrà venerdì 30, è quello di Walter Salles, Orso d’Oro nel 1998 a Berlino con Central do Brasil, in programma giovedì 29.
Domenica 25 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
COUS COUS (La Graine et le Mulet, Francia/2007) R.: Abdellatif Kechiche
Int.: Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache. D.: 151’
Il mondo sa essere cattivo, come ben dimostrano le vicende di Slimane, magrebino sessantenne in Francia da una vita: dopo trent'anni di lavoro, al cantiere navale (siamo nei pressi di Marsiglia) lo mettono da parte come una ciabatta vecchia; l'armonia familiare è un ideale frantumato; il desiderio di rimettersi in gioco, trasformando un barcone buono per il ferrovecchio in ristorante, si incaglia contro banche, burocrazie e falle dell'integrazione; quando più ne ha bisogno, tre giovinastri gli rubano il motorino e lo costringono a un inseguimento senza senso. Eppure questo è un film che riesce a non piangersi mai addosso, trovando la gioia nella pienezza dell'umanità imperfetta e nel gusto di raccontarla così com'è. La cattiveria del mondo, anche se a brevi tratti (ma per questo i più preziosi), si ritrae davanti a una tavola affollata di mani che condividono il cous cous, è scacciata dal sudore collettivo che sprigiona dal vortice di una danza del ventre, zittisce col crescendo di una musica che a poco a poco ti rapisce. Cous cous non è un film di facili speranze, ma un invito convincente a non perdere quelle poche che ci avanzano. (Andrea Meneghelli)
Versione originale sottotitoli italiani
Lunedì 26 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
VALZER CON BASHIR
(Waltz with Bashir, Israele-Francia-Germania/2008) R.: Ari Folman
Int.: Ari Folman, Mickey Leon, Ori Sivan. D.: 87’
Introduce Andrea Meneghelli
Il 14 settembre 1982, il presidente libanese Bashir Gemayel muore in un attentato. Per ritorsione, tra il 16 e il 18 settembre, le milizie cristiano-libanesi penetrano nei campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila, alla periferia di Beirut, e compiono una strage di civili di proporzioni ancora imprecisate, con l’appoggio dell’esercito israeliano. Il film lavora sulla rimozione di quel massacro, scandagliando una coscienza privata e collettiva, per risvegliare la memoria e denudare la propria coscienza di fronte alla consapevolezza della colpa. Il protagonista è un alter ego autobiografico del regista, un ex soldato israeliano che prese parte all’azione ma ne ha completamente cancellato la memoria. Intervistando ex commilitoni che si trovavano in Libano con lui, si riappropria del proprio passato e del proprio dolore, in flash che a poco a poco ricompongono la verità fino ad allora indicibile e inguardabile. Valzer con Bashir è un cartone animato stretto tra la secchezza della cronaca e la visionarietà di lampi onirici. Dimostra, una volta di più, che il disegno può essere veritiero più di un reportage, e che il realismo della rappresentazione è una questione di attitudine.
(Andrea Meneghelli)
Versione originale sottotitoli italiani
precede
GAMBA TRISTA (Italia/2010) R.: Francesco Filippi D.: 8’
Martedì 27 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
REDACTED
(USA/2007) r.: Brian De Palma. Int.: Kel O’Neill, Ty Jones, Izzy Diaz. D.: 90’
Introduce Andrea Meneghelli
Con questo film De Palma abbandona le atmosfere noir sofisticate che lo hanno reso celebre, ma non rinuncia a scandagliare una delle tematiche che lo ha da sempre maggiormente affascinato: l’immagine come abisso di verità e menzogna. L’intervento statunitense in Iraq gli consente di allargare esplicitamente lo spettro delle sue riflessioni sull’incessante mediazione che le immagini frappongono tra la nostra comprensione del mondo e la presunta realtà. La guerra è lo scenario su cui mille occhi meccanici indirizzano i propri sguardi parziali e contraddittori. La traccia narrativa del film (un gruppetto di soldati americani in Iraq nel 2006 coinvolti nel barbaro stupro di una quindicenne) si spezza in una babele di punti di vista che, per quanto continuamente intrecciati, non possono lasciare emergere un senso univoco: il reportage di uno dei commilitoni, i servizi dei telegiornali, le testimonianze postate sul web, i nastri delle telecamere a circuito chiuso… L’unica verità che De Palma sembra considerare indiscutibile è un sentimento di disgusto e pietà. (Andrea Meneghelli)
Per gentile concessione di A. E. Media
Versione originale sottotitoli italiani
Mercoledì 28 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
Immagini di Bologna
In collaborazione con Soprintendenza ai beni architettonici, ambientali e paesaggistici di Bologna.
