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Bazzocchi e Chiesi presentano 'La città delle donne'

27 maggio 2010

Nuovo appuntamento al Cinema Lumière con Fellini. Dall’Italia alla luna: venerdì 28 maggio, alle ore 17.30, Marco A. Bazzocchi e Roberto Chiesi presentano La città delle donne, realizzato da Federico Fellini nel 1980.

Presentazione a cura di Roberto Chiesi:
"Gli spettatori che conoscono già La città delle donne (1980) di Federico Fellini e vorranno tornare a rivederlo venerdì 28 maggio alle 17,30 al cinema Lumière, nell'ambito della retrospettiva dedicata al Maestro riminese, scopriranno una piccola sorpresa: infatti la copia che sarà proiettata quel giorno dalla Cineteca di Bologna comprende una sequenza mancante dalle edizioni in dvd del film e dalla maggior parte delle copie in circolazione. Non è una sequenza qualsiasi: infatti si tratta di un film nel film, ossia di un filmato che le femministe proiettano al loro congresso (nella prima parte de La città delle donne) e che mostra alcuni prostituti intenti a battere per una clientela esclusivamente femminile.
Così Federico Fellini descriveva questa sequenza nell'ultima stesura della sceneggiatura del film: "Due signore guardano attraverso i vetri di un'automobile, stanno valutando quale scegliere tra i vari prostituti. Parlano con un tipo che è evidentemente il ruffiano. Appaiono immagini della polizia femminile che carica i prostituti su un cellulare. (…)
La proprietaria o la direttrice del bordello mostra, sfogliandolo, una specie di album catalogo, con le fotografie dei vari prostituti colti nell'esibizione dei loro particolari talenti, doti e qualità: lingua, occhi romantici, manone gigantesche, schiene villose, nasi beccuti. Qualche prostituto è ritratto mentre fa poderose flessioni per dimostrare potenza e ritmo o mentre piega la schiena ad arco fino a spuntare con la testa fra le cosce".
Fellini disegnò la scenografia di questa sequenza, che immaginò ambientata presso un enorme, totemico gasometro, che recava la sigla ironica e derisoria "Könhan".
La città delle donne è l'unico film interamente onirico di Fellini, un lungo viaggio-sogno che sembra iniziare come un'avventura reale e svela solo alla fine la propria appartenenza alla dimensione delle fantasie mentali di un io. Non a caso, è forse il film che presenta più debiti nell'ispirazione con i due splendidi libroni dove il Maestro disegnava e descriveva i propri sogni, pubblicati in un sontuoso volume edito da Rizzoli e dalla Fondazione Fellini nel 2007, Il libro dei sogni, appunto, a cura di Tullio Kezich e Vittorio Boarini. Al termine della proiezione de La città delle donne, Marco Antonio Bazzocchi e Roberto Chiesi - che hanno entrambi recentemente collaborato al libro francese Fellinicittà, curato da Jean-Max Méjean - prenderanno spunto dal film del 1980 per evidenziare la straordinaria ricchezza espressiva dei disegni e degli scritti onirici del Maestro e i legami del sognatore Snaporaz (Marcello Mastroianni) con l’io del sognatore che, nelle splendide e vivide tavole riprodotte nel volume, attraversa pericoli, seduzioni e avventure di ogni genere".

Fellini. Dall’Italia alla luna
Venerdì 28 maggio, ore 17.30, Cinema Lumière
LA CITTÀ DELLE DONNE (Italia-Francia/1980) di Federico Fellini (138’)
Mastroianni trascinato in un lungo viaggio-sogno dove si ritrovano gli echi di un presente divenuto minaccioso e irriconoscibile. L'ironia di Fellini investe non tanto il femminismo e le rivendicazioni dell'identità femminile ma il maschilismo italiano, deriso nelle sue componenti di immaturità e gallismo, incarnate da Sante Katzone, una feroce variante parodistica di Casanova. Da antologia le sequenze delle visioni di fantasmi erotici e dell'archivio 'sonoro' delle favolose conquiste di Katzone.
Intervengono Marco A. Bazzocchi e Roberto Chiesi

Ufficio Stampa:
Andrea Ravagnan
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