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Capossela presenta 'La strada' per Sotto le stelle del cinema

3 luglio 2010

Un’estate cinematografica nel segno di Fellini, e non poteva che esser così. Come festeggiare al meglio i novant’anni dalla nascita del maestro riminese, se non con il cinema in piazza, lui, che ha reso sublime lo spettacolo popolare. La poesia della Strada non nasce in fondo dal baraccone ambulante di Zampanò e Gelsomina?

Proprio a Zampanò, Vinicio Capossela dedicò una canzone nell’album che ormai tanti anni fa lo fece conoscere anche al grande pubblico. Chi, allora, meglio dell’autore di Zampanò per presentare in Piazza Maggiore La strada di Federico Fellini? Lunedì 5 luglio, alle ore 22, sarà allora Vinicio Capossela a battezzare questo secondo appuntamento felliniano per Sotto le stelle del cinema (la manifestazione estiva, fiore all’occhiello della programmazione della Cineteca), preceduto, domenica 4 luglio, da un altro capolavoro nato dalla mano di Fellini, Roma, nella nuova versione restaurata dal laboratorio L'Immagine Ritrovata.

Il programma completo di Sotto le stelle del cinema, che si concluderà il prossimo 30 luglio, sarà annunciato lunedì mattina in conferenza stampa.

 

Domenica 4 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
ROMA
(Italia-Francia/1972) Regia: Federico Fellini. D.: 130'
Che cos'è Roma? A che penso quando sento la parola Roma? Me lo sono spesso domandato. E più o meno lo so. Penso a un faccione rossastro che assomiglia a Sordi, Fabrizi, la Magnani. Un'espressione resa pesante e pensierosa da esigenze gastro-sessuali. Penso a un terreno bruno, melmoso; a un cielo ampio, fasciato, da fondale dell'opera, con colori viola, neri, argento; colori funerei. Ma tutto sommato è un volto confortante. Confortante perché Roma ti permette ogni tipo di speculazione in senso verticale. Roma è una città orizzontale, di acqua e di terra, sdraiata, ed è quindi la piattaforma ideale per dei voli fantastici. (…) Roma è una madre, ed è la madre ideale, perché indifferente. È una madre che ha troppi figli, e quindi non può dedicarsi a te, non ti chiede nulla, non si aspetta niente. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai, come il tribunale di Kafka. In questo c'è una saggezza antichissima; africana quasi; preistorica. Sappiamo che Roma è una città carica di storia, ma la sua suggestione sta proprio in un che di preistorico, di primordiale, che appare netto in certe sue prospettive sconfinate e desolate, in certi ruderi che sembrano reperti fossili, ossei come scheletri di mammut... (…)
Col suo pancione placentario e il suo aspetto materno evita la nevrosi ma impedisce anche una vera maturazione. Qui non ci sono nevrotici ma nemmeno adulti. È una città di bambini svogliati, scettici e maleducati; anche un po' deformi, giacché impedire la crescita è innaturale.
Anche per questo a Roma c'è un tale attaccamento alla famiglia. Io non ho mai visto una città al mondo dove si parli tanto dei parenti. (…)
Avevo pensato a una Roma scrutata come da uno straniero, una città vicinissima e lontana come un pianeta. Da questa prima idea, quasi senza che me ne accorgessi, s'è sviluppato col tempo il progetto del film attuale. E adesso che il film è finito, non so proprio se risponda o no all'ispirazione iniziale. No, non so proprio dirlo. (…) Sono rimaste fuori parecchie cose della sceneggiatura. Volevamo fare una sequenza sulla circolare notturna, una sulla partita Roma-Lazio, con il tifoso che ha perso la scommessa e deve immergersi nella fontana di piazza degli Eroi... Una sequenza sulle donne di Roma; una sul Ponentino e sulle nuvole... Sono rimaste fuori. Soprattutto è rimasta fuori la sequenza sul cimitero del Verano.(...) Anche nel camposanto, Roma mantiene il suo aspetto di grande appartamento nel quale puoi passeggiare in pigiama, ciabattando. Ma questa sequenza non l'ho più girata. Comunque, nel film c'è ugualmente l'aspetto di quell'immenso cimitero, brulicante di vita che è Roma.
Federico Fellini, Roma & Fellini, in Federico Fellini, Roma, a cura di Bernardino Zapponi, Cappelli, Bologna 1972

Lunedì 5 luglio, ore 22, Piazza Maggiore
LA STRADA
(Italia/1954) R.: Federico Fellini. Int.: Anthony Quinn, Giulietta Masina, Richard Basehart. D.: 107’
Introduce Vinicio Capossela
La fascinazione di Fellini per i marginali, gli emarginati, i diversi, si unisce in La strada ad un'altra passione: il circo. Il circo come spettacolo delle periferie, delle campagne, delle strade. I protagonisti del film – una delle più importanti 'filiazioni' chapliniane della storia del cinema – sono tre personaggi che non appartengono ad un organico circense ma vi si aggregano solo temporaneamente: Il Matto, Gelsomina e Zampanò. Il primo (Richard Basehart) è la quintessenza dell'artista: fantasioso, ironico, spericolato e spirito bizzarro, destinato a una delle rare morti violente del cinema felliniano. Gelsomina (Giulietta Masina) è una povera di spirito di grande pathos umano, venduta dalla madre per quattro soldi, fanciulla-vecchina asessuata e vulnerabile, che muore dentro di sé quando assiste all'omicidio del Matto. Infine Zampanò (Anthony Quinn), il brutale energumeno che ripete eternamente lo stesso numero di forza fisica (oggetto delle derisioni del Matto), ma destinato a scoprire il rimorso e il pentimento dopo la morte randagia di Gelsomina. Ispirato ad un soggetto di Tullio Pinelli, La strada fu il primo trionfo internazionale di Fellini (Oscar per il miglior film straniero nel 1956), che era riuscito ad imporre la Masina contro la volontà di tutti i produttori. (Roberto Chiesi)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale

 

Sotto le stelle del cinema
Bologna, 4 – 30 luglio 2010

Spettacoli:
Piazza Maggiore
ore 22
(in caso di pioggia: Cinema Lumière – via Azzo Gardino, 65)
ingresso gratuito

Informazioni:
fondazione.cinetecadibologna.it/Sotto_stelle_cinema_2010

Sotto le stelle del cinema è promosso da: Cineteca del Comune di Bologna, Comune di Bologna – Sistema Bologna, Mostra Internazionale del Cinema Libero.
Main sponsor: Gruppo Hera.
Con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema; Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura; Fondazione Carisbo; Programma MEDIA+ dell’Unione Europea.
In collaborazione con: CSC – Cineteca Nazionale; Laboratorio L’Immagine Ritrovata; Europa Cinemas.
Sponsor: Aeroporto di Bologna; Banca Popolare dell’Emilia-Romagna; Groupama Assicurazioni.
Nell’ambito di: Bologna Estate 2010.

 

Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Patrizia Minghetti
tel. (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
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