Crossover: le nuove frontiere del cinema europeo
27 aprile 2010
L’americano Abel Ferrara che racconta storie di carcerate napoletane, il taiwanese Hou-Hsia Hsien che segue le traiettorie di un palloncino rosso nel cielo di Parigi, celebrata dal film collettivo Paris, je t’aime (la pellicola che inaugura la rassegna mercoledì 28 aprile alle ore 18). Ma anche gli ultimi lavori di autori sudamericani come Biniez, Reygadas, Alonso e Salles, tutti co-prodotti da capitali europei.
L'Europa del cinema si apre al mondo alla ricerca di nuovi sguardi e contaminazioni estetiche e tutto questo lo ritroviamo in Crossover, la rassegna che dal 28 aprile al 7 maggio propone al cinema Lumière ‘le nuove frontiere del cinema europeo’ con la partecipazione di autorevoli ospiti.
Si comincia mercoledì 28 alle 18 con Paris, Je t’aime film collettivo di Denys Podalydes, Gurinder Chada, Gus Van Sant, Ethan e Joel Cohen, Walter Salles, Daniela Thomas, Christopher Doyle, Isabel Coixet, Suwa Nobuhiro, Sylvain Chomet, Alfonso Cuaron, Olivier Assayas, Oliver Schmitz, Richard Lagravenese, Vincenzo Natali, Wes Craven, Frédéroc Auburtin, Gérard Depardieu e Alexander Payne, il film che ha aperto l'edizione 2006 del Festival di Cannes nella sezione ‘Un certain regard’.
Alle ore 20 primo ospite della rassegna, Karl Baumbartner che introdurrà in veste di co-produttore Il gigante di Adrián Biniez, premio per il miglior debutto e Gran Premio della Giuria a Berlino 2009.
Appuntamento speciale giovedì 29 con il regista Abel Ferrara che incontrerà il pubblico in sala al termine del suo documentario Napoli Napoli Napoli (inizio ore 20) accompagnato da I Figli del Bronx, coproduttori del film.
Mercoledì 28 aprile, Cinema Lumière
Ore 18
PARIS, JE T’AIME (Francia/2006) di Denys Podalydes, Gurinder Chada, Gus Van Sant, Ethan e Joel Cohen, Walter Salles, Daniela Thomas, Christopher Doyle, Isabel Coixet, Suwa Nobuhiro, Sylvain Chomet, Alfonso Cuaron, Olivier Assayas, Oliver Schmitz, Richard Lagravenese, Vincenzo Natali, Wes Craven, Frédéroc Auburtin, Gérard Depardieu e Alexander Payne (120’)
Il discorso amoroso, scrive Barthes "non ha una gerarchia, nasce per corti circuiti, per associazioni labili o ossessive". Può solo essere sfiorato e intuito, attraverso minuscoli e splendenti frammenti di pensieri e riflessioni. Come tentano di fare questi venti episodi, realizzati da altrettanti registi, ognuno ambientato in un quartiere diverso di Parigi. In pochi veloci minuti ora lirici, ora beffardi "schizzano l'abbozzo, la promessa, l’eco, il ricordo di un amore". (Fabio Ferzetti)
Film d'apertura dell'edizione 2006 del Festival di Cannes nella sezione ‘Un certain regard’.
Versione originale sottotitoli italiani
Ore 20
GIGANTE (Uruguay-Argentina-Germania-Olanda/2009) di Adrián Biniez (84’)
Jara è un trentacinquenne timido e riservato, che lavora come guardia giurata in un supermarket di Montevideo. La sua vita senza scosse fatta di giornate noiose, parole crociate e tv, è sconvolta dalla passione presto ossessiva per la bella Julia, la ragazza delle pulizie. "Biniez tratteggia un convincente e sommesso elogio degli ultimi, per i quali rivendica un diritto alla felicità che il mondo sembra voler loro negare". (Paolo Mereghetti)
Premio per il miglior debutto e Gran Premio della Giuria a Berlino 2009.
Versione originale sottotitoli italiani
Introduce il coproduttore Karl Baumgartner
Ore 22.15
STELLET LICHT (Luz silenciosa, Messico-Francia-Olanda/2007) di Carlos Reygadas (142’)
Il dramma dell’adulterio sconvolge la vita di un'intera comunità di anabattisti mennoniti, insediata in una remota regione agricola del Messico. Il passo ieratico e ritualistico, il pathos a un tempo umano e religioso inscritto nei pittorici primi piani di autoctoni attori non professionisti, il paesaggio intriso di spiritualità e di una biblica bellezza primigenia, non possono non far pensare a Dreyer. Gran Premio della Giuria a Cannes 2007.
Versione originale sottotitoli italiani
Giovedì 29 aprile, Cinema Lumière
Ore 18
LIVERPOOL (Argentina-Francia-Olanda-Germania/2008) di Lisandro Alonso (84’)
Dopo vent’anni di sbornie e donne a pagamento il marinaio Farrel decide di scendere dal cargo su cui è imbarcato per ricercare la madre e un'identità perdute sotto la spessa coltre nevosa di un paesino della Terra del Fuoco. Ancora uomini in fuga e il rapporto problematico con uno spazio e una natura da conquistare al centro del cinema minimalista e onirico di uno degli autori più talentuosi della nuova generazione argentina. Presentato nella sezione ‘Quinzaine des realisateurs’ a Cannes 2008.