a seguire
JODHAA AKBAR
(India/2008) R.: Ashunton Gowariker. Int.: Hrithik Roshan, Aishwarya Rai, Sonu Sood. D.: 213’
Introduce Gianni Sofri
XVI° secolo. L’impero del Mogol Akbar il Grande si estende dall’Afganistan alla baia del Bengala, dall’Himalaya al fiume Narmada nell’India centrale. Per calcolo politico, Akbar intende sposare Jodhabai, la principessa degli induisti Rajput. La piena soddisfazione dell’amore, che inevitabilmente deve trionfare su pregiudizi e ogni altra sorta di trame avverse, si fa tutt’uno con un messaggio di integrazione religiosa. Come nella migliore tradizione del cinema di Bollywood, in questo film tutto è spettacolo e grandezza: paesaggi d’incanto, scenografie accuratissime, musiche coinvolgenti, battaglie d’amore e scontri tra eserciti avversi allacciati nella stessa smania di perfezione coreografica. La mente va ai grandi affreschi pseudostorici di Cecil B. De Mille, anche se occorre ammettere che l’irresistibile magniloquenza del cinema indiano è uguale solo a se stessa. Se ha ancora senso parlare di grande cinema popolare, forse bisogna partire da qui. (Andrea Meneghelli)
Versione originale sottotitoli italiani
Giovedì 29 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
CENTRAL DO BRASIL
(Brasile/1998) R.: Walter Salles. Int.: Fernanda Montenegro, Vinicius De Oliveira, Marilia Pera. D.: 115’
È il film di un popolo in viaggio, di migliaia di persone che salgono e scendono da bus, metro, treni, protagonisti di piccole e grandi storie. Un viaggio che chiude in sé numerosi altri viaggi: non solo quello di Josué alla scoperta di un padre che non conosce, ma anche quello di Dora, in fuga da un destino che l’ha resa diffidente e cinica e che nella mente ripercorre la sua storia, alla ricerca di un senso. È il viaggio anche dei fratelli di Josué, Moises e Isaia, anche loro ad un bivio della loro vita, incerti se rimanere legati a un passato che non si fa mai presente (il ritorno del padre, promesso in una lettera, ma non ancora avvenuto) o se proseguire da soli nella costruzione della loro vita. Central do Brasil non è soltanto un film realistico né solo emotivamente coinvolgente: Salles comincia già nel prologo, a Rio de Janeiro, a prendere le ‘distanze’ dalla realtà disperata e miserrima in cui vivono ‘la donna’ e ‘il ragazzino’ di cui sullo schermo giungono immagini fredde, quasi scarnificate. Quando comincia il viaggio verso il Nordest alla ricerca dell’introvabile padre di Josué – come scrive Roberto Escobar – "più che il territorio del Brasile, sembra che i due ne attraversino l’anima". (Valeria Dalle Donne)
Copia proveniente da Finnish Film Archive
Versione originale sottotitoli italiani
Sotto le stelle del cinema
Bologna, 4 – 30 luglio 2010
Spettacoli:
Piazza Maggiore
ore 22
(in caso di pioggia: Cinema Lumière – via Azzo Gardino, 65)
ingresso gratuito
Informazioni:
fondazione.cinetecadibologna.it/Sotto_stelle_cinema_2010
Sotto le stelle del cinema è promosso da: Cineteca del Comune di Bologna, Comune di Bologna – Sistema Bologna, Mostra Internazionale del Cinema Libero.
Main sponsor: Gruppo Hera.
Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura; Fondazione Carisbo; Programma MEDIA+ dell’Unione Europea.
In collaborazione con: CSC – Cineteca Nazionale; Laboratorio L’Immagine Ritrovata; Europa Cinemas.
Sponsor: Aeroporto di Bologna; Banca Popolare dell’Emilia-Romagna; Groupama Assicurazioni.
Nell’ambito di: Bologna Estate 2010.
Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Patrizia Minghetti
tel. (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it
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