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Il colore del 1910

29 giugno 2010

Il colore: che sfida per il cinema! A quella realtà in bianco e nero – che oggi torna senza dubbio a offrire la sua suggestione – sembrava mancare qualcosa d’imprescindibile. E proprio il colore, la sua ricerca, dagli albori della settima arte al trionfo del technicolor, è da qualche tempo un nuovo oggetto d’indagine per il festival Il Cinema Ritrovato, così come lo è la ricerca delle immagini rare, suggestive fino all’incredibile, del cinema di cent’anni fa.

Per questa 24ª edizione del festival promosso dalla Cineteca di Bologna e dalla Mostra Internazionale del Cinema Libero colore e cinema di cent’anni fa trovano una magica convergenza in un programma tripartito, curato da un’esperta del cinema antico come Mariann Lewinsky e che vedremo nella sua condizione migliore, probabilmente, al Cinema Arlecchino domani, mercoledì 30 giugno, alle ore 16.

I colori del 1910, questo il contenitore di sette film realizzati tutti attorno al 1910 e così raccolti: Colorando realtà e fantasia (con titoli ‘realistici’, appunto, come Fabrication de l’acier e ricostruzioni mitologiche come la Didone abbandonata di Luigi Maggi); L’apice del pochoir, tecnica di colorazione meccanica che raggiunge la sua fortuna massima tra il 1912 e il 1914 (e avremo occasione di vedere Il re fantasma di Ugo Falena); in chiusura, la sezione La bellezza della rovina: i colori della decomposizione, giocata infatti sugli effetti suggestivi della decomposizione del colore e per la quale è stato scelto La légende du fantôme, realizzato nel 1908 da Segundo de Chomon.

Una sezione, questa dedicata al colore, una cui testimonianza appare anche nelle pagine centrali del catalogo del festival, al cui interno campeggia proprio una preziosa sezione a colori. Per la prima volta, il catalogo del festival (curato da Guy Borlée e Roberto Chiesi) diventa un volume pieno di schede e contributi originali, corredato da documentazione fotografica e grafica da qualificarlo a tutti gli effetti come libro da collezione (in vendita a 15 €).

Un Renoir sovvertitore del buon costume borghese ci aspetta invece in Piazza Maggiore, alle ore 22, per la serata di mercoledì 30 giugno: Boudou sauve des eaux, nel nuovo restauro eseguito da Pathé in associazione con i laboratori L’immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna e Digimage di Parigi, è il film che Jean Renoir trasse nel 1932 dalla pièce di René Fauchois, in realtà capovolgendone l’ordine, in accordo con il protagonista Michel Simon (interprete della commedia anche in palcoscenico), ma non con il suo autore! Ne nacque qualche difficoltà, il film fu inizialmente bloccato, per poi trovare maggiore fortuna: se l’irrequieto Boudou, cane sciolto privo di sovrastrutture che scardina la buona società che di quelle sovrastrutture fa la propria forza, ecco che emerge la chiave irresistibile di un testo che nella penna di René Fauchois vedeva invece il povero Boudou finire anche lui nelle catene del buon costume borghese.

Boudou sarà preceduto da un ritrovamento di quelli griffati: 8 minuti di Roberto Rossellini. Il ruscello di Ripasottile, documentario che il regista di Roma città aperta realizzò nel 1941, è stato ritrovato in modo del tutto fortunoso da Domenico Murdaca in un cinema abbandonato in Calabria, prima che i suoi infiniti piccoli frammenti venissero risistemati nel laboratorio L’Immagine Ritrovata (cfr. scheda allegata). E dopo la presentazione a Cannes, ecco a Bologna il preziosissimo ritrovamento, presentato dall’autore stesso di questa sensazionale scoperta, Domenico Murdaca.

Parallelamente al programma filmico, sono aperte tutte le esposizioni, vasto corollario – difficile in realtà da definire tale – delle proiezioni fatto da Fellini. Dall’Italia alla luna (ore 10-18, MAMbo), da Starring Enrico Caruso. Il tenore nel cinema muto (ore 10-18, Sala espositiva della Cineteca), senza dimenticare la Mostra mercato dell’editoria cinematografica, che quest’anno accompagnerà i visitatori del Cinema Ritrovato per tutta la durata del festival, dalle ore 9.30 alle 18.30 nella Biblioteca Renzo Renzi.

Il Cinema Ritrovato
24ª edizione
Bologna, 26 giugno – 3 luglio

Luoghi:
Piazza Maggiore
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Cinema Arlecchino (via Lame, 57)
Sala Cervi e Sala espositiva (via Riva di Reno, 72)
Biblioteca Renzo Renzi (via Azzo Garino, 65)
MAMbo (via Don Minzoni, 14)

Informazioni:
Segreteria del festival
tel: (+39) 0512194814
cinetecamanifestazioni1@comune.bologna.it
fondazione.cinetecadibologna.it/cinemaritrovato2010

Il Cinema Ritrovato è promosso da: Mostra Internazionale del Cinema Libero e Cineteca del Comune di Bologna.
Con il contributo di: Comune di Bologna - Settore Cultura e Rapporti con l'Università, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Programma MEDIA+ dell’Unione Europea.
In collaborazione con: CSC- Cineteca Nazionale, L’Immagine Ritrovata, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Europa Cinemas.
Main sponsor: Gruppo Hera.
Sponsor: Aeroporto di Bologna, Centro Porche Bologna, Groupama.

Ufficio stampa Cineteca di Bologna:
Patrizia Minghetti
tel. (+39) 0512194831
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it
Andrea Ravagnan
tel (+39) 0512194833
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it

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