Versione originale sottotitoli italiani
Ore 20
NAPOLI NAPOLI NAPOLI (Italia/2009) di Abel Ferrara (109’)
Dopo una serie di interviste realizzate nel carcere femminile di Pozzuoli, Ferrara, colpito dalle dichiarazioni fatalistiche delle detenute, ha innestato sulle loro storie di vita tre diverse narrazioni, scritte da altrettanti diversi sceneggiatori italiani. "Non è un film convenzionale, ma il racconto di una città complessa, dalle mille facce. Nasce dal mio cuore, dal mio sangue. Si chiama Napoli, Napoli, Napoli, ma potrebbe essere New York New York New York: lo schermo è lo specchio della mia anima, le zone oscure sono le mie".
In concorso al Festival di Toronto 2009. Fuori concorso alla Mostra di Venezia 2009
Al termine, incontro con Abel Ferrara e i Figli del Bronx (coproduttori)
Ore 22.30
LINHA DE PASSE (Francia-Brasile/2008) di Walter Salles (120’)
Storie scure e incrociate, ispirate a fatti di cronaca, di quattro giovani fratelli alla deriva, incastonate con prepotenza verista nello squallore delle favelas paoliste. I personaggi di questo inferno metropolitano dai colori quasi annullati che tanto assomiglia alla Napoli di Gomorra cercano di reinventare le loro vite, ma scoprono che il bene e il male, il coraggio o la vigliaccheria, non sono così diversi di fronte alla miseria.
Premio per la miglior attrice a Sandra Corveloni a Cannes 2009.
Versione originale sottotitoli italiani
Venerdì 30 aprile, ore 17.30, Cinema Lumière
LE VOYAGE DU BALLON ROUGE (Francia-Taiwan/2008) di Hou-Hsiao Hsien (115’)
Non poteva essere più francese l'ultima prova del maestro di Taiwan: ambientato a Parigi, finanziato dal Musée d'Orsay, interpretato da Juliette Binoche con un più che esplicito omaggio al quasi omonimo film di Albert Lamorisse. Protagonista un palloncino rosso che segue, come uno spiritello benigno, le giornate di un bambino, figlio di genitori separati. Macchina da presa quasi sempre fissa, inquadrature che si dilatano in lunghi piani sequenza, dialogo rarefatto, narrazione ellittica. Il cinema poetico di Hou-Hsiao Hsien è un gioco di specchi che procede per tocchi lievi, con cui riflette, dall'aerea prospettiva di un palloncino, sulla dissoluzione della famiglia e sulla solitudine nella città contemporanea.
Film d’apertura dell’edizione 2007 del Festival di Cannes nella sezione ‘Un certain regard’.
Versione originale sottotitoli italiani
Domenica 2 maggio, ore 18, Cinema Lumière
MAL DIA PARA PESCAR (Uruguay-Spagna/2009) di Álvaro Brechner (100’)
Da un racconto dell'italo-uruguaiano Juan Carlos Onetti, le picaresche avventure di una strana coppia di itineranti cialtroni, un impresario truffaldino e un gigantesco ex campione di wresting che si commuove solo sulle note di Lilì Marlene. Alla sua opera prima Brechner, regista ‘transculturale’ per autodefinizione, riesce felicemente a coniugare toni da realismo magico e ambientazioni western, arie d'opera e tarantella napoletana. Una comicità – come per Tarantino e i Coen – che passa attraverso l'ibridazione e la citazione.
In concorso nella sezione ‘Semaine de la Critique’ a Cannes 2009.
Versione originale sottotitoli italiani
Martedì 4 maggio, Cinema Lumière
Ore 18
ESTADO DO MUNDO (Portogallo-Francia-Cina-India-Tailandia-Brasile/2007) di Apichatpong Weerasethakul, Vincente Ferraz, Ayisha Abraham, Wang Bing, Pedro Costa, Chantal Akerman (105’)
Realizzata in occasione dei cinquant’anni della fondazione Gubelkian e presentata alla ‘Quinzane des Realisateurs’ del Festival di Cannes, Estado do Mundo è un’opera collettiva di sei cineasti sullo stato del pianeta: un grido d’allarme, una lucida denuncia, un’accorata meditazione che spazia dal Portogallo alla Cina.
Versione originale, sottotitoli italiani
Ore 20
SHIRIN (Iran/2008) di Abbas Kiarostami (92’)
"È il primo dramma poetico persiano basato su un triangolo amoroso ed è l’opera teatrale a cui assistono le centoquattordici attrici che interpretano il film. Attraverso questa esperienza ho finalmente realizzato il desiderio che avevo fin dai tempi in cui ancora non lavoravo nel cinema: osservare lo sguardo degli spettatori". (Abbas Kiarostami)
Versione originale sottotitoli italiani
Venerdì 7 maggio, ore 17.30, Cinema Lumière
VISAGES (Taiwan-Francia-Belgio-Olanda/2009) di Tsai Ming-Liang (137’)
Viaggio nella complessità del fare cinema e nel misterioso mondo degli attori, tra realtà e sogno. Sullo sfondo il vuoto e il non-senso, l’assurdità dei nostri atti, il dolore impotente della condizione umana.
Versione originale sottotitoli italiani
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